giovedì 30 luglio 2009

Dalla rete: Nord e sud: ora é lotta anche per le università

Gentile dott. Severgnini,
due notizie hanno colpito la mia immaginazione in questi giorni, due notizie che hanno riportato in auge l'eterno conflitto tra nord e sud. La prima è che "le università del nord sono migliori di quelle del sud". Tanti editoriali si sono scritti sottolineando che al sud ci crogioliamo nell'ignoranza con ridicole università che non sono in grado neanche di assicurare la piena occupazione dei laureati a Palermo o Cosenza. La seconda è che i professori del nord sono quasi tutti del sud, tanto da far richiedere alla Lega un esame di padano per l'assunzione. Allora io, nella mia ingenuità (che volete ho studiato al sud, non mi si può chiedere profondità di ragionamento), mi sono posto una domanda: ma se al sud le università sono quei mediocri laurifici certificati dal ministero, come mai quando si fa un concorso pubblico sono i laureati del sud ad emergere contro quelli del nord? Ho trovato tre possibili risposte: 1) hanno tutti studiato al nord. Ma allora dobbiamo presumere che c'è una superiorità "genetica" delle genti del sud, perchè a parità di istruzione riescono ad avere risultati migliori. 2) Hanno tutti comprato lauree con voti più alti rispetto ai laureati del nord (se la compri, meglio non essere tirchi) e hanno falsificato i compiti (si sa, al sud c'è la mafia). 3) Ma magari le classifiche sulla bontà delle università (tutte, comprese quelle che esaltano quelle straniere a discapito delle italiche) sono dei fatti tecnici più che una misura reale della preparazione che viene fornita? E' ovvio che a Milano si lavori più che a Palermo dopo la laurea, è ovvio che i politecnici rendano più facile trovare lavoro rispetto all'orientale di Napoli. E' giustissimo creare degli indici di valutazione, ma almeno i giornali cerchino di approfondire le notizie. Al nord come al sud ci sono eccellenze e disastri (i politecnici di Milano e Torino sono eccellenze mondiali, ma anche la Federico II lo è in molti campi).


Francesco Pirofi , fppz@katamail.com


Corriere della Sera - Nord e sud: ora é lotta anche per le università

lunedì 27 luglio 2009

Un tempo avevo un sogno stupido: un nucleo armato terroristico

Con le ronde, i vari gruppi politici incominceranno a sentirsi legittimati ad usare la violenza per portare avanti la loro idea di società?

Corriere della Sera: Scontri tra ronde di destra e di sinistra
L'episodio è avvenuto nell'ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa dall'Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) in risposta alla ronda di destra delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza), che ha già svolto in città iniziative di pattugliamento.

Parole sante

Tracce di sfiga nel mio DNA

giovedì 23 luglio 2009

Piromani si muore

In realtà non sono incendi ma grandi grigliate a base di maialetto e cinghiale...

Dalla Rete: L'Italia non é mai stata un paese per giovani

Corriere della Sera - L'Italia non è mai stata un paese per giovani: "Invece che parlare di 'crisi', credo sarebbe meglio analizzare da dove e verso dove si sono spostati i soldi, e grazie a quali meccanismi."

sabato 18 luglio 2009

Luttazzi mi ha pubblicato!

Pilates

Veltroni: «Lavorerò nell’Antimafia e sul conflitto d’interessi»
Veltroni: «Mangano è un eroe»

http://www.danieleluttazzi.it/node/459
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Dalla rete: La Sardegna sulla strada della Costa del Sol

Da Italians di Beppe Severgnini
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-18/09.spm


La Sardegna sulla strada della Costa del Sol
Caro Beppe, la tua risposta a Paola Bernetti sulla Sardegna (http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-08/01.spm) mi ha fatto venire la pelle d'oca perchè vicino a Porto Pozzo (nel comprensorio denominato Li Lieri) abbiamo constatato la mancanza di scrupoli da parte di costruttori e proprietari terrieri che hanno ottenuto l'approvazione dal Comune di Tempio Pausania a progetti di sviluppo con cubature cittadine in ex-terreni agricoli senza le infrastrutture adatte (strade, acqua e fognature) e che dovrebbero essere tutelati dal punto di vista ambientale.
Come dici tu la Sardegna è il nostro magico Ovest, ma la realtà assomiglia piu al 'wild west'. Io vengo in Sardegna da quando ho cinque anni (sono inglese vissuta sempre tra Londra e Cambridge) e in questi ultimi trent'anni ho visto la strage dell'interno con sfruttamento di cave di granito che vengono poi abbandonate senza che il Comune obblighi i responsabili a restaurare queste zone. Il paesaggio in queste aree è stato irrimediabilmente distrutto e rassomiglia molto di più a una zona di guerra che all'interno di un'isola meravigliosa. Questa mancanza di etica amministrativa e di responsabilità ha anche prodotto un'esplosione di case per vacanze che nulla hanno a che vedere con le zone sulle quali sono costruiti.
Vorrei porre le seguente domande: hanno i Comuni un piano di sviluppo sul medio e lungo termine per il controllo e la gestione delle infrastrutture e dello sviluppo delle zone rurali? Come è possibile devastare l'ambiente naturale gallurese con case anche di 3 piani che vengono usate al più per un mese all'anno? Come dice la canzone di Joni Mitchell,'You don't know what you've got till its gone', è già troppo tardi in molte zone per rimediare al danno fatto, ma spero molto che queste tue pubblicazioni aiutino a rendere noto il problema e forzino le autorità competenti a riflettere su che tipo di Sardegna avrà piu valore per i Sardi nel lungo termine, non certo un versione della Costa del Sol spagnola.

Alessandra Perito, peritoa@hotmail.com

venerdì 17 luglio 2009

Un Partito Democratico poco democratico

Rainews24.it: 'L'iscrizione al Partito democratico di Beppe Grillo e' da considerarsi priva di ogni valore'. Lo afferma Tino Iannuzzi, segretario regionale della Campania. 'Infatti la Commissione nazionale di Garanzia del nostro partito, con una decisione che produce i suoi effetti sull'intero territorio nazionale, ha giustamente stabilito che Grillo con il suo movimento politico ha ispirato posizioni totalmente contrarie e ostili alla linea e all'azione politica del Pd. Pertanto la sua iscrizione e' del tutto incompatibile con l'adesione al Partito democratico. Sappiamo che le regole possono a volte apparire fredde, ma a Grillo - conclude - ricordiamo che rappresentano, in democrazia, una garanzia per tutti'.

Quale linea?

Dalla rete: Italians - Squali, pesciolini e noi

Squali, pesciolini e noi. Viviamo in tempi forse più pericolosi di quanto possiamo pensare, ma è difficile capire perché. Poiché giocare è divertente, andate qui (ma leggete prima il resto): http://www.leinweb.com/snackbar/wator/. E' un gioco di simulazione, squali e pesci, molto semplice: i pesci si riporoducono, gli squali li mangiano. Quello che si vede sullo schermo è l'alternarsi delle popolazioni. Noioso? Forse. Ma c'è una cosa importante: nonostante il disordine, il sistema è in equilibrio, le cose continuano a funzionare, "la vita continua". Proviamo a giocare al fare il dio: aumentiamo la capacità degli squali di sopravvivere alla fame, diamogli più di possibilità di muoversi verso qualche altro pesciolino prima di morire di fame: si fa aumentando il parametro "shark starve". Lo troviamo al valore tre: portiamolo a 4, 5, 6: non sembra succedere nulla: i predatori sono diventati più pericolosi, ma a parte qualche differenza nella macchie di colore, la vita continua. Ma se arriviamo a 7, o 8 o 9 (non si può sapere prima con esattezza quando succede...), quasi immediatamente lo schermo divenza azzurro: morti tutti, prima i pesci divorati dagli squali, poi gli squali, di fame. Abbiamo fatto pochissimo: abbiamo reso gli squali più potenti, appena appena. Allora, quando ci domandiamo a che servono cose apparentemente complesse e che spesso apparentemente "non funzionano", come l'equilibrio dei poteri, la regolamentazione del mercato, il rispetto reciproco tra avversari, abbiamo la risposta: servono a mantenere un equilibrio, non perfetto, che ci consente, come società, di andare avanti. Spostare rozzamente l'equilibrio, anche apparentemente di poco, può portare, in modo imprevedibile, a situazioni irrecuperabili. Credere che qualcuno fornito di più potere possa "mettere le cose a posto" conduce a una grande abbuffata per pochi prepotenti, prima, e a un botto definitivo per tutti, poi. La storia lo ha mostrato molte volte, ma un piccolo gioco lo illustra meglio.

Stefano Sappino , youarehere@virgilio.it

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-17/05.spm

giovedì 16 luglio 2009

Il mio programma è differente

CORRIERE pag.12, giovedì 16 luglio 2009
"Oggi Franceschini presenta il suo programma su Twitter"
Dalle 281 pagine dell'Unione ai 140 caratteri del PD

Dalla rete: Giudizi discriminatori?

Lettere al Corriere: Giudizi discriminatori?

La mia collega si è presentata al lavoro in sandali, minigonna vertiginosa e minitop abbastanza dozzinali, e viene accolta come "elegantissima". Io arrivo in sandali, bermuda e polo di noti stilisti e vengo rimandato a casa perché "che diamine! Non siamo mica in spiaggia!". Non è anche questa una discriminazione?

http://www.corriere.it/romano/09-07-16/07.spm

lunedì 13 luglio 2009

Ipse dixit: "Quattro gatti per il Papa", bufera sul Tg3 Di Bella

il quale ha accusato la testata, parlando di "deriva anticlericale, singolare e volgare". "Stupiscono - ha scritto Merlo in una nota - le parole contenute nel servizio andato in onda ieri sera alla edizione delle 19 del Tg3"

Inizialmente ho pensato fosse un esponente del PDL, poi ho letto l'articolo ed ho scoperto che queste parole sono uscite dalla bocca di Giorgio Merlo, vicepresidente del Commissione di Vigilanza Rai, del Partito Democratico, il partito acronimo di una bestemmia.

http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_13/papa_gatti_tg3_polemica_fbcce2c4-6fc2-11de-bf72-00144f02aabc.shtml

sabato 11 luglio 2009

Trova le incongrunze! Atto II

L'AQUILA, 9 luglio 2009
G8: Iran, gli 8 deplorano le violenze
In dichiarazione politica anche Nord- Corea, Medio Oriente
(ANSA) Gli Otto grandi continuano ad ad essere ''seriamente preoccupati'' per gli eventi in Iran. ''Deplorano'' le violenze post-elettorali.''Condannano'' il presidente iraniano perche' nega l'Olocausto.Ieri i ''grandi della Terra'' hanno approvato una dichiarazione in cui guardano all'Iran come a uno dei focolai di crisi piu' inquietanti. Nel documento si parla poi di proliferazione nucleare, Medio Oriente, Afghanistan e Pakistan e Corea del Nord,a sua volta ''condannata'' per il test nucleare.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-07-09_109385340.html

PECHINO, 8 luglio 2009
Pena di morte per i ribelli oiguri, Hu Jintao lascia l'Italia per Pechino
Il presidente Hu Jintao ha anticipato il suo rientro in patria a causa delle violenze etniche nella regione del Xinjiang. La delegazione cinese al vertice del G8 sarà guidata dal membro del Consiglio di Stato Dai Bingguo
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=123906

ROMA, 6 luglio 2009
Napolitano a Hu Jintao: nuove prospettive per diritti umani

(Reuters) - Lo sviluppo economico e sociale della Cina pone il Paese di fronte a nuove esigenze in materia di diritti umani.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE5650F420090706

giovedì 9 luglio 2009

Trova le incongruenze!

AREZZO, 09-07-2009
Il pm chiede 14 anni per Spaccarotella
motivando che il successivo cambio di versione da parte dell'agente non ha fatto altro che aumentare la gravità della sua posizione.
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=124106

FERRARA, 06-07-2009
Per la morte del giovane Aldrovandi poliziotti condannati a tre anni e 6 mesi
Il pm Nicola Proto aveva chiesto condanne per tre anni e otto mesi a ciascuno dei quattro agenti. L'accusa è di aver ecceduto nel loro intervento, di non aver raccolto le richieste di aiuto del ragazzo, di aver infierito su di lui in una colluttazione imprudente usando i manganelli che poi si sono rotti.
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/aldrovandi-processo/aldovrandi-condanna/aldovrandi-condanna.html
Dal blog della madre di Federico Aldrovandi
Abbiamo le prove di gravi omissioni e falsi. Siamo legittimati a pensare che, se questa è stata la loro scelta, molto altro sia stato falsificato o nascosto.

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2007/05/29/atti-falsificati/

Corriere della Sera
«Manganelli rotti sul corpo di Federico»

Dalla rete: Italians - Sardegna, terra difficile ma bellissima

Corriere della Sera - Italians:
Sardegna, terra difficile ma bellissima

"La Sardegna esce da questo schema - non sta né a sud né a nord, é il nostro magico ovest"
Beppe Severgnini

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-08/01.spm

mercoledì 8 luglio 2009

E' mio...

"A che ti serve possedere le stelle?" chiese il Piccolo Principe all'uomo
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle"

sabato 4 luglio 2009

Dalla Rete: Ipse Dixit

Facebook | L. L.: "Ieri ho visto un uomo dare dell'invadente a Dio, in casa sua, davanti a una folla di persone. L'ho visto ottenere uno scrosciante applauso."

Dalla Rete: Poveri noi!

“Il Ciad, settimo Paese più povero al mondo, accoglie oltre 270.000 rifugiati, in maggioranza provenienti dal Darfur e in parte dalla Repubblica Centro Africana, e assiste oltre 180.000 sfollati interni.” (Fonte AGI).

venerdì 3 luglio 2009

Corriere: L'Aquila, forte scossa a 5 giorni dal G8
"Allora, dopo un terremoto ci sono un presidente americano, uno tedesco, uno francese e uno italiano..."

Dalla Rete: IL PROCESSO CONTRO MADOFF UN GIUDIZIO PURITANO

Lettere al Corriere, di Sergio Romano
Venerdi' 3 Luglio 2009

IL PROCESSO CONTRO MADOFF UN GIUDIZIO PURITANO

Massima sentenza di 150 anni al finanziere Bernard Madoff per il suo famoso e diabolico «Ponzi scheme» che ha devastato migliaia di investitori nel mondo.
Ora aiutateci a ricordare che cosa è successo a Callisto Tanzi e compagnia bella nello scandalo Parmalat, un altro chiaro paragone tra il nostro sistema giudiziario e quello americano. Come facciamo a lasciare che queste cose continuino a succedere, contribuendo ulteriormente alla mancanza di rispetto che il resto del mondo ha per l'Italia?


Aurora Pezza , pezzag@hotmail.com


Cara Signora,
Il confronto con la giustizia italiana è stato, negli scorsi giorni, la reazione sponta­nea di molti corrispondenti e commentatori. Era inevitabile e giusto. Ben venga tutto ciò che può servire a dare la sveglia al governo, alla classe politica e al­l’ordine giudiziario. Ma non mi chieda, per favore, di entusia­smarmi per un processo in cui il giudice permette ad alcuni rappresentanti della parte offe­sa di pronunciare arringhe emo­tive contro l’imputato e com­menta la propria sentenza con una sorta di sermone puritano. E non mi chieda di pensare che 150 anni siano una pena razio­nale. Sono, nella migliore delle ipotesi, una pena retorica, de­magogica, declamatoria; e, nel­la peggiore delle ipotesi, vendi­cativa.
Non basta. Siamo sicuri che i sei mesi passati dal giorno dell’arresto di David Madoff sia­no bastati a ricostruire la rete di amicizie e complicità che si nasconde probabilmente dietro la frode del finanziere di New York? La sola persona imputa­ta, oltre a Madoff, è il suo conta­bile. È davvero possibile che questa raffinata macchina fun­zionasse grazie alla sovrumana abilità di due sole persone? I tri­bunali che emanano sentenze rapide ed esemplari assomiglia­no alle corti marziali più di quanto non assomiglino alle Aggiungo, cara signora, che non mi è piaciuta questa ennesima infatuazione di molti italiani per i modelli istituzionali americani. Gli Stati Uniti hanno tradizioni giudiziarie molto diverse dalle nostre. Sono un Paese di «common law» dove i giudici possono creare il diritto ed hanno una irresistibile tendenza ad esprimere gli umori popolari piuttosto che lo spirito delle leggi. Hanno una storia di migranti religiosi e audaci pionieri in cui il diritto è stato spesso impartito bruscamente e sommariamente. Alcune pagine della storia giudiziaria americana, dal pregiudizio razziale dei tri­bunali del Sud alla furiosa campagna anticomunista del primo dopoguerra in cui in­capparono Sacco e Vanzetti, non sono né ammirevoli né in­vidiabili. Gli Stati Uniti sono una grande democrazia che riesce a correggere le proprie sbandate. La Corte costituzio­nale produce giudizi impor­tanti dopo discussioni di gran­de interesse giuridico. I ricor­si contro la pena capitale sono numerosi e talora efficaci. Ma lo spettacolo dei detenuti che languiscono per anni nella cel­la della morte prima di cono­scere la loro sorte non è de­gno di un Paese civile. E non credo che i reati economici, per quanto gravi, possano es­sere equiparati, di fatto, ai rea­ti di sangue. Insomma la no­stra giustizia, cara signora, ha molti mali. Ma dovranno esse­re curati con la nostra cultura giuridica, non con quella de­gli Stati Uniti.

http://www.corriere.it/romano/09-07-03/01.spm