giovedì 31 marzo 2011
Mucche fantasma per latte reale | Davide Vecchi | Il Fatto Quotidiano
Mucche fantasma per latte reale | Davide Vecchi | Il Fatto Quotidiano
Per giustificare la produzione si truccano i dati: così le vacche "vivono" 83 anni invece degli 8 medi. I Carabinieri del Nac individuano una gigantesca truffa e indicano i protagonisti: un ente governativo e un'agenzia ministeriale. Con l'amico della cricca Colosimo nominato dal neoministro Romano
Per giustificare la produzione si truccano i dati: così le vacche "vivono" 83 anni invece degli 8 medi. I Carabinieri del Nac individuano una gigantesca truffa e indicano i protagonisti: un ente governativo e un'agenzia ministeriale. Con l'amico della cricca Colosimo nominato dal neoministro Romano
Quel giorno davanti al �Rapha�l� che port�Craxi verso l'esilio - Corriere della Sera
Quel giorno davanti al �Rapha�l� che port�Craxi verso l'esilio - Corriere della Sera
Una nuova generazione di contestatori
è tornata ad evocare Mani pulite
Una nuova generazione di contestatori
è tornata ad evocare Mani pulite
mercoledì 30 marzo 2011
Carceri, stop ai bimbi in cella
Carceri, stop ai bimbi in cella
Approvata la legge che permette alle madri detenute di essere ospitate in speciali strutture protette
martedì 29 marzo 2011
Lo schiaffo più sonoro degli ultimi 150 anni
...Non era mai successo che dalle decisioni gravi su una guerra venisse escluso il governo del paese dal cui territorio vengono condotte le operazioni belliche più importanti... dal blog di Fabio Scacciavillani
Lo schiaffo più sonoro degli ultimi 150 anni
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/29/lo-schiaffo-piu-sonoro-degli-ultimi-150-anni/100840/
domenica 27 marzo 2011
sabato 26 marzo 2011
Esperimento Milgram - Wikipedia
Esperimento Milgram - Wikipedia
L'esperimento Milgram fu un esperimento di psicologia sociale condotto nel 1961 dallo psicologo statunitense Stanley Milgram. Lo scopo dell'esperimento era quello di studiare il comportamento di soggetti a cui un'autorità (nel caso specifico uno scienziato) ordina di eseguire delle azioni che confliggono con i valori etici e morali dei soggetti stessi.
L'esperimento cominciò tre mesi dopo l'inizio del processo a Gerusalemme contro il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann. Milgram concepiva l'esperimento come un tentativo di risposta alla domanda: "È possibile che Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degli ordini?"[1]. Hannah Arendt ne La banalità del male dà una risposta alla stessa domanda.
L'esperimento Milgram fu un esperimento di psicologia sociale condotto nel 1961 dallo psicologo statunitense Stanley Milgram. Lo scopo dell'esperimento era quello di studiare il comportamento di soggetti a cui un'autorità (nel caso specifico uno scienziato) ordina di eseguire delle azioni che confliggono con i valori etici e morali dei soggetti stessi.
L'esperimento cominciò tre mesi dopo l'inizio del processo a Gerusalemme contro il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann. Milgram concepiva l'esperimento come un tentativo di risposta alla domanda: "È possibile che Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degli ordini?"[1]. Hannah Arendt ne La banalità del male dà una risposta alla stessa domanda.
venerdì 25 marzo 2011
«La P2? Presto P3 e P4» La profezia della Anselmi - Corriere della Sera
«La P2? Presto P3 e P4» La profezia della Anselmi - Corriere della Sera: "I diari segreti: possibile che Andreotti e Berlinguer non sapessero?"
giovedì 24 marzo 2011
martedì 22 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
Manifesto Sardo � Blog Archive � Cous cous, seadas e pennette tricolori
Manifesto Sardo � Blog Archive � Cous cous, seadas e pennette tricolori
Riflessioni sull'identità nazionale
Riflessioni sull'identità nazionale
LE RIVOLTE ARABE I COMPITI DELL' INTELLIGENCE
LE RIVOLTE ARABE I COMPITI DELL' INTELLIGENCE: "Montanelli li chiamava Sersepul, acronimo di �servizi segreti di pulcinella� e da italiano ho accettato la definizione con rassegnazione e una buona dose di autolesionismo."
domenica 20 marzo 2011
Fukushima ha 40 anni - Italians - Corriere della Sera
Fukushima ha 40 anni - Italians - Corriere della Sera
Cari Italians,
l'incidente alla centrale di Fukushima mi ha fatto riprendere in mano un libro del 1987, "Il dilemma nucleare" di Carlo Rubbia.
sabato 19 marzo 2011
TeleFree.iT � Caserta � Sessa Aurunca � Esonda il Garigliano e invade pericolosamente il sito della centrale nucleare
TeleFree.iT � Caserta � Sessa Aurunca � Esonda il Garigliano e invade pericolosamente il sito della centrale nucleare: "Esonda il Garigliano e invade pericolosamente il sito della centrale nucleare"
giovedì 17 marzo 2011
L'esempio finlandese - Lettere al Corriere della Sera
L'esempio finlandese - Lettere al Corriere della Sera
L’ente statale finlandese che esercita il controllo sulla costruzione di una centrale nucleare di ultima generazione venduta dalla Francia ha contestato 2.000 errori di progettazione ed esecuzione rispetto al contratto di appalto. L’ente controllerà che gli errori siano sanati. La tecnologia francese è la stessa scelta dall'Italia, ma nell'indice internazionale di corruzione, la Finlandia si trova al 4˚posto fra i Paesi più virtuosi, mentre l’Italia è al 67˚.È questo che in Italia deve far paura.
Giancarlo Mattioli , ro16278@iperbole.bologna.it
L’ente statale finlandese che esercita il controllo sulla costruzione di una centrale nucleare di ultima generazione venduta dalla Francia ha contestato 2.000 errori di progettazione ed esecuzione rispetto al contratto di appalto. L’ente controllerà che gli errori siano sanati. La tecnologia francese è la stessa scelta dall'Italia, ma nell'indice internazionale di corruzione, la Finlandia si trova al 4˚posto fra i Paesi più virtuosi, mentre l’Italia è al 67˚.È questo che in Italia deve far paura.
Giancarlo Mattioli , ro16278@iperbole.bologna.it
martedì 15 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
domenica 13 marzo 2011
sabato 12 marzo 2011
giovedì 10 marzo 2011
Fascist Legacy - Un’eredità scomoda - micromega-online - micromega
Fascist Legacy - Un’eredità scomoda - micromega-online - micromega: Fascist Legacy ("L'eredità del fascismo") è un documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico. La7 ne ha trasmesso ampi stralci nel 2004.....
http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/
http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/
mercoledì 9 marzo 2011
martedì 8 marzo 2011
lunedì 7 marzo 2011
Una riflessione sul 150° anniversario e un saluto dall'Africa - Italians - Corriere della Sera
Una riflessione sul 150° anniversario e un saluto dall'Africa - Italians - Corriere della Sera
Caro Beppe, 150 anni di unità d’Italia: si assiste ovunque a celebrazioni e polemiche. Quando nel 1861 si insediava il governo Cavour, l’Italia in gran parte analfabeta e rurale era comunque già una potenza mondiale. E ciò soprattutto in virtù di un passato remoto glorioso e di una collocazione geopolitica privilegiata. Per secoli la gestione della cosa pubblica sul suolo italico è stata in mano ad altri. Quando, appunto 150 anni fa, il timone è passato agli Italiani, la nostra classe dirigente si è spesso dimostrata incapace di garantire una gestione strategica e lungimirante dell’economia nazionale. Il benessere è sì aumentato, consentendo oggi ai più di vivere secondo standard fra i più alti del mondo, ma a seguito di congiunture internazionali irripetibili come nel caso del « boom », o gonfiato da politiche sciagurate e insostenibili come nel periodo 1983-95 quando il debito pubblico è passato dal 60% al 120% del PIL. Oggi attraversiamo come altri paesi ricchi, soprattutto in Europa, una fase di profonda crisi e, nonostante i tentativi dei nostri politici di indorare la pillola, soffriamo più degli altri. E questa difficoltà è facilmente spiegabile se si guarda alla storia dell’Italia unita. Abbiamo beneficiato di una condizione di partenza relativamente favorevole e vissuto per decenni al di sopra delle nostre possibilità come nazione, illusi da una classe dirigente miope e opaca nel farci credere che si poteva continuare a scialare senza che vi fosse reale crescita economica. Vien da chiedersi: in un secolo e mezzo la settima economia mondiale, che occupava all’incirca la stessa posizione già alla nascita, non si sarebbe dovuta preparare meglio a far fronte a questo tipo di situazioni? Saluti,
Stefano Farolfi
Caro Beppe, 150 anni di unità d’Italia: si assiste ovunque a celebrazioni e polemiche. Quando nel 1861 si insediava il governo Cavour, l’Italia in gran parte analfabeta e rurale era comunque già una potenza mondiale. E ciò soprattutto in virtù di un passato remoto glorioso e di una collocazione geopolitica privilegiata. Per secoli la gestione della cosa pubblica sul suolo italico è stata in mano ad altri. Quando, appunto 150 anni fa, il timone è passato agli Italiani, la nostra classe dirigente si è spesso dimostrata incapace di garantire una gestione strategica e lungimirante dell’economia nazionale. Il benessere è sì aumentato, consentendo oggi ai più di vivere secondo standard fra i più alti del mondo, ma a seguito di congiunture internazionali irripetibili come nel caso del « boom », o gonfiato da politiche sciagurate e insostenibili come nel periodo 1983-95 quando il debito pubblico è passato dal 60% al 120% del PIL. Oggi attraversiamo come altri paesi ricchi, soprattutto in Europa, una fase di profonda crisi e, nonostante i tentativi dei nostri politici di indorare la pillola, soffriamo più degli altri. E questa difficoltà è facilmente spiegabile se si guarda alla storia dell’Italia unita. Abbiamo beneficiato di una condizione di partenza relativamente favorevole e vissuto per decenni al di sopra delle nostre possibilità come nazione, illusi da una classe dirigente miope e opaca nel farci credere che si poteva continuare a scialare senza che vi fosse reale crescita economica. Vien da chiedersi: in un secolo e mezzo la settima economia mondiale, che occupava all’incirca la stessa posizione già alla nascita, non si sarebbe dovuta preparare meglio a far fronte a questo tipo di situazioni? Saluti,
Stefano Farolfi
Sardegna, governo fantasma - l’Espresso
Sardegna, governo fantasma - l’Espresso: "I consiglieri regionali dell'isola hanno il record d'improduttività e di assentesimo: in media, lavorano meno di un'ora al giorno. Sia in aula sia nelle commissioni manca spesso il numero legale. E per 'spronarli' cosa fa la giunta? Aumenta le poltrone"
domenica 6 marzo 2011
Ad Est on line...: Repubblica dedica due pagine alla partigiana che diventò il primo sindaco donna d'Italia
Ad Est on line...: Repubblica dedica due pagine alla partigiana che diventò il primo sindaco donna d'Italia: "Ad Est prova una enorme emozione nel pubblicare le pagine di Repubblica che parlano di Vittoria Giunti. Continua la nostra Resistenza, uma..."
LA NUOVA SARDEGNA - Economia: Denuncia contro Equitalia
Denuncia contro Equitalia - Regione Autonoma della Sardegna
Irs annuncia un esposto in Procura: ci dicano se la società di riscossione ha commesso reati
http://regione.sardegna.it/documenti/1_60_20110304103522.pdf
Irs annuncia un esposto in Procura: ci dicano se la società di riscossione ha commesso reati
http://regione.sardegna.it/documenti/1_60_20110304103522.pdf
Quei batteri nei meteoriti "Forme di vita dallo spazio?" - Repubblica.it
Quei batteri nei meteoriti "Forme di vita dallo spazio?" - Repubblica.it
Ricercatore della Nasa scopre fossili estremamente piccoli precipitati su zone remote del pianeta. Alcuni somigliano a forme di vita terrestri, altri sono "alieni". Grande cautela nella comunità scientifica per una scoperta potenzialmente dirompente
Ricercatore della Nasa scopre fossili estremamente piccoli precipitati su zone remote del pianeta. Alcuni somigliano a forme di vita terrestri, altri sono "alieni". Grande cautela nella comunità scientifica per una scoperta potenzialmente dirompente
Questa è inflazione 'da costi esogeni' - Italians - Corriere della Sera
Questa è inflazione 'da costi esogeni' - Italians - Corriere della Sera
Caro Beppe, la BCE aumenterà i tassi per combattere l’inflazione.
...E’ evidentissimo che si tratta quindi di inflazione ‘da costi esogeni’. Il tanto desiderato aumento dei tassi avrà quindi in questo caso la conseguenza piu’ nefasta che mai, ovvero quella di aumentare i costi di indebitamento per privati e imprese, senza per nulla contrarre la domanda interna, già ridotta all’osso...
La Sardegna non ama i cani - Italians - Corriere della Sera
La Sardegna non ama i cani - Italians - Corriere della Sera
E' molto triste verificare che la Sardegna, terra di immensa bellezza naturale, stia diventando sempre di più la regione di Italia che ha la pessima nomea di "REGIONE CHE NON AMA I CANI" E non è solo un luogo comune ma la verità: pochissime strutture ospitano persona che hanno il cane, non parliamo poi delle spiagge, che proprio per ordinanza non sono accessibili ai cani, cosa che trovo pazzesca in quanto la Sardegna non scarseggia di spiagge e non credo che non si riescano a trovare spiagge nelle quali far accedere i cani. Ma poi, turismo a parte, sono stata in Sardegna ed ho visto cose raccapriccianti fatte ai cani randagi (che non dovrebbero nemmeno esserci) per le strade, investiti appositamente, maltrattati e comunque si nota che la popolazione della Vostra bella regione non ha nessuna cultura circa gli animali da compagnia, non li considera nemmeno e nemmeno arriva ad immaginare quale sofferenza possano passare animali come i cani che si affezionano al priprio padrone. Perchè dovete avere il primato di così tanta ignoranza? Perchè persone come me, e sono tante, decidono di non venire più in Sardegna proprio per questi motivi? So che il turismo non Vi manca ma non si può ridurre tutto a mero opportunismo, si parla di civiltà e sensibilità che non si trova fra le caratteristiche della Vostra regione. Una ex-turista molto dispiaciuta.
Paola Vanni, paola@topcolor.it
E' molto triste verificare che la Sardegna, terra di immensa bellezza naturale, stia diventando sempre di più la regione di Italia che ha la pessima nomea di "REGIONE CHE NON AMA I CANI" E non è solo un luogo comune ma la verità: pochissime strutture ospitano persona che hanno il cane, non parliamo poi delle spiagge, che proprio per ordinanza non sono accessibili ai cani, cosa che trovo pazzesca in quanto la Sardegna non scarseggia di spiagge e non credo che non si riescano a trovare spiagge nelle quali far accedere i cani. Ma poi, turismo a parte, sono stata in Sardegna ed ho visto cose raccapriccianti fatte ai cani randagi (che non dovrebbero nemmeno esserci) per le strade, investiti appositamente, maltrattati e comunque si nota che la popolazione della Vostra bella regione non ha nessuna cultura circa gli animali da compagnia, non li considera nemmeno e nemmeno arriva ad immaginare quale sofferenza possano passare animali come i cani che si affezionano al priprio padrone. Perchè dovete avere il primato di così tanta ignoranza? Perchè persone come me, e sono tante, decidono di non venire più in Sardegna proprio per questi motivi? So che il turismo non Vi manca ma non si può ridurre tutto a mero opportunismo, si parla di civiltà e sensibilità che non si trova fra le caratteristiche della Vostra regione. Una ex-turista molto dispiaciuta.
Paola Vanni, paola@topcolor.it
Foto Le formiche trasformate in zombie dal fungo killer - 1 di 10 - National Geographic
Foto Le formiche trasformate in zombie dal fungo killer - 1 di 10 - National Geographic
Scoperte in Brasile quattro specie di funghi che trasformano le formiche in zombie. Il fungo entra negli insetti e ne "controlla” la mente ai propri fini prima di ucciderli. Poi si trasmette dai cadaveri ad altri insetti sani. Oltre alle formiche anche vespe, mosche e grilli possono essere attaccati
Il miele più forte al mondo: è di mirto - Corriere della Sera
Il miele più forte al mondo: è di mirto - Corriere della Sera: "Proprietà antibatteriche superiori a quelle di alcuni antibiotici e più potenti dei mieli oggi in commercio"
sabato 5 marzo 2011
Roma, 11 febbraio 1950 - Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale
[...]
Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime. Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime. Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: (1) ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. (2) Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. (3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico! Quest'ultimo è il metodo più pericoloso. È la fase più pericolosa di tutta l'operazione [...]. Questo dunque è il punto, è il punto più pericoloso del metodo. Denaro di tutti i cittadini, di tutti i contribuenti, di tutti i credenti nelle diverse religioni, di tutti gli appartenenti ai diversi partiti, che invece viene destinato ad alimentare le scuole di una sola religione, di una sola setta, di un solo partito [...].
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Sapete perchè? - L'apertura delle porte verso l'interno
Sapete perché le porte d'ingresso delle case e dei palazzi si aprono tutte verso l'interno (tranne quelle di strutture pubbliche per motivi di sicurezza)?
Perché gli antichi romani consideravano il fatto di aprire le porte verso l'esterno una occupazione di suolo pubblico e quindi un sopruso verso la collettività;
i greci invece avevano le porte che aprivano sia verso l'interno che verso l'esterno e usavano bussare anche per uscire così da evitare di colpire i passanti con la porta.
(fonte: Alberto Angela a Che Tempo Che Fa, Rai Tre - sabato 5 marzo 2011)
Perché gli antichi romani consideravano il fatto di aprire le porte verso l'esterno una occupazione di suolo pubblico e quindi un sopruso verso la collettività;
i greci invece avevano le porte che aprivano sia verso l'interno che verso l'esterno e usavano bussare anche per uscire così da evitare di colpire i passanti con la porta.
(fonte: Alberto Angela a Che Tempo Che Fa, Rai Tre - sabato 5 marzo 2011)
De Siervo: "Troppe polemiche il Parlamento fa errori a raffica" - Repubblica.it
De Siervo: "Troppe polemiche il Parlamento fa errori a raffica" - Repubblica.it
Lectio magistralis a Pistoia del presidente della Corte Costituzionale. "Carta sopra tutti, anche del premier". "Sono i cittadini a doverla difendere". "La sua rigidità garantisce la libertà". "Si può cambiare, non peggiorare"
Lectio magistralis a Pistoia del presidente della Corte Costituzionale. "Carta sopra tutti, anche del premier". "Sono i cittadini a doverla difendere". "La sua rigidità garantisce la libertà". "Si può cambiare, non peggiorare"
La necropoli salvata dal cemento. Accolto il ricorso, restano i vincoli
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/03/05/news/necropoli_sardegna-13224033/?ref=HREC1-6
Il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza della Regione Sardegna e di Italia Nostra confermando ciò che l'allora governatore Soru impose su cinquanta ettari punteggiati da migliaia di sepolture scavate dal VI secolo a. C. a Tuvixeddu, nel cuore di Cagliari. Annullata sentenza del Tar e quindi l'accordo per edificare nell'area un quartiere di lusso
Il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza della Regione Sardegna e di Italia Nostra confermando ciò che l'allora governatore Soru impose su cinquanta ettari punteggiati da migliaia di sepolture scavate dal VI secolo a. C. a Tuvixeddu, nel cuore di Cagliari. Annullata sentenza del Tar e quindi l'accordo per edificare nell'area un quartiere di lusso
Il verde divorato dal cemento cancellata un'area come Bolzano - Roma - Repubblica.it
Il verde divorato dal cemento cancellata un'area come Bolzano - Roma - Repubblica.it:
Dal rapporto di Legambiente emerge che sono scomparsi 4.384 ettari di aree agricole tra la capitale e Fiumicino. E Roma registra il record italiano di sfratti nel 2009. 'E ora sono a rischio altri 9.700 ettari di territorio'"
Dal rapporto di Legambiente emerge che sono scomparsi 4.384 ettari di aree agricole tra la capitale e Fiumicino. E Roma registra il record italiano di sfratti nel 2009. 'E ora sono a rischio altri 9.700 ettari di territorio'"
Cemento pro-Comuni Così muore il territorio - Repubblica.it
Cemento pro-Comuni Così muore il territorio - Repubblica.it
Nello studio annuale di Legambiente "Ambiente Italia" i dati della cementificazione crescente che sta consumando il suolo e contribuisce a frane e smottamenti in condizioni climatiche difficili: "Ogni anno coperti 500 chilometri quadrati". In testa Lombardia, Veneto e Campania. Per le amministrazioni locali è un modo per incassare e coprire le spese correnti
Nello studio annuale di Legambiente "Ambiente Italia" i dati della cementificazione crescente che sta consumando il suolo e contribuisce a frane e smottamenti in condizioni climatiche difficili: "Ogni anno coperti 500 chilometri quadrati". In testa Lombardia, Veneto e Campania. Per le amministrazioni locali è un modo per incassare e coprire le spese correnti
Tra vecchie 500, piante e soppalchi c'è un loft con vista Frecciarossa
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cultura/2011/10-febbraio-2011/tra-vecchie-500-piante-soppalchi-c-loft-vista-frecciarossa-181437655249.shtml
AREE POSTINDUSTRIALI
Viaggio dentro «Be20», da luogo di lavoro a location per feste, mostre e presentazioni: è un capannone di inizio Novecento acquistato e ristrutturato
AREE POSTINDUSTRIALI
Viaggio dentro «Be20», da luogo di lavoro a location per feste, mostre e presentazioni: è un capannone di inizio Novecento acquistato e ristrutturato
venerdì 4 marzo 2011
Sanità, la stangata della Corte dei Conti alla gestione Liori: "Illegalità diffuse che hanno prodotto anomalie" - Radio Press
https://www.facebook.com/notes/radio-press/sanit%C3%A0-la-stangata-della-corte-dei-conti-alla-gestione-liori-illegalit%C3%A0-diffus/10150110671823670?ref=nf
Dall’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti arriva un siluro alla gestione della sanità in Sardegna. Il procuratore regionale, Tommaso Cottone ha parlato stamattina di "illegalità diffuse che hanno prodotto anomalie nell'erogazione delle prestazioni, squilibri di bilancio, disfunzioni e creazione di centri di potere interferenti su nomine e incarichi con i loro inevitabili effetti di trascinamento verso un indotto di ulteriori illegalità". Cottone ha anche stilato il bilancio delle attività 2010: la Corte dei Conti della Sardegna ha emesso condanne per danno erariale che ammontano a quasi 12 milioni di euro.
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Le decisioni del governo - Lettere al Corriere
http://www.corriere.it/lettere-al-corriere/11_Marzo_04/Le-decisioni-del-governo_6420cd5c-4629-11e0-9838-118c1ba8bdb4.shtml
Per rendere difficile il raggiungimento del quorum dei prossimi referendum, il governo non li abbina alle elezioni amministrative. Risultato: 300 milioni buttati al vento. Ma non solo: il governo non fa pagare le multe agli agricoltori che hanno sforato le quote latte. In questo caso, però, di quei milioni il bilancio dello Stato sembra non possa farne a meno e taglia i fondi per i malati di tumore.
Deo Fogliazza, Cremona
Per rendere difficile il raggiungimento del quorum dei prossimi referendum, il governo non li abbina alle elezioni amministrative. Risultato: 300 milioni buttati al vento. Ma non solo: il governo non fa pagare le multe agli agricoltori che hanno sforato le quote latte. In questo caso, però, di quei milioni il bilancio dello Stato sembra non possa farne a meno e taglia i fondi per i malati di tumore.
Deo Fogliazza, Cremona
Italians: L'Italia non è un paese per stranieri
http://www.corriere.it/italians/11_Marzo_04/L-Italia-non-e-un-paese-per-stranieri_9634d18c-45c8-11e0-be93-d37b38d5ef64.shtml
Caro Beppe,
non so bene come posso iniziare questa lettera. Prima vorrei presentarmi: io vengo dal Brasile, sono discendente d'italiani (sono anche cittadina americana, mia mamma è di Boston) e sono cresciuta in una città bella in mezzo ai monti vicino a Rio. Mi sono laureata e ho preso un master in America dove ho conosciuto mio marito (yes, italianissimo) e sono finita in Italia per alcuni anni. Ora siamo un'altra volta in partenza per motivi di lavoro, e io purtroppo non rimpiango questo fatto. La verità è che l'Italia non è un paese per stranieri. Sembra che una grande parte della popolazione qui sia presa in uno strano "time warp" dove vecchi pregiudizi si mescolano con una vita moderna. Spesso mi spavento a sentire i discorsi delle persone, magari fossero solo discorsi da anziani. Questi sono giovani, che citano Mussolini o parlano pieni di diffidenza verso il "diverso". Anche peggio, alcuni media (siano di destra che di sinistra) giocano e abusano degli stereotipi allo scopo di colpire bersagli politici e non vengano responsabilizzati. In America non li guarderebbe o comprerebbe nessuno, oltre alle migliaia di "law suits" che si scatenerebbero davanti ad un commento dispregiativo. Ma sarà che nessuno si rende conto di quando tutto ciò sia serio? Il fatto di essere stata straniera qua per un breve periodo è già stata dura, non riesco ad immaginare per le persone che sono qui come rifugiati e che non hanno prospettive di rientrare a casa. Io scrivo tutto questo per loro. Ormai, come ho detto, siamo già in partenza, ma vi chiedo sinceramente di aprire il cuore agli altri. I miei bisnonni sono partiti alla fine dell'ottocento dalla vostra penisola, e sono andati lontano alla ricerca di una vita più degna. Loro, hanno sofferto la tristezza profonda dell'esilio e non hanno mai rivisto la loro amata e lontana patria. Non lasciate che la stessa melanconia si ripeta qua, ormai siamo troppo avanti nel tempo per versare le stesse lacrime.
Melissa Rossi, rossimelissa@gmail.com
Caro Beppe,
non so bene come posso iniziare questa lettera. Prima vorrei presentarmi: io vengo dal Brasile, sono discendente d'italiani (sono anche cittadina americana, mia mamma è di Boston) e sono cresciuta in una città bella in mezzo ai monti vicino a Rio. Mi sono laureata e ho preso un master in America dove ho conosciuto mio marito (yes, italianissimo) e sono finita in Italia per alcuni anni. Ora siamo un'altra volta in partenza per motivi di lavoro, e io purtroppo non rimpiango questo fatto. La verità è che l'Italia non è un paese per stranieri. Sembra che una grande parte della popolazione qui sia presa in uno strano "time warp" dove vecchi pregiudizi si mescolano con una vita moderna. Spesso mi spavento a sentire i discorsi delle persone, magari fossero solo discorsi da anziani. Questi sono giovani, che citano Mussolini o parlano pieni di diffidenza verso il "diverso". Anche peggio, alcuni media (siano di destra che di sinistra) giocano e abusano degli stereotipi allo scopo di colpire bersagli politici e non vengano responsabilizzati. In America non li guarderebbe o comprerebbe nessuno, oltre alle migliaia di "law suits" che si scatenerebbero davanti ad un commento dispregiativo. Ma sarà che nessuno si rende conto di quando tutto ciò sia serio? Il fatto di essere stata straniera qua per un breve periodo è già stata dura, non riesco ad immaginare per le persone che sono qui come rifugiati e che non hanno prospettive di rientrare a casa. Io scrivo tutto questo per loro. Ormai, come ho detto, siamo già in partenza, ma vi chiedo sinceramente di aprire il cuore agli altri. I miei bisnonni sono partiti alla fine dell'ottocento dalla vostra penisola, e sono andati lontano alla ricerca di una vita più degna. Loro, hanno sofferto la tristezza profonda dell'esilio e non hanno mai rivisto la loro amata e lontana patria. Non lasciate che la stessa melanconia si ripeta qua, ormai siamo troppo avanti nel tempo per versare le stesse lacrime.
Melissa Rossi, rossimelissa@gmail.com
Tuvixeddu, al Consiglio di Stato vince Soru: legittimi i vincoli paesaggistici introdotti dalla sua Giunta
Tuvixeddu. Il Consiglio di Stato conferma i vincoli imposti dalla Giunta Soru nell’area del colle e ribalta la precedente sentenza del Tar. Legittima la tutela introdotta con la garanzia del Ppr, perché di tipo paesaggistico e blindata anche dal codice Urbani. Sarà quasi impossibile poter edificare intorno alla necropoli. Potrebbe tramontare anche la strada che dovrebbe collegare via Cadello a via San Paolo
La notizia su La Nuova Sardegna: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/03/04/news/il-consiglio-di-stato-blinda-tuvixeddu-foto-video-3595443
CAGLIARI. Hanno vinto Renato Soru e il suo governo regionale: il vincolo da 50 ettari su Tuvixeddu e Tuvumannu è pienamente giustificato dall'obbiettivo di tutelare non solo un bene culturale come la necropoli punico-romana ma un paesaggio storico arricchito dalla presenza di un'area archeologica.
Per la seconda volta dopo il caso Cala Giunco i giudici amministrativi supremi affermano che il Codice Urbani, interamente recepito dal Ppr, prevale su qualsiasi altro strumento di pianificazione locale e per la prima volta stabiliscono che la tutela del paesaggio inteso come un insieme storico-ambientale - prevista dalla Costituzione - deve venire prima di ogni altro interesse per quanto legittimo.
Ubicazione:
Cagliari, Italia
martedì 1 marzo 2011
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