mercoledì 30 novembre 2011

I giornali online non sono responsabili per i commenti | Il Post

I giornali online non sono responsabili per i commenti | Il Post

Assolutamente sì- Lettere al Corriere della Sera

Assolutamente sì- Lettere al Corriere della Sera
Caro Romano, dopo «esatto» ora imperversa l’«assolutamente sì». Nella maggior parte dei casi non sarebbe sufficiente «sì»? Ebbene sì.
Marco Vailati , marco.vailati@tiscali.it

Chi dice «assolutamente sì» cede probabilmente alla tentazione di un vezzo linguistico che oggi va di moda. Ma non si rende conto che una tale enfasi potrebbe suscitare nei suoi interlocutori un sospetto. Qualcuno potrebbe pensare: «Se il semplice sì non basta, forse teme di non essere creduto. E se teme di non essere creduto forse ha fama di essere bugiardo».

Il giudice Forleo ritorna al Tribunale di Milano - Milano

Il giudice Forleo ritorna al Tribunale di Milano - Milano

Clementina Forleo (Ansa)Clementina Forleo (Ansa)
MILANO - Ritorna come gip a Milano, il giudice Clementina Forleo, attualmente in servizio presso il tribunale di Cremona. Lo ha deciso il Consiglio superiore della magistratura, con una sola astensione, approvando la delibera che prende atto dell'ultima decisione del Consiglio di Stato che dà ragione al giudice Forleo. Clementina Forleo era stata trasferita per incompatibilità ambientale dal Csm il 17 settembre del 2008 per aver fatto alcune esternazioni, in particolare nel corso della trasmissione televisiva di Annozero, asserendo che alcuni «poteri forti» avevano concorso alla scalata della Bnl. La delibera approvata mercoledì mattina dal Csm prevede la riassegnazione per il giudice Forleo del posto che occupava prima del trasferimento, ovvero gip del tribunale di Milano

martedì 29 novembre 2011

"la colomba incontra una resistenza quando vola, perché l'aria oppone resistenza. Qualcun potrebbe pensare che sarebbe meglio per la colomba non incontrare questa resistenza così farebbe meno fatica. Senza questa resistenza, però, non volerebbe, perché è proprio la resistenza dell'aria che le permette di volare, come dire che le difficoltà del mondo che ci mettono alla prova sono la condizione per dare origine a quell'agire morale attraverso cui noi ci proiettiamo dal mondo sensibile delle cose che stanno intorno a noi al mondo invisibile, ma tanto importante, che è il mondo della libertà".
Maurizio Ferraris racconta "Kant e l'Illuminismo"

giovedì 24 novembre 2011

Il difetto di base della costruzione europea. | Italians

Il difetto di base della costruzione europea. | Italians
Caro Severgnini, siccome ogni stato è differente, alcuni sono più efficienti di altri, cioè il rapporto tra peso dell’amministrazione pubblica e lavoratori produttivi è diverso, per cui sono diversi i livelli di tassazione che grava sulle aziende, inoltre sono differenti i livelli di occupazione, la bilancia dei pagamenti dell’import export, il debito pubblico ecc. Ciò porta i vari stati a stampare più o meno cartamoneta per coprire il deficit del bilancio statale. Di conseguenza, le varie valute nazionali sono sempre soggette all’attacco degli speculatori, che giocano sulle variazioni del cambio delle monete in conseguenza dei fattori summenzionati. Facendo l’euro, hanno impedito questa speculazione a livello europeo, ma hanno lasciato che ogni singolo stato continuasse con l’economia preesistente all’introduzione dell’euro, e hanno lasciato che emettessero dei buoni di debito pubblico per coprire il disavanzo. Ovviamente, il valore dei buoni sarà la conseguenza della salute economica dei vari stati, e quindi è un campo libero per gli speculatori che scommettono su quale stato crollerà prima. La conseguenza è quelle che abbiamo visto in questi giorni, con la continua variazione dello spread tra il buoni del tesoro emessi dalla Germania e quelli emessi dagli stati deboli. Per la continuazione dell’euro, esistono due strade: o si prosegue il processo di integrazione, lasciando alla sola BCE il compito di emettere bond europei, oppure, si prevede istituzionalmente che se uno stato non può far fronte ai propri debiti, dev’essere lascito fallire, come succede negli USA, dove i singoli stati falliscono, sospendono i servizi, licenzino i dipendenti statali, e poi si ristrutturano e riprendono l’attività, senza che questo incida nella fiducia nell’economia gli USA come stato sovrano. Una terza via è quella di troncare le gambe alla speculazione, ma sarà possibile con i manager delle società finanziarie piazzati a livello governativo?

Francesco Andreoli,

mercoledì 23 novembre 2011

Gli italiani? Realisti miserabili | Maurizio Viroli | Il Fatto Quotidiano

Gli italiani? Realisti miserabili | Maurizio Viroli | Il Fatto Quotidiano
Porre i principi al secondo posto, e la vita al primo, passa in Italia come massima di raffinato realismo politico. In realtà è un realismo miserabile, per l’evidente ragione che i principi sono spesso tanto reali, come forza che spinge all’azione, quanto gli interessi, e a volte più degli interessi. Ed è in realtà il modo di pensare dei servi. Deridere i princìpi, e non averne alcuno, è infatti il tratto caratteristico di chi vive obbedendo alla volontà di un altro. Questa italica abitudine a scambiare la mentalità servile per realismo è una delle cause principali della nostra inettitudine a difendere la libertà politica e a lasciarci dominare. Fino a quando non lo capiremo resteremo una Repubblica sempre in pericolo di essere soffocata dalla corruzione.

Favori a pochi, danni per tutti - Corriere della Sera

Favori a pochi, danni per tutti - Corriere della Sera
Caso Finmeccanica
Prova ulteriore che l'epoca di Tangentopoli non si è mai chiusa e che il cancro della corruzione continua a corrodere le fondamenta morali del Paese, i conti pubblici e la nostra credibilità internazionale.

lunedì 21 novembre 2011

Le date e i tempi della grande estinzione del Permiano - Le Scienze

Le date e i tempi della grande estinzione del Permiano - Le Scienze

«I favori ai politici? Ero io il collettore» - Corriere della Sera

«I favori ai politici? Ero io il collettore» - Corriere della Sera

Finmeccanica, le verità di Borgogni ai pm I nomi nelle carte, da La Russa a Giovanardi

Sposi dopo 15 anni nel braccio della morte (in due prigioni diverse) - Corriere della Sera

Sposi dopo 15 anni nel braccio della morte (in due prigioni diverse) - Corriere della Sera
[...]DUE ERRORI GIUDIZIARI - Sonia Jacobs, detta Sunny, è stata condannata a morte negli Stati Uniti insieme al marito nel 1976 per l'omicidio di due poliziotti avvenuto in Florida, ed è stata scagionata nel 1992 dopo la confessione del vero assassino e dopo che il marito era stato già messo a morte. Come lei stessa ha raccontato, entrò in carcere da «hippie vegetariana ventottenne», e ne uscì da «orfana, vedova e nonna 45enne»[...]

Questione generazionale: basta guerre! | Italians

Questione generazionale: basta guerre! | Italians

Caro Bsev, a proposito della “generazione scalognata” comparsa qualche giorno fa. La nostra famiglia vive con 2 stipendi da dipendenti tassati quasi al 50% e due figli di 16 e 20 anni. Le nostre prospettive di pensione sono a 61 anni con 40 anni di contributi (se non peggiora) e una pensione di circa il 55% dell’utimo stipendio ovvero circa 800 euro mese senza reversibilità (siamo conviventi): questa generazione ha già fatto 3 riforme delle pensioni (ricordi Amato?) L’INPS alla voce contributi dipendenti non presenta alcun disavanzo, anzi è da lì che si prende per pagare la cassa integrazione e mobilità (ecco perché poi si dice che l’INPS è in rosso). Non è riducendo i diritti nel mondo del lavoro che si fa occupazione: per inciso il costo del lavoro in Italia è tra i più bassi in Europa ma l’economia che va meglio è quella tedesca e il lavoro nero è frutto di questa deregolamentazione. Il debito pubblico che grava sul nostro paese non è stato fatto dai lavoratori e dalle famiglie ma è la cattiva gestione di una classe politica miope che in questo modo ha salvaguardato se stessa su comode poltrone ben pagate. Non avere un sistema fiscale degno di questo nome ha tolto le risorse per un welfare che aiuti i giovani nei periodi di disoccupazione e le famiglie (avere asili e scuole materne permetterebbe alle donne di inserirsi con più facilità nel mondo del lavoro, ti risparmio i confronti con gli altri paesi europei) Non è con una classificazione generazionale che si trovano le cause dei problemi del paese. Mettere una generazione contro l’altra è veramente una manovra di bassa lega e se uno volese essere malizioso potrebbe pensare che è un altro modo per non affrontare le vere cause della nostra condizione.

Vittorio Sartori,

domenica 20 novembre 2011

Virus che aiutano il lavoro degli antibiotici - Corriere della Sera

Virus che aiutano il lavoro degli antibiotici - Corriere della Sera

La biologia sintetica per creare vaccini universali - Corriere della Sera

La biologia sintetica per creare vaccini universali - Corriere della Sera

Tre crisi di governo, una sola lezione - Corriere della Sera

Tre crisi di governo, una sola lezione - Corriere della Sera
[...]
In Italia la soluzione adottata
dopo l'apertura della crisi assomiglia per certi aspetti a quella greca. Ma vi è una differenza importante. Benché invitati, i maggiori partiti hanno preferito non lasciarsi direttamente coinvolgere. Hanno votato la fiducia, e si spera che non facciano mancare il loro appoggio alle misure del governo. Ma vogliono avere le mani libere e il diritto di mandare a casa Mario Monti non appena ne avranno la convenienza. Non pensano alla crisi economica, alla sfiducia dei mercati, alla comprensibile impazienza dei partner. Pensano alle elezioni e non vogliono essere responsabili di tutto ciò che il governo Monti avrà fatto da qui ad allora. Dei tre Paesi mediterranei colpiti dalla crisi, l'Italia è quindi il solo in cui la politica, in uno dei momenti più difficili per il Paese, preferisca essere irresponsabile.

giovedì 10 novembre 2011

I tassi di interesse - Lettere al Corriere della Sera

I tassi di interesse - Lettere al Corriere della Sera
Bellissima l’idea di comprarci il nostro debito. Peccato che comprarlo sul mercato secondario non comporti alcun beneficio perché è solo un trasferimento da un individuo ad un altro dello stesso debito (e magari una riduzione dell’esposizione delle banche che se ne sono dimostrate subito entusiaste). Per essere utile, l’acquisto dovrebbe essere fatto solo sottoscrivendo nuove emissioni, riducendo quindi la necessità per lo Stato di offrire alti rendimenti per collocare i Buoni poliennali del Tesoro.