lunedì 26 ottobre 2009

Caso Marrazzo, prime grane per Bersani.
Si allontanano i voti dei cattolici: loro preferiscono i bambini.

martedì 20 ottobre 2009

Berlusconi: "Partite Iva sono un valore" ...aggiunto

A. A. A.

Cerco ragazza che stiri la casa, prepari le camice, pulisca i pranzi.

mercoledì 14 ottobre 2009

domenica 11 ottobre 2009

Agnelli circensi

Disse il cigno al ragno: non farmi la barba faccio clisteri dopo mangiato.
Disse il ragno al cane: non farmi la seta romana lambisco mete riflesse.
Disse il cane al pesce: non penso sia per questo.

venerdì 9 ottobre 2009

Ignoranza

In effetti chiedere se Ghedini si fosse fumato uno spinello mimando un'iniezione di eroina...*

*AnnoZero 8 ottobre

giovedì 8 ottobre 2009

Dalla rete: Parla il pentito Nino Giuffré

Rainews24.it: "Dopo l'arresto di Vito Ciancimino 'Democrazia cristiana e Partito socialista si avviarono al tramonto e in Cosa nostra nacque un nuovo discorso politico. Un nuovo soggetto politico andava appoggiato: era Forza Italia'. Lo ha detto il pentito Nino Giuffre' al processo al prefetto Mario Mori e al colonnello dei carabinieri Mauro Obinu, accusati di favoreggiamento aggravato per il mancato arresto nel 1995 del boss Bernardo Provenzano. L'udienza si e' svolta oggi nell'aula bunker del carcere di Rebibbia di Roma davanti al Tribunale di Palermo in trasferta proprio per sentire il collaboratore di giustizia."

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=132637

venerdì 25 settembre 2009

Dalla rete: Il pg: Mangano in casa di Berlusconi per proteggerlo dai sequestri - Corriere della Sera

Il pg: "Mangano in casa di Berlusconi per proteggerlo dai sequestri" - Corriere della Sera

Antonino Gatto Al processo Dell'Utri

Il pg: «Mangano in casa di Berlusconi
per proteggerlo dai sequestri»

«Il mafioso di cavalli non sapeva nulla: coltivava interessi di tutt'altra natura rispetto a quelli agricoli»

Il senatore Dell' Utri davanti ai giudici di Palermo in una foto d'archivio del 29 novembre 2004  (Ansa)
Il senatore Dell' Utri davanti ai giudici di Palermo in una foto d'archivio del 29 novembre 2004 (Ansa)
PALERMO - «Vittorio Mangano fu assunto nella tenuta di Arcore di Silvio Berlusconi per coltivare interessi diversi da quelli per i quali fu ufficialmente chiamato da Palermo fino in Brianza». Così il procuratore generale Antonino Gatto entra subito nel vivo della requisitoria del processo al senatore Marcello dell'Utri (Pdl) per concorso esterno in associazione mafiosa. Il parlamentare è stato condannato in primo grado a nove anni di carcere.

IL PROCESSO - Stamani davanti alla seconda sezione della Corte di appello di Palermo, Gatto ha affrontato subito il tema dello «stalliere di Arcore». L'assunzione di Mangano ad Arcore fu legata, secondo il pg, alla necessità che all'epoca avevano tanti imprenditori, tra i quali c'era lo stesso Berlusconi, di «proteggersi» dal pericolo di sequestri. «Ma davvero - si è chiesto il Pg - non fu possibile trovare in Brianza persone capaci di sovrintendere alla tenuta di Arcore? Davvero dall'estremo nord ci si dovette spostare a Palermo per trovare una persona che non conosceva la zona e le coltivazioni brianzole? In realtà - ha proseguito Gatto - non solo Mangano di cavalli e di coltivazioni non sapeva nulla: ma se guardiamo i suoi numerosissimi precedenti penali, gli interessi che coltivava erano di tutt'altra natura rispetto a quelli agricoli». Dell'Utri non è presente in aula. Ad ascoltare l'atto d'accusa del pg ci sono i difensori dell'imputato, gli avvocati Nino Mormino, Giuseppe Di Peri e Pietro Federico.


25 settembre 2009

giovedì 24 settembre 2009

Dalla rete: LUTTO PER I SOLDATI MORTI FRA PATRIOTTISMO E PACIFISMO

La lettera del giorno | Giovedi' 24 Settembre 2009
LUTTO PER I SOLDATI MORTI FRA PATRIOTTISMO E PACIFISMO

La morte è sempre inaccettabile per l’uomo,
ma non disturberei eroi e patria per i paracadutisti italiani morti in Afghanistan. Sono morti sul lavoro, professionisti che hanno scelto con consapevolezza un mestiere a rischio e un ingaggio pericoloso.
Vanno compianti e ricordati. Ma non se ne può fare dei martiri. Ben diversi devono essere nella nostra memoria collettiva il rispetto e l’onore riservato a coloro che da coscritti caddero nelle guerre in cui il nostro Paese fu coinvolto.


Nanni Bevilacqua, nanni.bevilacqua@hotmail.com


Caro Bevilacqua,
Gli onori che la società rende ai morti, quando il modo della loro scomparsa colpisce la sua immaginazione, non sono mai disinteressati e neutrali. Dietro ogni pubblica manifestazione di cordoglio vi è sempre un giudizio, un segnale, una tesi. Quando nel novembre del 1921 la salma del «milite ignoto» fu trasportata da Aquileia a Roma per essere collocata sull’altare della patria, il treno procedette lentamente fermandosi a ogni stazione tra folle che attendevano il suo passaggio per rendere onore alla salma. A Roma il feretro venne deposto per qualche ora nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli dove fu accolto dal re, dalle bandiere di tutti i reggimenti, da una folta rappresentanza di veterani, medaglie d’oro, madri e vedove di caduti. Il dolore, in quella circostanza, fu accompagnato da un sentimento di gratitudine.
Gran parte dell’Italia accorsa a salutare il soldato morto gli era grata per avere contribuito con la sua vita alla vittoria e alla grandezza della patria. Il suo sacrificio, in altre parole, non era stato inutile. Quali che fossero le circostanze della sua morte, il milite ignoto era un eroe.
Mi sembra che le onoranze funebri di Roma negli scorsi giorni siano state l’opposto di quelle del 1921. A parte la straordinaria dignità delle famiglie, non vi era in queste onoranze il sentimento che la morte dei sei paracadutisti avesse giovato alla patria e fosse quindi «utile». Vi era anzi il sentimento che fosse inutile e che i morti, quindi, non fossero vittime soltanto dei talebani, ma anche di una politica assurda e sbagliata. La parola eroe ha assunto in questo caso un senso diverso: significa martire.
I responsabili delle istituzioni e il governo ne sono consapevoli.
Sanno che l’applauso, al passaggio delle bare, contiene in realtà un giudizio negativo contro «coloro che li hanno mandati a morire». E temono che la cerimonia si trasformi da un momento all’altro in una manifestazione pacifista, antigovernativa o addirittura «anti- statale». Suppongo che molti, se potessero, preferirebbero non prendere parte a un evento che ha un fortissimo potenziale anti-istituzionale. Ma debbono parteciparvi nella speranza di controllarlo e di indirizzarlo, nella misura del possibile, verso significati più conformi a quello che ritengono essere l’interesse del Paese.
Quanto alla differenza tra soldati di mestiere e coscritti, caro Bevilacqua, abbiamo ricevuto altre lettere in cui si dice ancora più esplicitamente e brutalmente che i soldati del contingente afgano hanno fatto una scelta professionale e non meritano le nostre lacrime.
Ame sembra che nella scelta del mestiere delle armi esista molto spesso, quali che siano le condizioni economiche, una componente ideale; e che di questo, quando muore un soldato, occorra tenere conto.

Sergio Romano

http://www.corriere.it/romano/09-09-24/01.spm

Dalla rete: The Five Million Club e l'informazione

The Five Million Club e l'informazione

Beppe Severgnini,


Quanti quotidiani si vendono ogni giorno in Italia, se escludiamo quelli sportivi? Più o meno cinque milioni.
Quanti italiani entrano regolarmente in libreria? Più o meno cinque milioni.
Quanti sono gli abbonati a Sky? Più o meno cinque milioni. Quanti sono i visitatori quotidiani dei siti d'informazione? Più o meno cinque milioni. Quanti telespettatori guardano i programmi d'approfondimento in seconda serata? Più o meno cinque milioni. Il sospetto è che siano sempre gli stessi. Cinque milioni. Chiamiamolo il Five Million Club (FMC), visto che molti iscritti dicono di sapere l'inglese.
E' importante, questo FMC? Certo, ma meno di quanto crede. E' decisivo? Be', decide il tono e il corso del dibattito nazionale, come dimostrano le ultime vicende. Ma non sposta voti, e non decide le elezioni. Chi scenderà in piazza sabato per la libertà d'informazione è iscritto all'FMC.
Legge i giornali, conosce i crucci di Michele Santoro, chiederà (giustamente) che a Report venga mantenuta la tutela legale. Anche chi contesterà quella piazza appartiene all'FMC: perché, nel «club dei cinque milioni», ci sono filogovernativi e antigovernativi; liberi pensatori e pensatori a gettone; liberali, liberisti, libertari e libertini (parecchi).
La sinistra intellettuale adora l'FMC: ci sguazza come un labrador in una marcita. Anche la destra di lotta e di governo ama il club, e si diverte (ehilà, ministro Brunetta!): ma ha capito che il destino si decide altrove. Per esempio, in televisione. Più precisamente: televisione in chiaro, dalle 19 alle 23.
Oggi è di moda negarlo, o minimizzarne l'impatto. Certo: si può perdere le elezioni anche controllando la TV. Ma, senza quel controllo, si sarebbe perso prima, o peggio. Spegnere l'allarme (dov'è finita la criminalità?), cancellare personaggi scomodi, nascondere problemi: la TV è importante per quello che non dice, per le domande che non pone, per le critiche che non offre, per le inchieste che non fa.
Perché il nostro Capo parla di giornalismo buono (la Tv) e giornalismo cattivo (i giornali)? Perché la politica ha sempre considerato la Rai un bottino di guerra, e pretende le direzioni dei telegiornali dopo la vittoria elettorale? Perché, su Mediaset, la fronda viene lasciati ai comici (in tarda serata)?
Perché Crozza e Fazio (prima serata) disturbano? Matrix, lunedì, ha detto che «Tg 1 e Tg5 sono imparziali per definizione».
Ma non è così, e lo sappiamo. Lo sappiamo, nell'FMC. Fuori se ne accorgono? Ho qualche dubbio: non gli interessa, hanno altro da fare.
L'unico ostacolo, per chi comanda, è oggi la par condicio in campagna elettorale. Ovviamente, vuole abolirla.


Dal Corriere della Sera del 24-9-09
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-09-24/01.spm
La cosa più bella di oggi? L'edicolante che come mi ha visto aveva già in mano la copia odierna de il Fatto Quotidiano.

mercoledì 23 settembre 2009

Troppo detersivo nella lavatrice e la centrifuga ha fatto il resto... Sembrava in preda ad un attacco epilettico: bava e convulsioni.

Dalla rete: Corriere della Sera - UN VENETO INDIPENDENTE NEL NOME DELLA SERENISSIMA

Corriere della Sera - UN VENETO INDIPENDENTE NEL NOME DELLA SERENISSIMA

La restaurazione è irragione­vole poi perché il lungo declino di Venezia coincide con il suo progressivo arroccamento e iso­lamento. Nei due ultimi secoli della sua esistenza l’orgogliosa Serenissima era divenuta, gra­zie al suo carnevale, una sorta di Disneyland europea. Le con­fesso che mi è difficile provare la benché minima nostalgia per uno Stato che si chiuse in se stesso, fece dell’autoconserva­zione la ragione principale del­la propria esistenza e fu difeso, nel momento della sua morte, soltanto dai suoi cittadini slavi. Un’ultima osservazione, caro Recaldin, sui famigerati plebi­sciti del 1866. Come tutti i refe­rendum di quegli anni, compre­si quelli francesi per l’annessio­ne di Nizza e della Savoia, an­che quelli italiani furono mani­polati e orchestrati. Ma non bi­sognerebbe dimenticare che l’analfabetismo veneto, dopo circa settant’anni di illuminata amministrazione austriaca, su­perava nelle campagne e nei vil­laggi il 70%.

lunedì 21 settembre 2009

Ecco ho trovato, un insetto!


Ecco ho trovato, un insetto!
Inserito originariamente da medapapandreu
"Tu avevi dei poteri, ma non hai voluto fastidi e hai preferito non usarli.
E' per questo che mi interessi Boab.
Tu sei come me: un pigro, apatico, trascurato coglione... Ah! Odio essere in questo modo!
Ma essendo io immortale non posso punirmi, capisci? Però posso punire te.
Ed è quello che intendo fare."

"Tu sei condannato idiota!
Tu sei una nullità!
Un insetto!
...Ecco ho trovato, un insetto.
Ti farò sembrare come uno sporco e inutile parassita che già sei."

Da The Acid House: Dialogo con Dio
http://www.youtube.com/watch?v=-ghx8btPkFk

sabato 12 settembre 2009

La Sardegna è po' un favoloso mondo di Amelie?

mercoledì 9 settembre 2009

Essere giovani è uno stato temporaneo, la gioventù è uno stato permanente.
(cit. dal telefilm Numbers: Robin Hood)

domenica 30 agosto 2009

Ho bisogno di un personal trainer

venerdì 28 agosto 2009

Qui pro quo

Qualcuno li avvisi che il loro giornale era "l'Unità"...
Era...

sabato 22 agosto 2009

Potrei sembrare blasfemo - Atto II

Se Maria vivesse ai giorni nostri
Era l'ennesima serata passata sfondandosi di alcool e Maria ora stava vomitando l'anima:
"Maledetto alcool, ne ho ancora pieno lo stomaco",
si infilò due dita in gola, erano rimasti solo succhi gastrici ma continuava a provocarsi il vomito pensando che dopo si sarebbe sentita meglio.
"Fermati o Maria!"
Maria si girò ed avanti a se trovò un tizio come illuminato da un faro, con un polsino in pelle, trucco scuro agli occhi e delle ali di lamette.
"Machecazz... Non mi sembra di aver preso trip ieri" e si rigirò.
Il tizio non vedendosi considerato entrò in depressione, prese una lametta dalle ali ed incominciò a tagliuzzarsi i polsi, ma si depresse ulteriormente, dai suoi polsi non usciva sangue. Ripresosi disse:
"Maria, smettila di infilarti dita in gola, non stai vomitando per l'alcool,
hai trovato grazia presso Dio...".
"E' una nuova pastiglia contro la sbronza?" rispose Maria.


[...]

Continua...

lunedì 17 agosto 2009

Diamo i numeri!

3 giorni, 7 provincie, 720 chilometri, 9 ore di viaggio, 2 grandi eventi
e una curva molto pericolosa...

lunedì 10 agosto 2009

La riforma del processo penale

Io sono il Signore Presidente Dio tuo

1. Non avrai altro Presidente all'infuori di Me
2. Non nominare il nome del Presidente invano

3. Ricordati di portare le escort

4. Lasciate che le minorenni vengano a Me


[...]

giovedì 30 luglio 2009

Dalla rete: Nord e sud: ora é lotta anche per le università

Gentile dott. Severgnini,
due notizie hanno colpito la mia immaginazione in questi giorni, due notizie che hanno riportato in auge l'eterno conflitto tra nord e sud. La prima è che "le università del nord sono migliori di quelle del sud". Tanti editoriali si sono scritti sottolineando che al sud ci crogioliamo nell'ignoranza con ridicole università che non sono in grado neanche di assicurare la piena occupazione dei laureati a Palermo o Cosenza. La seconda è che i professori del nord sono quasi tutti del sud, tanto da far richiedere alla Lega un esame di padano per l'assunzione. Allora io, nella mia ingenuità (che volete ho studiato al sud, non mi si può chiedere profondità di ragionamento), mi sono posto una domanda: ma se al sud le università sono quei mediocri laurifici certificati dal ministero, come mai quando si fa un concorso pubblico sono i laureati del sud ad emergere contro quelli del nord? Ho trovato tre possibili risposte: 1) hanno tutti studiato al nord. Ma allora dobbiamo presumere che c'è una superiorità "genetica" delle genti del sud, perchè a parità di istruzione riescono ad avere risultati migliori. 2) Hanno tutti comprato lauree con voti più alti rispetto ai laureati del nord (se la compri, meglio non essere tirchi) e hanno falsificato i compiti (si sa, al sud c'è la mafia). 3) Ma magari le classifiche sulla bontà delle università (tutte, comprese quelle che esaltano quelle straniere a discapito delle italiche) sono dei fatti tecnici più che una misura reale della preparazione che viene fornita? E' ovvio che a Milano si lavori più che a Palermo dopo la laurea, è ovvio che i politecnici rendano più facile trovare lavoro rispetto all'orientale di Napoli. E' giustissimo creare degli indici di valutazione, ma almeno i giornali cerchino di approfondire le notizie. Al nord come al sud ci sono eccellenze e disastri (i politecnici di Milano e Torino sono eccellenze mondiali, ma anche la Federico II lo è in molti campi).


Francesco Pirofi , fppz@katamail.com


Corriere della Sera - Nord e sud: ora é lotta anche per le università

lunedì 27 luglio 2009

Un tempo avevo un sogno stupido: un nucleo armato terroristico

Con le ronde, i vari gruppi politici incominceranno a sentirsi legittimati ad usare la violenza per portare avanti la loro idea di società?

Corriere della Sera: Scontri tra ronde di destra e di sinistra
L'episodio è avvenuto nell'ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa dall'Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) in risposta alla ronda di destra delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza), che ha già svolto in città iniziative di pattugliamento.

Parole sante

Tracce di sfiga nel mio DNA

giovedì 23 luglio 2009

Piromani si muore

In realtà non sono incendi ma grandi grigliate a base di maialetto e cinghiale...

Dalla Rete: L'Italia non é mai stata un paese per giovani

Corriere della Sera - L'Italia non è mai stata un paese per giovani: "Invece che parlare di 'crisi', credo sarebbe meglio analizzare da dove e verso dove si sono spostati i soldi, e grazie a quali meccanismi."

sabato 18 luglio 2009

Luttazzi mi ha pubblicato!

Pilates

Veltroni: «Lavorerò nell’Antimafia e sul conflitto d’interessi»
Veltroni: «Mangano è un eroe»

http://www.danieleluttazzi.it/node/459
.

Dalla rete: La Sardegna sulla strada della Costa del Sol

Da Italians di Beppe Severgnini
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-18/09.spm


La Sardegna sulla strada della Costa del Sol
Caro Beppe, la tua risposta a Paola Bernetti sulla Sardegna (http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-08/01.spm) mi ha fatto venire la pelle d'oca perchè vicino a Porto Pozzo (nel comprensorio denominato Li Lieri) abbiamo constatato la mancanza di scrupoli da parte di costruttori e proprietari terrieri che hanno ottenuto l'approvazione dal Comune di Tempio Pausania a progetti di sviluppo con cubature cittadine in ex-terreni agricoli senza le infrastrutture adatte (strade, acqua e fognature) e che dovrebbero essere tutelati dal punto di vista ambientale.
Come dici tu la Sardegna è il nostro magico Ovest, ma la realtà assomiglia piu al 'wild west'. Io vengo in Sardegna da quando ho cinque anni (sono inglese vissuta sempre tra Londra e Cambridge) e in questi ultimi trent'anni ho visto la strage dell'interno con sfruttamento di cave di granito che vengono poi abbandonate senza che il Comune obblighi i responsabili a restaurare queste zone. Il paesaggio in queste aree è stato irrimediabilmente distrutto e rassomiglia molto di più a una zona di guerra che all'interno di un'isola meravigliosa. Questa mancanza di etica amministrativa e di responsabilità ha anche prodotto un'esplosione di case per vacanze che nulla hanno a che vedere con le zone sulle quali sono costruiti.
Vorrei porre le seguente domande: hanno i Comuni un piano di sviluppo sul medio e lungo termine per il controllo e la gestione delle infrastrutture e dello sviluppo delle zone rurali? Come è possibile devastare l'ambiente naturale gallurese con case anche di 3 piani che vengono usate al più per un mese all'anno? Come dice la canzone di Joni Mitchell,'You don't know what you've got till its gone', è già troppo tardi in molte zone per rimediare al danno fatto, ma spero molto che queste tue pubblicazioni aiutino a rendere noto il problema e forzino le autorità competenti a riflettere su che tipo di Sardegna avrà piu valore per i Sardi nel lungo termine, non certo un versione della Costa del Sol spagnola.

Alessandra Perito, peritoa@hotmail.com

venerdì 17 luglio 2009

Un Partito Democratico poco democratico

Rainews24.it: 'L'iscrizione al Partito democratico di Beppe Grillo e' da considerarsi priva di ogni valore'. Lo afferma Tino Iannuzzi, segretario regionale della Campania. 'Infatti la Commissione nazionale di Garanzia del nostro partito, con una decisione che produce i suoi effetti sull'intero territorio nazionale, ha giustamente stabilito che Grillo con il suo movimento politico ha ispirato posizioni totalmente contrarie e ostili alla linea e all'azione politica del Pd. Pertanto la sua iscrizione e' del tutto incompatibile con l'adesione al Partito democratico. Sappiamo che le regole possono a volte apparire fredde, ma a Grillo - conclude - ricordiamo che rappresentano, in democrazia, una garanzia per tutti'.

Quale linea?

Dalla rete: Italians - Squali, pesciolini e noi

Squali, pesciolini e noi. Viviamo in tempi forse più pericolosi di quanto possiamo pensare, ma è difficile capire perché. Poiché giocare è divertente, andate qui (ma leggete prima il resto): http://www.leinweb.com/snackbar/wator/. E' un gioco di simulazione, squali e pesci, molto semplice: i pesci si riporoducono, gli squali li mangiano. Quello che si vede sullo schermo è l'alternarsi delle popolazioni. Noioso? Forse. Ma c'è una cosa importante: nonostante il disordine, il sistema è in equilibrio, le cose continuano a funzionare, "la vita continua". Proviamo a giocare al fare il dio: aumentiamo la capacità degli squali di sopravvivere alla fame, diamogli più di possibilità di muoversi verso qualche altro pesciolino prima di morire di fame: si fa aumentando il parametro "shark starve". Lo troviamo al valore tre: portiamolo a 4, 5, 6: non sembra succedere nulla: i predatori sono diventati più pericolosi, ma a parte qualche differenza nella macchie di colore, la vita continua. Ma se arriviamo a 7, o 8 o 9 (non si può sapere prima con esattezza quando succede...), quasi immediatamente lo schermo divenza azzurro: morti tutti, prima i pesci divorati dagli squali, poi gli squali, di fame. Abbiamo fatto pochissimo: abbiamo reso gli squali più potenti, appena appena. Allora, quando ci domandiamo a che servono cose apparentemente complesse e che spesso apparentemente "non funzionano", come l'equilibrio dei poteri, la regolamentazione del mercato, il rispetto reciproco tra avversari, abbiamo la risposta: servono a mantenere un equilibrio, non perfetto, che ci consente, come società, di andare avanti. Spostare rozzamente l'equilibrio, anche apparentemente di poco, può portare, in modo imprevedibile, a situazioni irrecuperabili. Credere che qualcuno fornito di più potere possa "mettere le cose a posto" conduce a una grande abbuffata per pochi prepotenti, prima, e a un botto definitivo per tutti, poi. La storia lo ha mostrato molte volte, ma un piccolo gioco lo illustra meglio.

Stefano Sappino , youarehere@virgilio.it

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-17/05.spm

giovedì 16 luglio 2009

Il mio programma è differente

CORRIERE pag.12, giovedì 16 luglio 2009
"Oggi Franceschini presenta il suo programma su Twitter"
Dalle 281 pagine dell'Unione ai 140 caratteri del PD

Dalla rete: Giudizi discriminatori?

Lettere al Corriere: Giudizi discriminatori?

La mia collega si è presentata al lavoro in sandali, minigonna vertiginosa e minitop abbastanza dozzinali, e viene accolta come "elegantissima". Io arrivo in sandali, bermuda e polo di noti stilisti e vengo rimandato a casa perché "che diamine! Non siamo mica in spiaggia!". Non è anche questa una discriminazione?

http://www.corriere.it/romano/09-07-16/07.spm

lunedì 13 luglio 2009

Ipse dixit: "Quattro gatti per il Papa", bufera sul Tg3 Di Bella

il quale ha accusato la testata, parlando di "deriva anticlericale, singolare e volgare". "Stupiscono - ha scritto Merlo in una nota - le parole contenute nel servizio andato in onda ieri sera alla edizione delle 19 del Tg3"

Inizialmente ho pensato fosse un esponente del PDL, poi ho letto l'articolo ed ho scoperto che queste parole sono uscite dalla bocca di Giorgio Merlo, vicepresidente del Commissione di Vigilanza Rai, del Partito Democratico, il partito acronimo di una bestemmia.

http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_13/papa_gatti_tg3_polemica_fbcce2c4-6fc2-11de-bf72-00144f02aabc.shtml

sabato 11 luglio 2009

Trova le incongrunze! Atto II

L'AQUILA, 9 luglio 2009
G8: Iran, gli 8 deplorano le violenze
In dichiarazione politica anche Nord- Corea, Medio Oriente
(ANSA) Gli Otto grandi continuano ad ad essere ''seriamente preoccupati'' per gli eventi in Iran. ''Deplorano'' le violenze post-elettorali.''Condannano'' il presidente iraniano perche' nega l'Olocausto.Ieri i ''grandi della Terra'' hanno approvato una dichiarazione in cui guardano all'Iran come a uno dei focolai di crisi piu' inquietanti. Nel documento si parla poi di proliferazione nucleare, Medio Oriente, Afghanistan e Pakistan e Corea del Nord,a sua volta ''condannata'' per il test nucleare.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-07-09_109385340.html

PECHINO, 8 luglio 2009
Pena di morte per i ribelli oiguri, Hu Jintao lascia l'Italia per Pechino
Il presidente Hu Jintao ha anticipato il suo rientro in patria a causa delle violenze etniche nella regione del Xinjiang. La delegazione cinese al vertice del G8 sarà guidata dal membro del Consiglio di Stato Dai Bingguo
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=123906

ROMA, 6 luglio 2009
Napolitano a Hu Jintao: nuove prospettive per diritti umani

(Reuters) - Lo sviluppo economico e sociale della Cina pone il Paese di fronte a nuove esigenze in materia di diritti umani.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE5650F420090706

giovedì 9 luglio 2009

Trova le incongruenze!

AREZZO, 09-07-2009
Il pm chiede 14 anni per Spaccarotella
motivando che il successivo cambio di versione da parte dell'agente non ha fatto altro che aumentare la gravità della sua posizione.
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=124106

FERRARA, 06-07-2009
Per la morte del giovane Aldrovandi poliziotti condannati a tre anni e 6 mesi
Il pm Nicola Proto aveva chiesto condanne per tre anni e otto mesi a ciascuno dei quattro agenti. L'accusa è di aver ecceduto nel loro intervento, di non aver raccolto le richieste di aiuto del ragazzo, di aver infierito su di lui in una colluttazione imprudente usando i manganelli che poi si sono rotti.
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/aldrovandi-processo/aldovrandi-condanna/aldovrandi-condanna.html
Dal blog della madre di Federico Aldrovandi
Abbiamo le prove di gravi omissioni e falsi. Siamo legittimati a pensare che, se questa è stata la loro scelta, molto altro sia stato falsificato o nascosto.

http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2007/05/29/atti-falsificati/

Corriere della Sera
«Manganelli rotti sul corpo di Federico»

Dalla rete: Italians - Sardegna, terra difficile ma bellissima

Corriere della Sera - Italians:
Sardegna, terra difficile ma bellissima

"La Sardegna esce da questo schema - non sta né a sud né a nord, é il nostro magico ovest"
Beppe Severgnini

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-08/01.spm

mercoledì 8 luglio 2009

E' mio...

"A che ti serve possedere le stelle?" chiese il Piccolo Principe all'uomo
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle"

sabato 4 luglio 2009

Dalla Rete: Ipse Dixit

Facebook | L. L.: "Ieri ho visto un uomo dare dell'invadente a Dio, in casa sua, davanti a una folla di persone. L'ho visto ottenere uno scrosciante applauso."

Dalla Rete: Poveri noi!

“Il Ciad, settimo Paese più povero al mondo, accoglie oltre 270.000 rifugiati, in maggioranza provenienti dal Darfur e in parte dalla Repubblica Centro Africana, e assiste oltre 180.000 sfollati interni.” (Fonte AGI).

venerdì 3 luglio 2009

Corriere: L'Aquila, forte scossa a 5 giorni dal G8
"Allora, dopo un terremoto ci sono un presidente americano, uno tedesco, uno francese e uno italiano..."

Dalla Rete: IL PROCESSO CONTRO MADOFF UN GIUDIZIO PURITANO

Lettere al Corriere, di Sergio Romano
Venerdi' 3 Luglio 2009

IL PROCESSO CONTRO MADOFF UN GIUDIZIO PURITANO

Massima sentenza di 150 anni al finanziere Bernard Madoff per il suo famoso e diabolico «Ponzi scheme» che ha devastato migliaia di investitori nel mondo.
Ora aiutateci a ricordare che cosa è successo a Callisto Tanzi e compagnia bella nello scandalo Parmalat, un altro chiaro paragone tra il nostro sistema giudiziario e quello americano. Come facciamo a lasciare che queste cose continuino a succedere, contribuendo ulteriormente alla mancanza di rispetto che il resto del mondo ha per l'Italia?


Aurora Pezza , pezzag@hotmail.com


Cara Signora,
Il confronto con la giustizia italiana è stato, negli scorsi giorni, la reazione sponta­nea di molti corrispondenti e commentatori. Era inevitabile e giusto. Ben venga tutto ciò che può servire a dare la sveglia al governo, alla classe politica e al­l’ordine giudiziario. Ma non mi chieda, per favore, di entusia­smarmi per un processo in cui il giudice permette ad alcuni rappresentanti della parte offe­sa di pronunciare arringhe emo­tive contro l’imputato e com­menta la propria sentenza con una sorta di sermone puritano. E non mi chieda di pensare che 150 anni siano una pena razio­nale. Sono, nella migliore delle ipotesi, una pena retorica, de­magogica, declamatoria; e, nel­la peggiore delle ipotesi, vendi­cativa.
Non basta. Siamo sicuri che i sei mesi passati dal giorno dell’arresto di David Madoff sia­no bastati a ricostruire la rete di amicizie e complicità che si nasconde probabilmente dietro la frode del finanziere di New York? La sola persona imputa­ta, oltre a Madoff, è il suo conta­bile. È davvero possibile che questa raffinata macchina fun­zionasse grazie alla sovrumana abilità di due sole persone? I tri­bunali che emanano sentenze rapide ed esemplari assomiglia­no alle corti marziali più di quanto non assomiglino alle Aggiungo, cara signora, che non mi è piaciuta questa ennesima infatuazione di molti italiani per i modelli istituzionali americani. Gli Stati Uniti hanno tradizioni giudiziarie molto diverse dalle nostre. Sono un Paese di «common law» dove i giudici possono creare il diritto ed hanno una irresistibile tendenza ad esprimere gli umori popolari piuttosto che lo spirito delle leggi. Hanno una storia di migranti religiosi e audaci pionieri in cui il diritto è stato spesso impartito bruscamente e sommariamente. Alcune pagine della storia giudiziaria americana, dal pregiudizio razziale dei tri­bunali del Sud alla furiosa campagna anticomunista del primo dopoguerra in cui in­capparono Sacco e Vanzetti, non sono né ammirevoli né in­vidiabili. Gli Stati Uniti sono una grande democrazia che riesce a correggere le proprie sbandate. La Corte costituzio­nale produce giudizi impor­tanti dopo discussioni di gran­de interesse giuridico. I ricor­si contro la pena capitale sono numerosi e talora efficaci. Ma lo spettacolo dei detenuti che languiscono per anni nella cel­la della morte prima di cono­scere la loro sorte non è de­gno di un Paese civile. E non credo che i reati economici, per quanto gravi, possano es­sere equiparati, di fatto, ai rea­ti di sangue. Insomma la no­stra giustizia, cara signora, ha molti mali. Ma dovranno esse­re curati con la nostra cultura giuridica, non con quella de­gli Stati Uniti.

http://www.corriere.it/romano/09-07-03/01.spm

domenica 21 giugno 2009

Luttazzi mi ha scartato - Atto II

Confederations Cup: giocatori egiziani rapinati da prostitute, le avevano chiamate in albergo per festeggiare la storica vittoria sull'Italia. Rapido il commento di Allah: Dove non vi era chiaro che le 40 VERGINI le avreste avute IN PARADISO?!

giovedì 11 giugno 2009

Non sono antisemita, solo antireligioso

Se prendiamo come esempio la "Donazione di Costantino", un documento falso creato dalla Chiesa per legittimare i propri diritti sui vasti possedimenti in Occidente e per legittimare le proprie mire di carattere temporale ed universalistiche, possiamo ipotizzare anche verso la religione ebraica un falso simile per la cosiddetta "Terra Promessa" del "Popolo eletto"?

martedì 26 maggio 2009

La Palestra: Luttazzi mi ha cestinato

Mugabe: "Lo Zimbawe è corrotto, sembra l'Italia!"
Poi precisa: "Mi dicono che si è creato un equivoco per una mia intervista. Nessun equivoco, il mio è un vanto!"

sabato 16 maggio 2009

Dalla Rete: Quando si dice autostima...

Da Italians, di Beppe Severgnini - Corriere della Sera
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-05-16/11.spm


Mi sono innamorata. Di me
Caro Bsev,
sono un cost controller che lavora in un'azienda di telecomunicazioni, volevo farmi i complimenti. Sono una ragazza bellissima, intelligentissima e simpaticissima. Ultimamente mi sono innamorata di me stessa, sono la persona più meravigliosa del mondo. Sono un raggio di sole che irradia la vita delle persone con cui entro in contatto, sembrerà una cosa folle da dire, ma è la pura verità. Innamorarsi di se stessi è un crimine? Credo di no. Amatevi di più.

Elisabetta Di Fede, difedeeli@libero.it
Quando le nozze?

giovedì 7 maggio 2009

Luxury goods

Certo che per mettersi una maglietta con su scritto
"I love luxury"
pagandola 7,90€
ci vuole coraggio...

domenica 26 aprile 2009

Il 25 aprile è di tutti!

Una mattina, mi son svegliato,
O bella ciao bella ciao, bella ciao ciao ciao! Deutschland über-allés, über a allés!

giovedì 23 aprile 2009

domenica 19 aprile 2009

Attenzione!
Allontanarsi dalla linea gialla!

giovedì 16 aprile 2009

Erano partiti convinti di arrivare a Bologna alle 18.30,
ma non sapevano che ad aspettarli c'era un ritardo di 6 ore!!!

Alitalia è lieta di presentarvi:
2009 Odissea a Fiumicino!

Con Barbara Angius, Marco Piras, Emanuela Loi e Andrea Von Fuzzio

martedì 14 aprile 2009

Non c'è campo

Inizio trasmissioni
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fzzzssss... fszzz...
Doman..scrsch sarò di nuovo a Bo..fzsz.gna...
fssss... srsccc...
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Fine trasmissioni

domenica 29 marzo 2009

De re coquinaria

ha pianto tagliando cipolle mentre cipolle lo tagliavano piangendolo

martedì 10 marzo 2009

Art Attack: Il Pallone fatto in casa

Ciao ragazzi e benvenuti ad una nuova puntata di Art Attack!
Oggi vi insegneremo come realizzare un fantastico pallone fatto in casa!
Procediamo.
Prendete una corda di spago e cercate Fuffy, il gatto tanto adorato dalla mamma.
Fatto? ... Per aiutarvi ad avvicinarlo potete prendere il caviale dal frigo e metterlo per terra vicino a voi.
Fatto?
Bene, legategli adesso lo spago stretto stretto intorno al collo in modo che non passi un filo d'aria e aspettate che Fuffy smetta di rantolare... ... ... Eh, ci vuole del tempo!
Fatto? Bene!
Ora prendete il philipshave del babbo, regolate al meglio l'altezza della testina, e rasate a pelle quello che diverrà il vostro fantastico pallone!
Andate ora in garage e infilate la pistola del compressore su per il culo di Fuffy, e gonfiatelo...
Se avete la pistola col barometro è meglio, così potete anche controllare la pressione.
Bene! Una volta gonfiato non levate subito la pistola, prendete un tappo di sughero... Si, come quello della bottiglia di Dom Perignon, e mettetelo al posto della pistola.
Ora per evitare che il tappo salti, prendete del nastro adesivo e fissate saldamente il tappo in questo modo.
Fatto?
Bene! Avete così realizzato il vostro pallone in pelle fatto in casa!

- Sigla di chiusura -

martedì 17 febbraio 2009

Più che scappellamenti... Scappellotti!