lunedì 22 aprile 2013

La partita sul Colle

Giovedì 18 aprile - In piazza sale la tensione e qualche iscritto brucia la tessera del Pd. Claudia Costa è una di loro, ha le lacrime agli occhi. È imbufalita per il patto con il Pdl su Marini. «Perché l'ho fatto? Perché non l'ho fatto prima, piuttosto - risponde al cronista che la interpella - dopo anni che abbiamo detto che il Pdl è improponibile andiamo a fare degli accordi?» (Ansa)

Giovedì 18 aprile - In piazza sale la tensione e qualche iscritto brucia la tessera del Pd. Claudia Costa è una di loro, ha le lacrime agli occhi. È imbufalita per il patto con il Pdl su Marini. «Perché l'ho fatto? Perché non l'ho fatto prima, piuttosto - risponde al cronista che la interpella - dopo anni che abbiamo detto che il Pdl è improponibile andiamo a fare degli accordi?» (Ansa)

http://www.corriere.it/reportage/politica/2013/partita-colle_1352c122-a997-11e2-8070-0e94b2f2d724.shtml#6

venerdì 19 aprile 2013

Presidente della Repubblica, live | Il Post

Presidente della Repubblica, live | Il Post: Un po’ di storia. Giorgio Napolitano �l’undicesimo presidente della Repubblica italiana e venne eletto al quarto scrutinio il 10 maggio 2006. Prima di lui, tre presidenti erano stati eletti al primo scrutinio (Enrico De Nicola nel 1948, Cossiga nel 1985 e Ciampi nel 1999) e altri due al quarto scrutinio (Einaudi nel 1948, Gronchi nel 1985). Gli altri cinque presidenti hanno avuto elezioni decisamente pi� problematiche: Antonio Segni nel 1962 venne eletto al nono scrutinio, Pertini (1978) e Scalfaro (1992) entrambi al sedicesimo, Giuseppe Saragat (1964) al ventunesimo – con dodici giorni tra la prima e l’ultima votazione – e Giovanni Leone (1971) attuale detentore del record, al ventitreesimo.

lunedì 15 aprile 2013

Thatcher: nessuno in UK ne parla bene | Italians

Thatcher: nessuno in UK ne parla bene | Italians
Leggendo la lettera di Luca Rubini “Mrs Thatcher e la mentalità degli italiani” (http://bit.ly/10VkTea), in cui si invoca l’avvento di una Lady di Ferro per risolvere l’attuale stallo della politica italiana, resto perplessa. In 5 anni vissuti in UK sinceramente non ho mai trovato un solo inglese (left or right wing) che ne parlasse bene e difendesse il suo operato. Mrs Thatcher ha distrutto l’industria manifatturiera, spingendo il Regno Unito verso il terziario avanzato, tarpando il welfare e ridimensionando la middle-class. Nulla di male, se abiti a Londra e fai il banchiere o nel sud dell’Inghilterra e sei latifondista, ma se abiti nelle periferie di Liverpool, Manchester e Glasgow non hai un gran futuro, in parte grazie a lei. Pensare di non avere un modello economico alternativo a quello neo-liberista significa avere poca visione. Pensiamo al modello tedesco, che ha un welfare generoso e un’economia solida fortemente impostata sull’industria e gli export. Le aziende tedesche sono più solide perché sono mediamente più grosse di quelle italiane, sono più organizzate, investono di più in ricerca e sviluppo, e non perché non pagano le tasse. La mancanza di meritocrazia nel nostro paese sicuramente è un grosso ostacolo, soprattutto perché non lascia emergere le eccellenze. Noi italiani – ahimè – siamo sempre alla ricerca di un papa, di un padre o di un dittatore, di qualcun altro che decida per noi. Invece dovremmo iniziare a confrontarci, abbattendo le campanilistiche barriere, non c’è nulla di male, confrontarsi significa crescere … e forse uscire dal declino. Cordialmente,
Laura Brioschi