Si allontanano i voti dei cattolici: loro preferiscono i bambini.
lunedì 26 ottobre 2009
martedì 20 ottobre 2009
mercoledì 14 ottobre 2009
domenica 11 ottobre 2009
Agnelli circensi
Disse il ragno al cane: non farmi la seta romana lambisco mete riflesse.
Disse il cane al pesce: non penso sia per questo.
venerdì 9 ottobre 2009
Ignoranza
giovedì 8 ottobre 2009
Dalla rete: Parla il pentito Nino Giuffré
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=132637
venerdì 25 settembre 2009
Dalla rete: Il pg: Mangano in casa di Berlusconi per proteggerlo dai sequestri - Corriere della Sera
Antonino Gatto Al processo Dell'Utri
Il pg: «Mangano in casa di Berlusconi
per proteggerlo dai sequestri»
«Il mafioso di cavalli non sapeva nulla: coltivava interessi di tutt'altra natura rispetto a quelli agricoli»
PALERMO - «Vittorio Mangano fu assunto nella tenuta di Arcore di Silvio Berlusconi per coltivare interessi diversi da quelli per i quali fu ufficialmente chiamato da Palermo fino in Brianza». Così il procuratore generale Antonino Gatto entra subito nel vivo della requisitoria del processo al senatore Marcello dell'Utri (Pdl) per concorso esterno in associazione mafiosa. Il parlamentare è stato condannato in primo grado a nove anni di carcere. Il senatore Dell' Utri davanti ai giudici di Palermo in una foto d'archivio del 29 novembre 2004 (Ansa)
IL PROCESSO - Stamani davanti alla seconda sezione della Corte di appello di Palermo, Gatto ha affrontato subito il tema dello «stalliere di Arcore». L'assunzione di Mangano ad Arcore fu legata, secondo il pg, alla necessità che all'epoca avevano tanti imprenditori, tra i quali c'era lo stesso Berlusconi, di «proteggersi» dal pericolo di sequestri. «Ma davvero - si è chiesto il Pg - non fu possibile trovare in Brianza persone capaci di sovrintendere alla tenuta di Arcore? Davvero dall'estremo nord ci si dovette spostare a Palermo per trovare una persona che non conosceva la zona e le coltivazioni brianzole? In realtà - ha proseguito Gatto - non solo Mangano di cavalli e di coltivazioni non sapeva nulla: ma se guardiamo i suoi numerosissimi precedenti penali, gli interessi che coltivava erano di tutt'altra natura rispetto a quelli agricoli». Dell'Utri non è presente in aula. Ad ascoltare l'atto d'accusa del pg ci sono i difensori dell'imputato, gli avvocati Nino Mormino, Giuseppe Di Peri e Pietro Federico.
25 settembre 2009
giovedì 24 settembre 2009
Dalla rete: LUTTO PER I SOLDATI MORTI FRA PATRIOTTISMO E PACIFISMO
LUTTO PER I SOLDATI MORTI FRA PATRIOTTISMO E PACIFISMO
La morte è sempre inaccettabile per l’uomo,
ma non disturberei eroi e patria per i paracadutisti italiani morti in Afghanistan. Sono morti sul lavoro, professionisti che hanno scelto con consapevolezza un mestiere a rischio e un ingaggio pericoloso.
Vanno compianti e ricordati. Ma non se ne può fare dei martiri. Ben diversi devono essere nella nostra memoria collettiva il rispetto e l’onore riservato a coloro che da coscritti caddero nelle guerre in cui il nostro Paese fu coinvolto.
Nanni Bevilacqua, nanni.bevilacqua@hotmail.com
C
Gli onori che la società rende ai morti, quando il modo della loro scomparsa colpisce la sua immaginazione, non sono mai disinteressati e neutrali. Dietro ogni pubblica manifestazione di cordoglio vi è sempre un giudizio, un segnale, una tesi. Quando nel novembre del 1921 la salma del «milite ignoto» fu trasportata da Aquileia a Roma per essere collocata sull’altare della patria, il treno procedette lentamente fermandosi a ogni stazione tra folle che attendevano il suo passaggio per rendere onore alla salma. A Roma il feretro venne deposto per qualche ora nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli dove fu accolto dal re, dalle bandiere di tutti i reggimenti, da una folta rappresentanza di veterani, medaglie d’oro, madri e vedove di caduti. Il dolore, in quella circostanza, fu accompagnato da un sentimento di gratitudine.
Gran parte dell’Italia accorsa a salutare il soldato morto gli era grata per avere contribuito con la sua vita alla vittoria e alla grandezza della patria. Il suo sacrificio, in altre parole, non era stato inutile. Quali che fossero le circostanze della sua morte, il milite ignoto era un eroe.
Mi sembra che le onoranze funebri di Roma negli scorsi giorni siano state l’opposto di quelle del 1921. A parte la straordinaria dignità delle famiglie, non vi era in queste onoranze il sentimento che la morte dei sei paracadutisti avesse giovato alla patria e fosse quindi «utile». Vi era anzi il sentimento che fosse inutile e che i morti, quindi, non fossero vittime soltanto dei talebani, ma anche di una politica assurda e sbagliata. La parola eroe ha assunto in questo caso un senso diverso: significa martire.
I responsabili delle istituzioni e il governo ne sono consapevoli.
Sanno che l’applauso, al passaggio delle bare, contiene in realtà un giudizio negativo contro «coloro che li hanno mandati a morire». E temono che la cerimonia si trasformi da un momento all’altro in una manifestazione pacifista, antigovernativa o addirittura «anti- statale». Suppongo che molti, se potessero, preferirebbero non prendere parte a un evento che ha un fortissimo potenziale anti-istituzionale. Ma debbono parteciparvi nella speranza di controllarlo e di indirizzarlo, nella misura del possibile, verso significati più conformi a quello che ritengono essere l’interesse del Paese.
Quanto alla differenza tra soldati di mestiere e coscritti, caro Bevilacqua, abbiamo ricevuto altre lettere in cui si dice ancora più esplicitamente e brutalmente che i soldati del contingente afgano hanno fatto una scelta professionale e non meritano le nostre lacrime.
Ame sembra che nella scelta del mestiere delle armi esista molto spesso, quali che siano le condizioni economiche, una componente ideale; e che di questo, quando muore un soldato, occorra tenere conto.
Sergio Romano
Dalla rete: The Five Million Club e l'informazione
Beppe Severgnini,
Quanti quotidiani si vendono ogni giorno in Italia, se escludiamo quelli sportivi? Più o meno cinque milioni.
Quanti italiani entrano regolarmente in libreria? Più o meno cinque milioni.
Quanti sono gli abbonati a Sky? Più o meno cinque milioni. Quanti sono i visitatori quotidiani dei siti d'informazione? Più o meno cinque milioni. Quanti telespettatori guardano i programmi d'approfondimento in seconda serata? Più o meno cinque milioni. Il sospetto è che siano sempre gli stessi. Cinque milioni. Chiamiamolo il Five Million Club (FMC), visto che molti iscritti dicono di sapere l'inglese.
E' importante, questo FMC? Certo, ma meno di quanto crede. E' decisivo? Be', decide il tono e il corso del dibattito nazionale, come dimostrano le ultime vicende. Ma non sposta voti, e non decide le elezioni. Chi scenderà in piazza sabato per la libertà d'informazione è iscritto all'FMC.
Legge i giornali, conosce i crucci di Michele Santoro, chiederà (giustamente) che a Report venga mantenuta la tutela legale. Anche chi contesterà quella piazza appartiene all'FMC: perché, nel «club dei cinque milioni», ci sono filogovernativi e antigovernativi; liberi pensatori e pensatori a gettone; liberali, liberisti, libertari e libertini (parecchi).
La sinistra intellettuale adora l'FMC: ci sguazza come un labrador in una marcita. Anche la destra di lotta e di governo ama il club, e si diverte (ehilà, ministro Brunetta!): ma ha capito che il destino si decide altrove. Per esempio, in televisione. Più precisamente: televisione in chiaro, dalle 19 alle 23.
Oggi è di moda negarlo, o minimizzarne l'impatto. Certo: si può perdere le elezioni anche controllando la TV. Ma, senza quel controllo, si sarebbe perso prima, o peggio. Spegnere l'allarme (dov'è finita la criminalità?), cancellare personaggi scomodi, nascondere problemi: la TV è importante per quello che non dice, per le domande che non pone, per le critiche che non offre, per le inchieste che non fa.
Perché il nostro Capo parla di giornalismo buono (la Tv) e giornalismo cattivo (i giornali)? Perché la politica ha sempre considerato la Rai un bottino di guerra, e pretende le direzioni dei telegiornali dopo la vittoria elettorale? Perché, su Mediaset, la fronda viene lasciati ai comici (in tarda serata)?
Perché Crozza e Fazio (prima serata) disturbano? Matrix, lunedì, ha detto che «Tg 1 e Tg5 sono imparziali per definizione».
Ma non è così, e lo sappiamo. Lo sappiamo, nell'FMC. Fuori se ne accorgono? Ho qualche dubbio: non gli interessa, hanno altro da fare.
L'unico ostacolo, per chi comanda, è oggi la par condicio in campagna elettorale. Ovviamente, vuole abolirla.
Dal Corriere della Sera del 24-9-09
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-09-24/01.spm
mercoledì 23 settembre 2009
Dalla rete: Corriere della Sera - UN VENETO INDIPENDENTE NEL NOME DELLA SERENISSIMA
La restaurazione è irragionevole poi perché il lungo declino di Venezia coincide con il suo progressivo arroccamento e isolamento. Nei due ultimi secoli della sua esistenza l’orgogliosa Serenissima era divenuta, grazie al suo carnevale, una sorta di Disneyland europea. Le confesso che mi è difficile provare la benché minima nostalgia per uno Stato che si chiuse in se stesso, fece dell’autoconservazione la ragione principale della propria esistenza e fu difeso, nel momento della sua morte, soltanto dai suoi cittadini slavi. Un’ultima osservazione, caro Recaldin, sui famigerati plebisciti del 1866. Come tutti i referendum di quegli anni, compresi quelli francesi per l’annessione di Nizza e della Savoia, anche quelli italiani furono manipolati e orchestrati. Ma non bisognerebbe dimenticare che l’analfabetismo veneto, dopo circa settant’anni di illuminata amministrazione austriaca, superava nelle campagne e nei villaggi il 70%.
lunedì 21 settembre 2009
Ecco ho trovato, un insetto!
E' per questo che mi interessi Boab.
Tu sei come me: un pigro, apatico, trascurato coglione... Ah! Odio essere in questo modo!
Ma essendo io immortale non posso punirmi, capisci? Però posso punire te.
Ed è quello che intendo fare."
"Tu sei condannato idiota!
Tu sei una nullità!
Un insetto!
...Ecco ho trovato, un insetto.
Ti farò sembrare come uno sporco e inutile parassita che già sei."
Da The Acid House: Dialogo con Dio
http://www.youtube.com/watch?v=-ghx8btPkFk
sabato 19 settembre 2009
sabato 12 settembre 2009
mercoledì 9 settembre 2009
domenica 30 agosto 2009
venerdì 28 agosto 2009
sabato 22 agosto 2009
Potrei sembrare blasfemo - Atto II
Era l'ennesima serata passata sfondandosi di alcool e Maria ora stava vomitando l'anima:
"Maledetto alcool, ne ho ancora pieno lo stomaco",
si infilò due dita in gola, erano rimasti solo succhi gastrici ma continuava a provocarsi il vomito pensando che dopo si sarebbe sentita meglio.
"Fermati o Maria!"
Maria si girò ed avanti a se trovò un tizio come illuminato da un faro, con un polsino in pelle, trucco scuro agli occhi e delle ali di lamette.
"Machecazz... Non mi sembra di aver preso trip ieri" e si rigirò.
Il tizio non vedendosi considerato entrò in depressione, prese una lametta dalle ali ed incominciò a tagliuzzarsi i polsi, ma si depresse ulteriormente, dai suoi polsi non usciva sangue. Ripresosi disse:
"Maria, smettila di infilarti dita in gola, non stai vomitando per l'alcool,
hai trovato grazia presso Dio...".
"E' una nuova pastiglia contro la sbronza?" rispose Maria.
[...]
Continua...
lunedì 17 agosto 2009
Diamo i numeri!
e una curva molto pericolosa...
mercoledì 12 agosto 2009
lunedì 10 agosto 2009
La riforma del processo penale
1. Non avrai altro Presidente all'infuori di Me
2. Non nominare il nome del Presidente invano
3. Ricordati di portare le escort
4. Lasciate che le minorenni vengano a Me
[...]
giovedì 30 luglio 2009
Dalla rete: Nord e sud: ora é lotta anche per le università
due notizie hanno colpito la mia immaginazione in questi giorni, due notizie che hanno riportato in auge l'eterno conflitto tra nord e sud. La prima è che "le università del nord sono migliori di quelle del sud". Tanti editoriali si sono scritti sottolineando che al sud ci crogioliamo nell'ignoranza con ridicole università che non sono in grado neanche di assicurare la piena occupazione dei laureati a Palermo o Cosenza. La seconda è che i professori del nord sono quasi tutti del sud, tanto da far richiedere alla Lega un esame di padano per l'assunzione. Allora io, nella mia ingenuità (che volete ho studiato al sud, non mi si può chiedere profondità di ragionamento), mi sono posto una domanda: ma se al sud le università sono quei mediocri laurifici certificati dal ministero, come mai quando si fa un concorso pubblico sono i laureati del sud ad emergere contro quelli del nord? Ho trovato tre possibili risposte: 1) hanno tutti studiato al nord. Ma allora dobbiamo presumere che c'è una superiorità "genetica" delle genti del sud, perchè a parità di istruzione riescono ad avere risultati migliori. 2) Hanno tutti comprato lauree con voti più alti rispetto ai laureati del nord (se la compri, meglio non essere tirchi) e hanno falsificato i compiti (si sa, al sud c'è la mafia). 3) Ma magari le classifiche sulla bontà delle università (tutte, comprese quelle che esaltano quelle straniere a discapito delle italiche) sono dei fatti tecnici più che una misura reale della preparazione che viene fornita? E' ovvio che a Milano si lavori più che a Palermo dopo la laurea, è ovvio che i politecnici rendano più facile trovare lavoro rispetto all'orientale di Napoli. E' giustissimo creare degli indici di valutazione, ma almeno i giornali cerchino di approfondire le notizie. Al nord come al sud ci sono eccellenze e disastri (i politecnici di Milano e Torino sono eccellenze mondiali, ma anche la Federico II lo è in molti campi).
Francesco Pirofi , fppz@katamail.com
Corriere della Sera - Nord e sud: ora é lotta anche per le università
lunedì 27 luglio 2009
Un tempo avevo un sogno stupido: un nucleo armato terroristico
L'episodio è avvenuto nell'ambito della «ronda proletaria antifascista», promossa dall'Asp (Associazione solidarietà proletaria) e dalla Federazione toscana dei Carc (Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo) in risposta alla ronda di destra delle «SSS» (Soccorso sociale e sicurezza), che ha già svolto in città iniziative di pattugliamento.
giovedì 23 luglio 2009
Dalla Rete: L'Italia non é mai stata un paese per giovani
sabato 18 luglio 2009
Luttazzi mi ha pubblicato!
Veltroni: «Mangano è un eroe»
Dalla rete: La Sardegna sulla strada della Costa del Sol
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-18/09.spm
La Sardegna sulla strada della Costa del Sol
Caro Beppe, la tua risposta a Paola Bernetti sulla Sardegna (http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-08/01.spm) mi ha fatto venire la pelle d'oca perchè vicino a Porto Pozzo (nel comprensorio denominato Li Lieri) abbiamo constatato la mancanza di scrupoli da parte di costruttori e proprietari terrieri che hanno ottenuto l'approvazione dal Comune di Tempio Pausania a progetti di sviluppo con cubature cittadine in ex-terreni agricoli senza le infrastrutture adatte (strade, acqua e fognature) e che dovrebbero essere tutelati dal punto di vista ambientale.
Come dici tu la Sardegna è il nostro magico Ovest, ma la realtà assomiglia piu al 'wild west'. Io vengo in Sardegna da quando ho cinque anni (sono inglese vissuta sempre tra Londra e Cambridge) e in questi ultimi trent'anni ho visto la strage dell'interno con sfruttamento di cave di granito che vengono poi abbandonate senza che il Comune obblighi i responsabili a restaurare queste zone. Il paesaggio in queste aree è stato irrimediabilmente distrutto e rassomiglia molto di più a una zona di guerra che all'interno di un'isola meravigliosa. Questa mancanza di etica amministrativa e di responsabilità ha anche prodotto un'esplosione di case per vacanze che nulla hanno a che vedere con le zone sulle quali sono costruiti.
Vorrei porre le seguente domande: hanno i Comuni un piano di sviluppo sul medio e lungo termine per il controllo e la gestione delle infrastrutture e dello sviluppo delle zone rurali? Come è possibile devastare l'ambiente naturale gallurese con case anche di 3 piani che vengono usate al più per un mese all'anno? Come dice la canzone di Joni Mitchell,'You don't know what you've got till its gone', è già troppo tardi in molte zone per rimediare al danno fatto, ma spero molto che queste tue pubblicazioni aiutino a rendere noto il problema e forzino le autorità competenti a riflettere su che tipo di Sardegna avrà piu valore per i Sardi nel lungo termine, non certo un versione della Costa del Sol spagnola.
Alessandra Perito, peritoa@hotmail.com
venerdì 17 luglio 2009
Un Partito Democratico poco democratico
Quale linea?
Dalla rete: Italians - Squali, pesciolini e noi
Stefano Sappino , youarehere@virgilio.it
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-17/05.spm
giovedì 16 luglio 2009
Il mio programma è differente
Dalla rete: Giudizi discriminatori?
La mia collega si è presentata al lavoro in sandali, minigonna vertiginosa e minitop abbastanza dozzinali, e viene accolta come "elegantissima". Io arrivo in sandali, bermuda e polo di noti stilisti e vengo rimandato a casa perché "che diamine! Non siamo mica in spiaggia!". Non è anche questa una discriminazione?
http://www.corriere.it/romano/09-07-16/07.spm
lunedì 13 luglio 2009
Ipse dixit: "Quattro gatti per il Papa", bufera sul Tg3 Di Bella
il quale ha accusato la testata, parlando di "deriva anticlericale, singolare e volgare". "Stupiscono - ha scritto Merlo in una nota - le parole contenute nel servizio andato in onda ieri sera alla edizione delle 19 del Tg3"
Inizialmente ho pensato fosse un esponente del PDL, poi ho letto l'articolo ed ho scoperto che queste parole sono uscite dalla bocca di Giorgio Merlo, vicepresidente del Commissione di Vigilanza Rai, del Partito Democratico, il partito acronimo di una bestemmia.
http://www.corriere.it/cronache/09_luglio_13/papa_gatti_tg3_polemica_fbcce2c4-6fc2-11de-bf72-00144f02aabc.shtml
sabato 11 luglio 2009
Trova le incongrunze! Atto II
G8: Iran, gli 8 deplorano le violenze
In dichiarazione politica anche Nord- Corea, Medio Oriente
(ANSA) Gli Otto grandi continuano ad ad essere ''seriamente preoccupati'' per gli eventi in Iran. ''Deplorano'' le violenze post-elettorali.''Condannano'' il presidente iraniano perche' nega l'Olocausto.Ieri i ''grandi della Terra'' hanno approvato una dichiarazione in cui guardano all'Iran come a uno dei focolai di crisi piu' inquietanti. Nel documento si parla poi di proliferazione nucleare, Medio Oriente, Afghanistan e Pakistan e Corea del Nord,a sua volta ''condannata'' per il test nucleare.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-07-09_109385340.html
PECHINO, 8 luglio 2009
Pena di morte per i ribelli oiguri, Hu Jintao lascia l'Italia per Pechino
Il presidente Hu Jintao ha anticipato il suo rientro in patria a causa delle violenze etniche nella regione del Xinjiang. La delegazione cinese al vertice del G8 sarà guidata dal membro del Consiglio di Stato Dai Bingguo
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=123906
ROMA, 6 luglio 2009
Napolitano a Hu Jintao: nuove prospettive per diritti umani
(Reuters) - Lo sviluppo economico e sociale della Cina pone il Paese di fronte a nuove esigenze in materia di diritti umani.
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE5650F420090706
giovedì 9 luglio 2009
Trova le incongruenze!
Il pm chiede 14 anni per Spaccarotella
motivando che il successivo cambio di versione da parte dell'agente non ha fatto altro che aumentare la gravità della sua posizione.
http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=124106
FERRARA, 06-07-2009
Per la morte del giovane Aldrovandi poliziotti condannati a tre anni e 6 mesi
Il pm Nicola Proto aveva chiesto condanne per tre anni e otto mesi a ciascuno dei quattro agenti. L'accusa è di aver ecceduto nel loro intervento, di non aver raccolto le richieste di aiuto del ragazzo, di aver infierito su di lui in una colluttazione imprudente usando i manganelli che poi si sono rotti.
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/cronaca/aldrovandi-processo/aldovrandi-condanna/aldovrandi-condanna.html
Dal blog della madre di Federico Aldrovandi
Abbiamo le prove di gravi omissioni e falsi. Siamo legittimati a pensare che, se questa è stata la loro scelta, molto altro sia stato falsificato o nascosto.
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/federico_aldrovandi/2007/05/29/atti-falsificati/
Corriere della Sera
«Manganelli rotti sul corpo di Federico»
Dalla rete: Italians - Sardegna, terra difficile ma bellissima
Sardegna, terra difficile ma bellissima
"La Sardegna esce da questo schema - non sta né a sud né a nord, é il nostro magico ovest"
Beppe Severgnini
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-07-08/01.spm
mercoledì 8 luglio 2009
E' mio...
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle"
sabato 4 luglio 2009
Dalla Rete: Ipse Dixit
Dalla Rete: Poveri noi!
http://www.insardegna.eu/rubriche/ipse-dixit/poveri-noi/view
venerdì 3 luglio 2009
"Allora, dopo un terremoto ci sono un presidente americano, uno tedesco, uno francese e uno italiano..."
Dalla Rete: IL PROCESSO CONTRO MADOFF UN GIUDIZIO PURITANO
Venerdi' 3 Luglio 2009
IL PROCESSO CONTRO MADOFF UN GIUDIZIO PURITANO
Massima sentenza di 150 anni al finanziere Bernard Madoff per il suo famoso e diabolico «Ponzi scheme» che ha devastato migliaia di investitori nel mondo.
Ora aiutateci a ricordare che cosa è successo a Callisto Tanzi e compagnia bella nello scandalo Parmalat, un altro chiaro paragone tra il nostro sistema giudiziario e quello americano. Come facciamo a lasciare che queste cose continuino a succedere, contribuendo ulteriormente alla mancanza di rispetto che il resto del mondo ha per l'Italia?
Aurora Pezza , pezzag@hotmail.com
Cara Signora,
Il confronto con la giustizia italiana è stato, negli scorsi giorni, la reazione spontanea di molti corrispondenti e commentatori. Era inevitabile e giusto. Ben venga tutto ciò che può servire a dare la sveglia al governo, alla classe politica e all’ordine giudiziario. Ma non mi chieda, per favore, di entusiasmarmi per un processo in cui il giudice permette ad alcuni rappresentanti della parte offesa di pronunciare arringhe emotive contro l’imputato e commenta la propria sentenza con una sorta di sermone puritano. E non mi chieda di pensare che 150 anni siano una pena razionale. Sono, nella migliore delle ipotesi, una pena retorica, demagogica, declamatoria; e, nella peggiore delle ipotesi, vendicativa.
Non basta. Siamo sicuri che i sei mesi passati dal giorno dell’arresto di David Madoff siano bastati a ricostruire la rete di amicizie e complicità che si nasconde probabilmente dietro la frode del finanziere di New York? La sola persona imputata, oltre a Madoff, è il suo contabile. È davvero possibile che questa raffinata macchina funzionasse grazie alla sovrumana abilità di due sole persone? I tribunali che emanano sentenze rapide ed esemplari assomigliano alle corti marziali più di quanto non assomiglino alle Aggiungo, cara signora, che non mi è piaciuta questa ennesima infatuazione di molti italiani per i modelli istituzionali americani. Gli Stati Uniti hanno tradizioni giudiziarie molto diverse dalle nostre. Sono un Paese di «common law» dove i giudici possono creare il diritto ed hanno una irresistibile tendenza ad esprimere gli umori popolari piuttosto che lo spirito delle leggi. Hanno una storia di migranti religiosi e audaci pionieri in cui il diritto è stato spesso impartito bruscamente e sommariamente. Alcune pagine della storia giudiziaria americana, dal pregiudizio razziale dei tribunali del Sud alla furiosa campagna anticomunista del primo dopoguerra in cui incapparono Sacco e Vanzetti, non sono né ammirevoli né invidiabili. Gli Stati Uniti sono una grande democrazia che riesce a correggere le proprie sbandate. La Corte costituzionale produce giudizi importanti dopo discussioni di grande interesse giuridico. I ricorsi contro la pena capitale sono numerosi e talora efficaci. Ma lo spettacolo dei detenuti che languiscono per anni nella cella della morte prima di conoscere la loro sorte non è degno di un Paese civile. E non credo che i reati economici, per quanto gravi, possano essere equiparati, di fatto, ai reati di sangue. Insomma la nostra giustizia, cara signora, ha molti mali. Ma dovranno essere curati con la nostra cultura giuridica, non con quella degli Stati Uniti.
http://www.corriere.it/romano/09-07-03/01.spm
domenica 21 giugno 2009
Luttazzi mi ha scartato - Atto II
giovedì 11 giugno 2009
Non sono antisemita, solo antireligioso
martedì 26 maggio 2009
La Palestra: Luttazzi mi ha cestinato
Poi precisa: "Mi dicono che si è creato un equivoco per una mia intervista. Nessun equivoco, il mio è un vanto!"
sabato 16 maggio 2009
Dalla Rete: Quando si dice autostima...
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-05-16/11.spm
Mi sono innamorata. Di me
- Caro Bsev,
sono un cost controller che lavora in un'azienda di telecomunicazioni, volevo farmi i complimenti. Sono una ragazza bellissima, intelligentissima e simpaticissima. Ultimamente mi sono innamorata di me stessa, sono la persona più meravigliosa del mondo. Sono un raggio di sole che irradia la vita delle persone con cui entro in contatto, sembrerà una cosa folle da dire, ma è la pura verità. Innamorarsi di se stessi è un crimine? Credo di no. Amatevi di più.
Elisabetta Di Fede, difedeeli@libero.it
giovedì 7 maggio 2009
Luxury goods
"I love luxury"
pagandola 7,90€
ci vuole coraggio...
domenica 26 aprile 2009
Il 25 aprile è di tutti!
giovedì 23 aprile 2009
Non che me ne importi ma la battuta mi piaceva...
domenica 19 aprile 2009
giovedì 16 aprile 2009
martedì 14 aprile 2009
Non c'è campo
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fzzzssss... fszzz...
Doman..scrsch sarò di nuovo a Bo..fzsz.gna...
fssss... srsccc...
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Fine trasmissioni
domenica 29 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
Art Attack: Il Pallone fatto in casa
Oggi vi insegneremo come realizzare un fantastico pallone fatto in casa!
Procediamo.
Prendete una corda di spago e cercate Fuffy, il gatto tanto adorato dalla mamma.
Fatto? ... Per aiutarvi ad avvicinarlo potete prendere il caviale dal frigo e metterlo per terra vicino a voi.
Fatto?
Bene, legategli adesso lo spago stretto stretto intorno al collo in modo che non passi un filo d'aria e aspettate che Fuffy smetta di rantolare... ... ... Eh, ci vuole del tempo!
Fatto? Bene!
Ora prendete il philipshave del babbo, regolate al meglio l'altezza della testina, e rasate a pelle quello che diverrà il vostro fantastico pallone!
Andate ora in garage e infilate la pistola del compressore su per il culo di Fuffy, e gonfiatelo...
Se avete la pistola col barometro è meglio, così potete anche controllare la pressione.
Bene! Una volta gonfiato non levate subito la pistola, prendete un tappo di sughero... Si, come quello della bottiglia di Dom Perignon, e mettetelo al posto della pistola.
Ora per evitare che il tappo salti, prendete del nastro adesivo e fissate saldamente il tappo in questo modo.
Fatto?
Bene! Avete così realizzato il vostro pallone in pelle fatto in casa!