martedì 30 novembre 2010

Facebook | Roma capitale delle proteste, tensione con le forze dell'ordine

Facebook | Roma capitale delle proteste, tensione con le forze dell'ordine

Nel pomeriggio, dopo gli scontri, il corteo si è diretto alla stazione Termini. I manifestanti sono passati tra le macchine bloccate nel traffico. Alcuni automobilisti incolonnati sul Muro Torto, in direzione piazzale Flaminio, sono scesi dalla propria vettura per applaudire gli studenti durante il loro passaggio. Poi al grido "Università pubblica" i ragazzi sono entrati nella stazione da via Marsala.

Macchiavelli, ieri e oggi




Il Fatto Quotidiano � Mondo � Sei dipendente Ue? L’aumento �garantito Stipendi fino 18mila euro al mese

Il Fatto Quotidiano > Sei dipendente Ue? L’aumento è garantito Stipendi fino 18mila euro al mese

Mentre in tutta Europa si tagliano le spese, gli stipendi del personale Ue aumentano. Una sentenza della Corte di Giustizia europea difende l'aumento annuale del 3,7% dall'attacco degli Stati membri. Si tratta già di stipendi d'oro: da 2600 a 18mila euro al mese. Intanto l'Irlanda annuncia la manovra correttiva da 15 miliardi di euro per salvarsi dal fallimento

Mario Monicelli morto suicida a Roma - Corriere della Sera


Mario Monicelli morto suicida a Roma - Corriere della Sera

Corriere.tv - L'accusa di Monicelli: «Il cinema è vuoto, come la società» di Rcd - 19 novembre 2009

Corriere.tv - Al Festival di Venezia 2008 - «Il '68 è stata una stupidata» di N. Luca - 2 sett. 2008

Corriere.tv - «L'Italia è un Paese smarrito, gli immigrati sono un capro espiatorio» - 22 maggio 2008

Un grande maestro che non si prendeva mai sul serio. Ha deciso tutto, fino all'ultimo di Paolo Mereghetti

I suoi perdenti sono entrati per sempre nella storia del cinema e del nostro Paese di Maurizio Porro

Il ritratto - Nei suoi film l'Italia che cambiava. Una straordinaria galleria di personaggi senza tempo  

"Italiani pavidi, come con Mussolini"

IL COMMENTO "Una scelta che non stupisce" di MARIA PIA FUSCO



"La speranza è una trappola infame inventata dai padroni."
"Quello che in Italia non c'è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, 300 anni che è schiavo di tutti."

lunedì 29 novembre 2010

Il Fatto Quotidiano > E’ accusato di aver passato documenti riservati a Wikileaks, il marine Manning rischia 52 anni

Il Fatto Quotidiano > E’ accusato di aver passato documenti riservati a Wikileaks, il marine Manning rischia 52 anni

[...]
Arriviamo così alla storia recente. Il 21 maggio, Manning inizia via chat una discussione con l’ex hacker e giornalista Adrian Lamo.
[...]
Lamo, che probabilmente ha raccolto questa confessione non esplicitando i suoi scopi, passa quindi i record delle chat all’esercito dichiarando di aver individuato un’elevata pericolosità nel comportamento di Manning.
Da un giornalista ex hacker una cosa del genere non me la sarei mai aspettata...

Beppe Grillo - Fiat 2002


Andare al minuto 8:50
Vedere la nuova 500 con motori TwinAir a cilindrata ridotta: 870cm3 (2010), o la toyota con la iQ 1000cm3 (2008/2009)

I DISCORSI POLITICI CHE CAMBIARONO ILMONDO - Lettere al Corriere della Sera

I DISCORSI POLITICI CHE CAMBIARONO ILMONDO - Lettere al Corriere della Sera
Sto leggendo una versione aggiornata del libro «Speeches that changed the world», discorsi che cambiarono il mondo. Sono discorsi generalmente di grande ispirazione che furono fatti in momenti tragici per l’umanità. Ci sono tante nazionalità rappresentate dagli americani i, francesi, i russi, gli indiani, i sudafricani, i giapponesi, ecc. ecc. Non c’è un solo discorso importante di un italiano. Vuole menzionare i nomi di alcuni oratori italiani che ispirarono con le loro parole a combattere per un mondo migliore? Franca Arena, SidneyI DISCORSI POLITICI CHE CAMBIARONO ILMONDO

Cara Signora, Esiste una raccolta di cinquanta discorsi politici italiani, a cura di Gabriele Pedullà, che uscirà quanto prima presso Rizzoli sotto il titolo «Parole al potere ».
Posso dirle soltanto che il libro dovrebbe contenere sia discorsi di uomini politici sia discorsi politici di intellettuali come Giosuè Carducci, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia. Se il libro che lei sta leggendo non contiene discorsi italiani, la spiegazione, probabilmente, è linguistica. Quando non conosce l’italiano, il curatore del libro non è in grado d’informarsi e documentarsi. In caso contrario, il libro avrebbe potuto comprendere discorsi di Cavour, Mazzini, Crispi, Giolitti e, se il criterio è quello di avere contribuito a cambiare il mondo, persino qualche brano della maratona oratoria con cui Mussolini presentò al Parlamento nel 1929 i Patti Lateranensi: un evento che sancì la definitiva rinuncia del papato al potere temporale. Alla sua domanda — esistono discorsi italiani per un mondo migliore? — rispondo che il più interessante, a mio avviso, è quello che Giolitti intendeva fare nel 1918, prima della fine della Grande guerra. Dopo avere cercato di evitare l’ingresso dell’Italia nel conflitto, il vecchio statista piemontese si era astenuto, per amor di patria, dall’intervenire nel dibattito pubblico italiano. Ma in un periodo imprecisato fra gennaio e giugno, mentre l’andamento della guerra sembrava escludere ormai la vittoria della Germania, meditò di prendere posizione e cominciò a scrivere alcune note. Partiva dalla premessa che gli orrori della guerra avevano modificato radicalmente la situazione internazionale e relegato in secondo piano i fini politici che le potenze si erano proposti all’inizio del conflitto. L’obiettivo, ormai, non doveva essere quello di più vincere la guerra, ma di «creare uno stato di cose che renda impossibile un’altra guerra» e «escluda la gara agli armamenti». L’Europa aveva di fronte a sé due prospettive: combattere fino alla distruzione della potenza tedesca o creare un diverso ordine internazionale fondato sulla «società delle nazioni».
Giolitti era convinto che la guerra a oltranza e una pace punitiva avrebbero creato le premesse di nuove guerre economiche e militari, esaurito le nazioni europee finanziariamente ed economicamente, privato l’Europa del suo posto politico nel mondo.
Contro il militarismo e la minaccia di guerre future occorreva «far prevalere le correnti popolari» e chiamare i popoli a giudici dei loro governi. Per mettersi su questa strada i governi dell’Intesa dovevano rinunciare ai loro fini nazionali e limitarsi ad affermare tre principi: la libertà dei popoli di scegliere il loro governo, la libertà dei mari, l’arbitrato sostituito alla guerra. Forse Giolitti riponeva troppe speranze nel buon senso dei popoli ma il discorso, se non avesse rinunciato a pronunciarlo, sarebbe stato profetico e rivoluzionario.

venerdì 26 novembre 2010

Il Fatto Quotidiano � Mondo � Giustizia, Strasburgo condannail sistema francese

Il Fatto Quotidiano � Mondo � Giustizia, Strasburgo condannail sistema francese
La Corte europea dei diritti umani ha condannato Parigi per la mancata indipendenza dei pubblici ministeri che sono alle strette dipendenze dell'esecutivo

giovedì 25 novembre 2010

Montezemolo: «Basta superuomini, sono pronto a impegnarmi per l'Italia»

Montezemolo: «Basta superuomini,
sono pronto a impegnarmi per l'Italia» - Corriere della Sera

Arriva l'inverno. Temperature sotto zero Pioggia al Sud. E neve al nord - Corriere della Sera

Arriva l'inverno. Temperature sotto zero Pioggia al Sud. E neve al nord - Corriere della Sera
CAMBIO CLIMA - Il 2010 conferma quindi il trend al cambiamento del clima che ha provocato danni, oltre che in Italia, in molte parti del mondo con il verificarsi di eventi estremi in India, Cina, e Pakistan che hanno causato disastri e vittime ma anche condizionato gli andamenti stagionali e lo svolgimento delle attività agricole, come il crollo della produzione di grano in Russia. Una situazione che spinge a confermare e a incentivare l'impegno per contrastare i cambiamenti climatici ai quali - conclude la Coldiretti - possono contribuire modelli di consumo più responsabili che abbattono l'emissione di gas serra.

mercoledì 24 novembre 2010

2009, 'annus horribilis' dell'inquinamento

2009, 'annus horribilis' dell'inquinamento: "E' stato un anno di crisi, ma le emissioni di gas effetto serra hanno raggiunto lo stesso livelli record, in particolare di anidride carbonica e metano. Lo rivelano i dati dell'Organizzazione meteorologica mondiale, agenzia Onu per il clima. "

Foto Oltre il muro, autoritratto della follia - 1 di 17 - Repubblica.it

Foto Oltre il muro, autoritratto della follia - 1 di 17 - Repubblica.it

Sassari, Ospedale psichiatrico di Rizzeddu, 1973. Il settimanale l'Espresso definiva questa struttura "la fossa dei serpenti". La follia che spaventava non era tanto quella dei malati, ma quella di chi guardava ad essi come a delle persone. Invece è grazie a questo approccio che oggi possiamo guardare le immagini della mostra "Uno sguardo ritrovato". L'autore è infatti un fotografo professionista francese internato che ritrasse i compagni e i luoghi della sua esperienza di "matto" in 100 scatti con la Hasselblad affidatagli da Luigi Bua, ricercatore della facoltà di Scienze politiche di Sassari e all'epoca volontario nel manicomio sassarese. La legge Basaglia era ancora una promessa: soltanto nel 1978 queste strutture avrebbero aperto le proprie porte. "La follia - scriveva Basaglia - è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio ha qui la sua ragion d'essere".
La mostra di Sassari è stata organizzata dall'associazione politico-culturale "Turritana 52"e dalla Fondazione Basaglia.

Rifiuti campani: il Nord dice no - Corriere della Sera

Rifiuti campani: il Nord dice no - Corriere della Sera

e qui mi torna in mente l'alluvione del Veneto e la loro richiesta di aiuti...

Foto I pilastri della dieta mediterranea - 1 di 12 - Repubblica.it

Foto I pilastri della dieta mediterranea - 1 di 12 - Repubblica.it

Foto Come vivere con un euro al giorno - 1 di 9 - Repubblica.it

Foto Come vivere con un euro al giorno - 1 di 9 - Repubblica.it

La mamma di Aldrovandi: “Ecco cosa avrei detto a Vieni via con me” � Il Malpaese

La mamma di Aldrovandi: “Ecco cosa avrei detto a Vieni via con me”

martedì 23 novembre 2010

Viaggio nell'Italia a mano armata - Corriere della Sera

Viaggio nell'Italia a mano armata - Corriere della Sera

Cresce l'esigenza di sicurezza fai da te. Ma più cittadini con pistole e fucili sono un deterrente alla criminalità?

lunedì 22 novembre 2010

Manifesto Sardo > Israeliani a Decimomannu

Manifesto Sardo > Israeliani a Decimomannu:
I caccia israeliani sfrecciano a bassa quota, lanciando bombe e missili sugli obiettivi. Non è una scena dell’operazione «Piombo fuso» contro Gaza, ma dell’esercitazione Vega 2010 in corso nella base aerea di Decimomannu (Cagliari) dal 16 al 26 novembre. Vi partecipano 30 aerei da guerra e oltre 500 militari italiani e israeliani. Continua...

Scuola pubblica in agonia, soldi alle paritarie - Italians - Corriere della Sera

Scuola pubblica in agonia, soldi alle paritarie - Italians - Corriere della Sera

In ospedale , ma solo con il suo computer - Corriere della Sera

In ospedale , ma solo con il suo computer - Corriere della Sera

Il mondo digitale stimola i neuroni ma può spegnere le emozioni:
Internet sta cambiando la nostra vita e anche il nostro cervello. Con qualche differenza fra i più giovani (i nativi digitali) e i più vecchi (gli immigranti digitali). Che il cervello sia un organo plasmabile si sa, ma ora i neuroscienziati stanno cercando di capire come le nuove tecnologie possono modificare i circuiti neuronali. I giovani, nati in un mondo di tastiere e cellulari, trascorrono alcune ore al giorno chattando o inviando Sms e questa esposizione reindirizza i circuiti cerebrali, stimolando il multitasking (cioè la capacità di svolgere più compiti simultaneamente), il ragionamento complesso e la capacità di prendere decisioni. Con un aspetto negativo, però: una riduzione della capacità di provare emozioni. Anche il cervello degli immigranti digitali, che sono vissuti fra agendine tascabili e corrispondenza da inviare per posta, può cambiare, quando si confronta, per esempio, con Internet. E lo dimostra una ricerca condotta da ricercatori dell’Ucla, l’università della California a Los Angeles, guidati da Gary Small, un esperto del settore (sul tema ha pubblicato un libro "iBrain: surviving the technological alteration of the modern mind"). Il ricercatore ha valutato, con la risonanza magnetica, il cervello di persone, con età compresa fra 55 e 76 anni, alcuni dei quali si dedicavano alla navigazione in Internet e altri no. I risultati hanno dimostrato che le funzioni cerebrali dei cibernauti, dediti quotidianamente a ricerche in rete, sono migliori rispetto a quelle degli altri. In particolare, risultano attivate le aree del cervello che hanno a che fare con i processi decisionali.
http://www.corriere.it/salute/10_novembre_21/mondo-digitale-stimola-neuroni-spegne-emozioni_c38c7e16-f49a-11df-b9c7-00144f02aabc.shtml

Acque all'arsenico: l'Ue chiude i rubinetti di 128 Comuni italiani - Corriere Roma

Acque all'arsenico: l'Ue chiude i rubinetti di 128 Comuni italiani - Corriere Roma

domenica 21 novembre 2010

La flotta dei pescherecci "pirata": 300 sanzionati in sei anni - Corriere della Sera

La flotta dei pescherecci "pirata": 300 sanzionati in sei anni - Corriere della Sera
L’Italia è già stata condannata dalla Corte Europea
di Giustizia alla restituzione di 7,7 milioni di euro

>Più si pesca fraudolentemente meno pesce ci sarà in futuro e quindi meno lavoro per i pescatori. Senza contare i danni da evasione fiscale e le frodi per i finanziamenti ricevuti a sostegno della categoria.

"Nel bilancio c’è un buco di 860 milioni" - La Nuova Sardegna

"Nel bilancio c’è un buco di 860 milioni" - Regione Autonoma della Sardegna [PDF]
CAGLIARI. Fra il bilancio dello Stato e quello della Regione c’è, per il 2011, una differenza sulle entrate di 862 mila euro: ossia il 13 per cento delle risorse complessive della Sardegna, la quasi totalità delle risorse «manovrabili». Il «buco» provocato dal mancato rispetto dell’accordo Prodi-Soru sulle nuove entrate fiscali da parte di Berlusconi, sale a un miliardo e 700 milioni se si considera anche il 2010.

sabato 20 novembre 2010

Manifesto Sardo > Nuragik, cronache dalla colonia Sardegna

Manifesto Sardo > Nuragik, cronache dalla colonia Sardegna

Il delirante tentativo dei politici sardi di inventare la Storia per fini turistici.
Ecco a voi Nur-At: Nuragik-Atlantide

giovedì 18 novembre 2010

BBC News - In graphics: Eurozone in crisis

BBC News - In graphics: Eurozone in crisis

Manifesto Sardo � Blog Archive � Italiani brava gente, immigrati no

Manifesto Sardo � Blog Archive � Italiani brava gente, immigrati no

A che punto sono le grandi inchieste - Corriere della Sera

A che punto sono le grandi inchieste - Corriere della Sera: "Dalla Puglia al riciclaggio Che fine hanno fatto le indagini su appalti e politica"

LA NUOVA SARDEGNA - Cronache : La politica sarda sotto tutela

18.11.2010
Riemergono le pressioni sulle scelte di Cappellacci

[PDF] http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_60_20101118102647.pdf

L’INCHIESTA Verdini, Dell’Utri e il governatore ROMA. Uno dei passaggi più importanti dell’ordinanza che lascia in carcee Flavio Carboni e l’amico Pasquale Lombardi è a pagina 53 dell’ordinanza. Lì è citato un passaggio chiave dell’interrogatorio del governatore Ugo Cappellacci quando, il 16 luglio scorso. Al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo alla fine confessa: «È vero, l’indicazione per la nomina di Ignazio Farris a direttore dell’Arpa Sardegna venne dall’onorevole Verdini.. sono stato oggetto di pressioni che miravano a far gestire all’Arpas il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica» per gli impianti eolici. «Tali pressioni - prosegue Cappellacci gna rispondendo al magistrato - venivano trasferite a me dall’onorevole Verdini, e talvolta dal senatore Dell’Utri, consistevano nella richiesta di dare ascolto alle istanze di Flavio Carboni». Subito dopo Cappellacci parla dell’incontro programmato per il 13 dicembre 2009 a Cagliari che che vede presenti proprio Verdini e Dell’Utri: «Mi trasferirono le lamentele di Carboni sul solito tema delle competenze dell’Arpas, le pressioni miravano a mutare tale previsione (la competenza dell’Assessorato industria prevista dalla delibera 27.11.2009) trasferendo le competenze dall’industria all’Arpa». Poi conclude: «Nei rapporti con me Verdini si è sempre presentato come il tramite di interessi di Carboni, non mi ha mai fatto intendere un suo interesse personale». In verità il coordinatore nazionale del Pdl qualche interesse ce l’aveva ed è lui ad ammetterlo nell’interrogatorio dieci giorni dopo: «All’epoca ignoravo quale fosse l’interesse di Carboni per la nomina di Ignazio Farris. Sono comunque intervenuto presso Cappellacci in considerazione dei buoni rapporti che si erano creati tra me e Carboni anche in relazione all’operazione che si stava realizzando con la Ste (Società editrice toscana) e l’impegno economico che Carboni assumeva di sostenere il Giornale». Tutto veniva benedetto da Dell’Utri, «amico di Verdini e figura carismatica del Pdl». Qualche pagina prima la stessa vicenda viene affrontata dal Riesame nel capitolo relativo all’utilizzabilità delle intercettazioni «indirette» dei parlamentari. Serve al collegio per dimostrare come Verdini sia stato indagato per appartenenza alla P3 non in base alle intercettazioni che lo vedono coinvolto, quanto dalla famosa telefonata del 13 marzo 2010 tra il governatore della Sardegna e l’ingegner Piga, successiva alla delibera che riconsegna alla giunta regionale il pieno controllo sugli appalti eolici. Piga si congratula, Cappellacci replica: «Eh, se la prendono in culo guarda ci liberiamo... questa è la soluzione... mi sono rotto i coglioni di essere sollecitato mattina, sera anche di notte da oggi caro Franco... è chiusa la bottega, andate a rompere i coglioni da un’altra parte». Una telefonata che aggrava la posizione di Verdini, ma allegerisce quella di Cappellacci per la lettura data dal Riesame che mostra di credere al governatore, diversamente dai pm che consideravano la conversazione una sceneggiata. Il fatto è che nelle stesse pagine vengono ampiamente citate telefonate tra Carboni e Farris, Cossu, Garau da cui emerge con chiarezza come l’imprenditore fosse in grado di manovrare le decisioni della giunta regionale. Sono tutti indagati per la P3? C’è un passaggio a pagina 41 che sembra avvalorare questa ipotesi. Vediamo: «...come emerge alla provvisoria imputazione che indica il “concorso con altre persone” ci sono altri soggetti stabilmente legati a costoro ed impegnati sia pure in modo subordinato nella realizzazione del sodalizio come Francesco Perone, collaboratore del Lombardi, Riccardo Piana, Giuseppe Tomassetti, Pinello Cossu, Marcello Garau e altri stabili collaboratori del Carboni come Ignazio Farris direttore dell’Arpa... soggetti impegnati nel reperire i mezzi finanziari necessari al sodalizio come Matteo Cosmi, Fabio Porcellini, Alessandro Fornari». (r.d.g)

Superbatterio NDM-1, due casi in Italia - Corriere della Sera

Superbatterio NDM-1, due casi in Italia - Corriere della Sera

mercoledì 17 novembre 2010

MAI PIÙ SOLO


Così chiuse.
E la serranda si riempì di graffiti e scritte fatte dalla teppa del quartiere.
Una diceva:

RIDI DI PIÙ, PIANGI DI PIÙ.

Teppa stronza e filosofa.
da La Grammatica di Dio, di Stefano Benni

Storica l'influenza della 'ndrangheta in Lombardia

Storica l'influenza della 'ndrangheta in Lombardia

La "consolidata presenza" in alcune aree lombarde di "sodali di storiche famiglie di 'ndrangheta" ha "influenzato la vita economica, sociale e politica di quei luoghi". E' quanto rileva la relazione al Parlamento della Dia (Direzione investigativa antimafia), relativa al primo semestre 2010.

http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=147466

Eurozona a rischio sopravvivenza

Eurozona a rischio sopravvivenza

L'Irlanda tratta per il salvataggio con Fmi, Bce e Ue. Borse giù. Van Rompuy: stiamo fronteggiando una crisi per la nostra sopravvivenza. Il Portogallo teme contagio. Il nodo dei conti dei Paesi a rischio all'esame di Eurogruppo ed Ecofin. Stop di Gb: non passa il bilancio Ue; fondi europei a rischio. Barroso, chi pensa di aver vinto si e' sparato.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=147444

Londra denuncia: da azienda lombarda veleno agli Usa per la pena di morte - Repubblica.it

Londra denuncia: da azienda lombarda veleno agli Usa per la pena di morte - Repubblica.it

Il farmaco per la pena di morte protestano Verdi e radicali - Repubblica.it

Il farmaco per la pena di morte protestano Verdi e radicali - Repubblica.it

domenica 14 novembre 2010

Le parole di Leopardi - Lettere al Corriere della Sera

Le parole di Leopardi - Lettere al Corriere della Sera
«L’ardor giovanile, cosa naturalissima, universale, importantissima, una volta entrava grandemente nella considerazione degli uomini di Stato. Questa materia vivissima, e di sommo peso, ora non entra più nella bilancia dei politici e dei reggitori, ma è considerata appunto come inesistente. Fra tanto ella esiste ed opera senza direzione nessuna, senza provvidenza, senza essere posta a frutto». Così scriveva Giacomo Leopardi nel suo Zibaldone, 1º agosto 1820. Quale politica si fa oggi in Italia per i nostri giovani?

Il bilancio dei caduti - Lettere al Corriere della Sera

Il bilancio dei caduti - Lettere al Corriere della Sera
Caro Romano, dalla data dell’invasione statunitense in Iraq, con conseguente rimozione del dittatore Saddam Hussein, sembra ci siano state almeno 1 milione e 500 mila vittime, tra civili e militari, e la strage ancora continua. A cosa è servito tale atto, se non a destabilizzare ancor di più il Medio Oriente? Cosa spinge uno Stato a porre in essere decisioni così drastiche, che provocano poi dolore e sofferenze per innumerevoli anni?
Roberto Galieti

Secondo i documenti confidenziali americani resi noti da Wikileaks, i morti, fra il 1˚ gennaio 2004 e il 31 dicembre 2009, sarebbero 109.032, di cui 66.081 civili, 23.984 «nemici», 15.196 militari e poliziotti iracheni, 3.771 americani e alleati della coalizione. Le sue domande sono pertinenti, la cifra da lei indicata andrebbe rivista.

domenica 7 novembre 2010

Legge elettorale che cosa fare - Corriere della Sera

Legge elettorale che cosa fare - Corriere della Sera: "In uno Stato ben ordinato debbono esistere punti fermi e problemi risolti. Per esempio la Costituzione (la regola delle regole) e anche il sistema elettorale. Invece la nostra Costituzione viene sempre più stravolta da interpretazioni "materiali" di natura populistica che appunto la stravolgono. E ora torna prepotentemente in ballo il sistema elettorale."

venerdì 5 novembre 2010

Simboli sgraditi - Lettere al Corriere della Sera

Simboli sgraditi - Lettere al Corriere della Sera

Caro Romano, la recente bagarre sui simboli della Lega in una scuola di Adro (Bs) mi ha fatto ricordare che c'è di peggio. Il comune di Carrara ha eretto un monumento nientemeno che in onore di Gaetano Bresci, l’assassino di Umberto I. Anche la città di Prato gli ha dedicato una via nel 1976 e ignoro se qualche altro comune abbia avuto iniziative analoghe. Sarebbe curioso conoscerne le motivazioni. Perché nessuno fa la voce grossa?
Francesco Valsecchi, Roma

Esistono circostanze in cui uno Stato democratico deve chiedersi se un divieto sia compatibile con i suoi principi. Tocca ai cittadini di Carrara e di Prato, se lo ritengono opportuno, chiedere al loro sindaco, con una pubblica petizione, che il monumento venga trasferito in un luogo privato e la via intitolata a un’altra persona. Se non lo fanno, il prefetto, a mio avviso, può intervenire soltanto se il monumento e la targa stradale creano problemi di ordine pubblico.

giovedì 4 novembre 2010

Achtung, notai: il precipizio �vicino - Italians - Corriere della Sera

Achtung, notai: il precipizio �vicino - Italians - Corriere della Sera

Il potere di Hitler - Lettere al Corriere della Sera

Il potere di Hitler - Lettere al Corriere della Sera
Caro Romano,
in una discussione sulla deportazione degli ebrei e sul loro sterminio nei campi di concentramento c’era chi sosteneva che Hitler fu l’artefice delle leggi razziali e l’ispiratore delle stesse anche in Italia, ma che non esiste alcun documento storico che prova il suo coinvolgimento, e quindi i suoi ordini, nella organizzazione dello sterminio nei campi di concentramento. Secondo tali persone, fu Himmler, quale capo supremo delle SS, a organizzare lo sterminio con tutte le sue indicibili atrocità, coadiuvato in tale attività dal medico della morte Menghele. Può darmi un chiarimento?

Vittorio Ragaini , vittorio.ragaini@unimi.it

È un vecchio argomento negazionista di cui non ho mai capito la logica. In un regime come quello creato da Hitler, il capo non doveva dare un ordine scritto per essere obbedito, e non è immaginabile, d’altro canto, che egli non fosse al corrente di quanto accadeva nei campi di concentramento.

�Quella valigia rossa che arriva sempre per prima a Malpensa� - Milano

�Quella valigia rossa che arriva sempre per prima a Malpensa� - Milano
Ecco dunque svelata l'ennesima truffa degli operatori della Sea: i tempi medi di consegna bagagli, che vanno ad influenzare statistiche internazionali e rating sulla qualità del servizio dell'aeroporto, sono truccati con questo stratagemma all'italiana. In allegato fotografie della valigia, del suo contenuto e del monitor del nastro, che indica solo 2 minuti di tempo di consegna (minuti realmente trascorsi: 16)

mercoledì 3 novembre 2010

Il futuro, ora.


Dicono sempre che il futuro è dei giovani,
poi quando arriva il futuro ti dicono: "No, ormai sei vecchio!".
Basta! Non funziona più così.
Io non voglio più il futuro, io voglio il presente!

Un ragazzo all'assemblea di IRS Isterru a Bologna il 2 ottobre 2010

martedì 2 novembre 2010

Buoni progetti di politica locale

In Val Venosta, a Prato allo Stelvio vi è una cooperiva nata nel 1925 che gestisce una piccola centrale idroelettrica che ha reso indipendente il paese energeticamente (l'ENEL non voleva portare l'elettricità al paese), il surplus viene rivenduto nella rete nazionale permettendo nel 2009 un guadagno di 1 milione e 200 mila euro.
La cooperativa non è indirizzata a guadagnare ma a servire i soci che sono i cittadini del paese, il surplus infatti viene reinvestito INTERAMENTE; ogni anno gli amministratori rispondono in assemblea ai cittadini, ognuno di loro ha voce in capitolo.
La produzione di energia non è gestita né da un ente pubblico che magari spreca, né da un imprenditore che intasca il guadagno.
La filosofia che vi sta dietro è che è un servizio di fondo: la produzione di energia non è finalizzata al guadagno ma a produrre altra energia; non è indirizzata ma al capitale ma a far avere il servizio al prezzo più basso possibile alla qualità più alta.

Fonte: Report, puntata del 31 ottobre 2010
http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-9dbca710-20ea-42d0-b4c4-2cf34c2f54c0.html

Lavori rifiutati - Lettere al Corriere della Sera

Lavori rifiutati - Lettere al Corriere della Sera
Caro Romano, abbiamo un tasso di disoccupazione dell’8,5% (fonte Istat), che arriva all’11% se si considerano anche i cassintegrati a zero ore (fonte Banca d’Italia). Nel frattempo vengono continuamente ricercati lavoratori stranieri, poiché i nostri giovani, e non solo, preferiscono vivere di sussidi, piuttosto che accettare un lavoro, magari non congeniale alle proprie aspettative, ma sempre un lavoro. Spesso leggiamo che è un bene che certi lavori vengano evitati, perché è un segno del progresso culturale del Paese. Non sarebbe invece più istruttivo convincere i giovani ad abbassare le proprie pretese e ad accettare quello che il mercato offre, in attesa di tempi migliori?
Attilio Lucchini ,

Nel corso della presentazione del suo ultimo libro («Chi comanda qui?», edito da Mondadori) Fausto Bertinotti ha detto recentemente che il mercato del lavoro non è fatto di vasi comunicanti. Credo che abbia ragione e che la situazione da lei deplorata si verifichi in tutte le democrazie industriali avanzate. Si torna indietro, lungo la scala sociale, soltanto dopo una crisi traumatica che rimette in discussione tutto ciò che è stato conquistato nei decenni precedenti. Non siamo per fortuna a quel punto.

Gli italiani non conoscono la propria lingua - Italians - Corriere della Sera

Gli italiani non conoscono la propria lingua - Italians - Corriere della Sera

lunedì 1 novembre 2010

Il Fatto Quotidiano � Blog Politica & Palazzo � Chi vuol essere rottamato?

Il Fatto Quotidiano � Blog Politica & Palazzo � Chi vuol essere rottamato?
Non solo. Questi “progressisti”, per il progresso degli italiani più giovani di loro, non hanno fatto nulla. Sono stati piuttosto loro ad aprire le porte alla precarietà senza tutele, loro a programmare, per chi ha cominciato a lavorare negli ultimi dieci anni, un futuro senza pensioni. Sono sempre loro che non hanno messo mano allo stato sociale per adattarlo alla nuova realtà del lavoro, a non aver fatto crescere il paese economicamente, a non trovare fondi adeguati per la ricerca, loro incapaci di fare una legge contro il conflitto di interesse. Ripetono ad ogni piè sospinto “siamo una forza di governo”, come per auto convincersene, come se non ci credessero neanche loro: a Berlusconi hanno fatto più male tre mesi di Fini che 15 anni di D’Alema.

Bello, se di colpo le nazioni scomparissero - Italians - Corriere della Sera

Bello, se di colpo le nazioni scomparissero - Italians - Corriere della Sera