venerdì 28 giugno 2013
martedì 25 giugno 2013
Maxwell Maltz e l’immagine del nostro io | Italians
Maxwell Maltz e l’immagine del nostro io | Italians
Maltz si decise a scrivere “Psicocibernetica” dopo aver constatato con una certa frequenza (e un certo stupore) che le persone erano “legate” alla loro immagine interiore di sé in modo indipendente dalla loro immagine esteriore.
“Questo mi fece capire che la ricostruzione dell’immagine fisica non era la chiave al cambiamento di personalità. La plastica facciale doveva, di solito ma non sempre, agire su un certo quid, e quando questo quid veniva ricostruito la persona stessa cambiava. Al contrario, quando ciò non avveniva, l’individuo restava quel che era anche se i suoi lineamenti erano radicalmente diversi…se quindi questo ′volto della personalità′ poteva essere ricostruito, se era possibile eliminare le vecchie cicatrici psicologiche, allora e solo allora la persona stessa cambiava anche senza un intervento di chirurgia plastica”.
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