sabato 31 luglio 2010

Dal Master&Back alla cricca dell'eolico - Italians - Corriere della Sera

Caro Beppe,
sono un sardo di 25 anni. So che ami molto la Sardegna (non solo d'estate) e, a differenza di molti «continentali», ho letto più volte nei tuoi commenti che la conosci veramente bene, senza farti contagiare dagli stereotipi tipo Costa Smeralda, Villa Certosa e Billionaire di Briatore. Visto che ogni tanto vieni sull'isola, ti posso chiedere che idea ti sei fatto della nostra politica regionale? Ai tempi di Soru nei giornali nazionali si parlava di Sardegna per il Master&Back, la tassa sugli yacht, la difesa dell'ambiente. Ora se ne parla per la cricca dell'eolico, Flavio Carboni e i cassintegrati all'Asinara. Non ti sembra che siamo caduti in basso?
Michele Spanu, michele.spanu@alice.it

Rimbalzerete. Sono a Castelsardo (in pubblico) il 4 settembre, vieni?


http://www.corriere.it/italians/10_luglio_31/Dal-MastereBack-alla-cricca-dell-eolico_0845d10c-9bf3-11df-8a43-00144f02aabe.shtml

Le convinzioni di chi continua a sostenere Berlusconi - Italians - Corriere della Sera

Le convinzioni di chi continua a sostenere Berlusconi - Italians - Corriere della Sera

martedì 27 luglio 2010

Il solare costa meno del nucleare - Corriere della Sera

Il solare costa meno del nucleare - Corriere della Sera
Il sorpasso al prezzo di 0,16 dollari a chilowattora. L'energia atomica costerà sempre di più

L'idea medioevale che i politici hanno del loro ruolo - Italians - Corriere della Sera

L'idea medioevale che i politici hanno del loro ruolo - Italians - Corriere della Sera
Caro Beppe,
pare che l'ultimo grido in materia di politica sia l'autoriduzione dello stipendio del 5%. Inutile e ridicolo allo stesso tempo. Credo che il problema della nostra politica venga ancora prima del costo. Il baco secondo me sta nell'idea medioevale che i nostri politici hanno del loro ruolo, come se il venire eletti li trasformi da normali cittadini a componenti di una fantomatica moderna nobiltà, con tutti i relativi diritti di casta.
Piccolo esempio: durante una campagna elettorale, un politico d'alto rango è venuto a fare da supporter a un candidato al consiglio comunale del paese dove vivo; l'arrivo è stato «imponente», con quattro macchine di scorta a sirene spiegate e ovvio totale sprezzo del codice della strada. Dopo aver assistito a questa scena sinceramente penosa, mi è tornato in mente quando l'azienda per cui lavoro, grande gruppo tedesco, festeggiò i 150 anni. Per puro caso mi trovavo fuori dal cancello principale quando arrivò l'ospite d'onore, ovvero il cancelliere Schroeder. All'inizio, da buon italiano abituato ai politici italiani, non mi ero reso conto di chi ci fosse in quella macchina scortata da due semplici motociclette e che si era fermata al semaforo che immette nella piazza principlae di Hanau. Invece era proprio lui, l'uomo più potente e importante di Germania.
Ecco, credo che la differenza culturale tra la nostra classe politica e quella di un Paese avanzato stia tutta qui; tra chi resta cittadino tra i cittadini e chi invece sente di abbandonare la squallida condizione di borghese per entrare a far parte della nobiltà. Credo anche, a onor del vero, che dietro a questi episodi ci sia anche la differenza tra un popolo di uno Stato avanzato e un popolo che per comodità o menefreghismo, accetta di essere suddito.

Andrea Dolci, adolci@tiscali.it

Una banca vale più degli elettori? - Corriere della Sera

Una banca vale più degli elettori? - Corriere della Sera
Non è facile capire la logica che ha spinto Denis Verdini a dimettersi da presidente della Banca del Credito Cooperativo Fiorentino, e a non lasciare la carica di coordinatore del Pdl. È come se si sentisse più responsabile nei confronti degli azionisti che degli elettori; o comunque ritenesse i primi più severi e temibili dei secondi. Ma la sua scelta non può non lasciare interdetti.

sabato 24 luglio 2010

Fallujah, dopo le bombe le mutazioni genetiche. Peggio di Hiroshima

Fallujah, dopo le bombe le mutazioni genetiche. Peggio di Hiroshima: "Accertare una singola causa è difficile, secondo gli esperti, che sottolineano tuttavia come nel corso dell'offensiva del 2004 la popolazione è stata sicuramente esposta a fonti di mutazioni genetiche: una possibilità è quella delle munizioni al fosforo bianco, ma è anche possibile che siano stati utilizzati proiettili contenenti dell'uranio."

lunedì 19 luglio 2010

Fini: "Mangano non è un eroe"

Rainews24.it: "Gianfranco Fini, ha raccolto l'applauso quando ha detto che Vittorio 'Mangano non è un eroe'. Intervenuto questa sera in via D'Amelio per rendere omaggio al giudice Paolo Borsellino e agli uomini della sua scorta uccisi 18 anni fa, Fini commenta la frase di Dell'Utri e i contestatori decidono di applaudire."

giovedì 15 luglio 2010

Il nuovo P3C - Italians - Corriere della Sera

Il nuovo P3C - Italians - Corriere della Sera
E' anche colpa nostra, perciò, se questi fenomeni aumentano. Qualcuno dice che ci hanno narcotizzato. Può essere, ma ci siamo lasciati narcotizzare. Siamo rimasti zitti quando a imbrogliare era uno dei nostri (conoscenti, concittadini, compagni di fede o di partito). Abbiamo girato la testa, chiuso gli occhi, finto di non vedere: per stanchezza, per disgusto, per sfiducia. E la nostra stanchezza, il nostro disgusto e la nostra sfiducia sono stati considerati tacita approvazione. Volete che gente pronta a speculare su un asilo o sul terremoto si faccia scrupoli, quando si tratta di forzare un'interpretazione?

Quote latte, una vicenda che paghiamo tutti - Corriere della Sera

Quote latte, una vicenda che paghiamo tutti - Corriere della Sera

La maxi centrale di Archimede - Corriere della Sera

La maxi centrale di Archimede - Corriere della Sera: "Energia dagli specchi ustori. Primo impianto al mondo che funziona anche di notte. Soddisfa 4 mila famiglie"

Ospedali giudiziari, Marino denuncia "Detenuti legati e scene da Ottocento" - Corriere della Sera

Ospedali giudiziari, Marino denuncia "Detenuti legati e scene da Ottocento" - Corriere della Sera

La BBC ironizza lo spot "Magic Italy" di Brambilla-Berlusconi

Vertenza entrate, la Sardegna rischia un taglio di 1,4 miliardi | la Nuova Sardegna

Vertenza entrate, la Sardegna rischia un taglio di 1,4 miliardi | la Nuova Sardegna

mercoledì 14 luglio 2010

Soldi del Sisde per ristrutturare le case di Scajola e Pittorru - Corriere della Sera

Soldi del Sisde per ristrutturare le case di Scajola e Pittorru - Corriere della Sera

Il mercato pi�oscuro - Corriere della Sera

Il mercato pi�oscuro - Corriere della Sera
L’idea che la mera privatizzazione dell’economia potesse restituirci un’etica pubblica si è consumata nel falò delle vanità dei fondi che speculano senza costrutto e dei soliti noti che tosano le grandi imprese, nelle paghe smodate dei top manager, banchieri e non, mentre le disuguaglianze aumentano e l’ascensore sociale si ferma

martedì 13 luglio 2010

Rainews24.itVoci sulla sostituzione di Mineo, difesa bipartisan

Domani il cda potrebbe sostituirlo con Ferraro ai vertici di Rainews

Levata di scudi trasversale sulle voci di rimozione del direttore di Rainews Corradino Mineo. Politici di centrodestra e di sinistra difendono il direttore alla vigilia di un cda che secondo alcune voci potrebbe ratificare la nomina di Franco Ferraro, caporedattore di Sky Tg24, ai vertici del canale all news della Rai. I commenti dei lettori nel blog.


Perizia: c'è nesso tra tumori e antenne di Radio Vaticana

Rapporto tecnico concluso dopo 5 anni di indagini
C'è stata "un'associazione importante, coerente e significativa, tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini". L'emittente della S. Sede esprime "stupore" e annuncia le proprie controdeduzioni

C'�bisogno della forza di indignarsi - LASTAMPA.it

C'�bisogno della forza di indignarsi - LASTAMPA.it

Guai a sottovalutare la gravità di quello che sta emergendo - Giancarlo Caselli

Guai a sottovalutare la gravità di quello che sta emergendo

GIANCARLO CASELLI Ogni giorno le cronache delle indagini sull’eolico in Sardegna e sulla cosiddetta «P3» sfornano nomi altisonanti di personaggi «eccellenti», per un verso o per l’altro gravitanti nell’area politica della maggioranza. Il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza deve valere sempre, ma il quadro che si delinea consente alcune considerazioni. Negli ultimi decenni tutto (o quasi) è passato nelle aule di giustizia: dalla legittimità del sistema televisivo alle proprietà dei giornali, dalle più delicate operazioni di concentrazione industriale alle questioni bioetiche, dalla regolarità delle partite di calcio al doping nello sport e alla salute in fabbrica...L’insofferenza verso pretesi eccessi della magistratura ha dato vita a forti polemiche. Divenute feroci con i processi di Tangentopoli e di Mafiopoli nel momento in cui essi hanno posto il problema drammatico se la corruzione e le collusioni mafia-politica costituiscano un dato marginale, seppur esteso, della nostra democrazia, ovvero ne siano diventati un elemento strutturale. Autorevoli commentatori hanno persino ipotizzato una torsione del sistema istituzionale in una sorta di «democrazia giudiziaria». La definizione è di Angelo Panebianco, che ragionando su certe democrazie latinoamericane e sui loro rapporti col potere militare ha teorizzato l’esistenza in Italia di un sistema politico sotto tutela di una magistratura nel ruolo di “burocrazia guardiana”, un sistema politico nel quale (a suo dire) le libertà di tutti corrono gravissimi rischi. Corollario di queste brillanti teorie sono stati i ripetuti inviti alla giustizia a fare...un passo indietro. Un invito paradossale, perché se il sistema giudiziario non funziona, è strano che anche quel poco dia fastidio. E che quando un uomo politico viene indagato per corruzione o collusioni con la mafia, la regola diventi l’accusa - per il magistrato - di fare lui politica. Accusa che, oltretutto, ha sempre ostacolato l’introduzione di controlli efficaci ed eventualmente di «bonifiche» capaci di restituire alla politica la sua credibilità ed il suo primato. Tutto ciò si è intrecciato con l’ accantonamento di fatto della «questione morale», che resta invece una grande questione democratica (per la decisiva ragione che un sistema intriso di corruzione o di rapporti con la mafia è l’emblema del prevalere dell’interesse privato sull’interesse pubblico). Il vecchio detto machiavellico secondo cui gli Stati non si governano con i «pater noster» non tiene conto del pensiero dei nostri «maggiori» - da Bobbio in poi - secondo i quali la corruzione e le collusioni con la mafia sono prive di giustificazioni politiche e, come il tiranno resta tiranno, così il corrotto e il colluso restano tali, a prescindere dai loro successi. Oggi, con tutto quello che sta emergendo, c’è da sperare che la gravità dei fatti porti a recuperare la questione morale e spazzi via gli infiniti luoghi comuni che hanno accompagnato l’azione della magistratura in questi ultimi anni. Compreso il pregiudizio ostile che ha portato il premier ed i suoi epigoni a ripetere ossessivamente che: «una sentenza non può valere di più del voto di milioni di italiani»; «è eversivo un pubblico ministero che utilizza i suoi poteri per andare contro le indicazioni del corpo elettorale»; «chi è stato scelto dai cittadini per governare deve poterlo fare senza che ci siano interventi esterni come ad esempio quelli dell’ordine giudiziario». Un coro che le cronache più recenti sui presunti fatti e misfatti di una certa politica fanno apparire davvero impresentabile e stonato.

Chi è Giancarlo Caselli: http://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Caselli

�Chi paga i 9 milioni inflitti dall’Ue sul caso Is Arenas?� - Regione Autonoma della Sardegna

�Chi paga i 9 milioni inflitti dall’Ue sul caso Is Arenas?� - Regione Autonoma della Sardegna
NARBOLIA. «E adesso chi pagherà la sanzione di 9 milioni di euro, derivata dalla condanna da parte della Corte europea per il caso Is Arenas?». Le parole usate non sono esattamente queste, ma in sostanza è il quesito contenuto nell’interrogazione presentata dal deputato del Pd Caterina Pes al al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Ambiente e delle Politiche comunitarie sulla vicenda del progetto immobiliare realizzato all’interno della grande pineta sui territori di Cuglieri, Narbolia e San Vero Milis. Il deputato ricostruisce la cronistoria di uno dei progetti di sviluppo turistico più controversi della storia oristanese. Una vicenda conclusa (anche se verrebbe da aggiungere: per ora) con il verdetto, emesso il 10 giugno scorso dalla Corte di Giustizia europea che ha condannato l’Italia per non avere protetto in modo adeguato il sito. In pratica l’Italia sarebbe venuta meno «agli obblighi che le incombono in forza della direttiva “habitat” non avendo adottato, prima del 19 luglio 2006, misure idonee a proteggere l’interesse ecologico del sito proposto e, dopo il 19 luglio 2009, misure appropriate al fine di evitare il degrado degli habitat naturali per i quali il sito è stato designato». M.C.

Isola poco attraente per i giovani - Regione Autonoma della Sardegna

Isola poco attraente per i giovani - Regione Autonoma della Sardegna
La Sardegna non è una terra appetibile per i giovani sardi. Il lavoro è scarso. E quello che c’è è poco remunerato, oppure precario. Secondo un’indagine condotta dal Centro di ricerca Datagiovani, in collaborazione con il Sole 24 Ore, l’Isola si colloca all’ultimo posto per capacità di attrarre nuova occupazione. LO STUDIO. Non sarà un caso che il tasso di disoccupazione degli under 35 anni in Sardegna tocchi il 23,6%, poco sotto la Sicilia (25,5%) e la Campania (24,1%), mentre la media nazionale si ferma al 14%. L’indice di appetibilità lavorativa giovanile, costruito dal Centro di ricerca Datagiovani, sintetizza la capacità delle regioni italiane di essere terreno fertile per l’accesso al mondo del lavoro delle nuove generazioni. Lo studio combina tre parametri fondamentali: facilità d’inserimento, livello di retribuzione e stabilità lavorativa. Tutte queste misure sono state rapportate alla media nazionale, pari a 100, e da lì è stata stilata una graduatoria regionale. In vetta si trova il Trentino Alto Adige con oltre 60 punti in più rispetto alla media nazionale. Seguono il Veneto (+34,3 punti) e l’Emilia Romagna (+32,7). La maglia nera è per la Sardegna (meno 28,3 punti), tallonata da Calabria, Sicilia e Puglia. GLI STIPENDI. Anche in cima alla classifica degli stipendi c’è il Trentino, che riesce a garantire agli under 35 1.188 euro netti mensili, 136 euro in più della media nazionale. Ben messa pure la Liguria dove i giovani possono contare su un salario di 1.161 euro. Fanalini di coda sono sempre le regioni del Mezzogiorno, Sardegna compresa: al Sud le nuove generazioni guadagnano l’11,5% in meno rispetto ai coetanei del resto d’Italia. Fra gli under 35 stanno peggio le donne: in Italia percepiscono il 18% in meno degli uomini, con tagli che nel Mezzogiorno sfiorano un quarto dello stipendio medio maschile. I COMMENTI. La scarsa appetibilità dell’Isola preoccupa le associazioni di categoria. «Gli stipendi sono bassi e il lavoro instabile perché manca un vero collegamento tra formazione e mondo del lavoro», polemizza Massimo Putzu, presidente di Confindustria Sardegna. «Nel Mezzogiorno, e quindi anche in Sardegna, la preparazione di un quindicenne è pari a quella di un tredicenne che vive al Nord. Bisogna fare qualcosa di più per colmare questo divario». È poi un problema di «dinamismo nella nostra economia», incalza Francesco Porcu, leader regionale di Cna. «Molti giovani preferiscono cercare fortuna fuori dall’Isola. Basti pensare che il tasso di disoccupazione dei diplomati, passati tre anni dalla maturità, è del 40,9%». Stesso discorso per Luca Murgianu, numero uno di Confartigianato Sardegna: «Il nostro tessuto economico è fatto da piccolissime imprese, con pochi dipendenti e con bassi livelli di specializzazione: ecco perché i salari sono sotto la media nazionale». Un fatto è certo, conclude Italo Senes, presidente dell’Api sarda: «In una terra così povera i giovani, seppure laureati, non hanno forza contrattuale: quel poco che viene offerto viene accettato, anche se si meriterebbe molto di più». LANFRANCO OLIVIERI

Finanziaria dura per l'Isola - Regione Autonoma della Sardegna

Finanziaria dura per l'Isola - Regione Autonoma della Sardegna
Che sarà una Finanziaria dura l'ha detto il Governo. E la Sardegna - a cominciare dalla Regione, per proseguire con le Province e i Comuni - dovrà stringere i denti per non essere travolta dalle conseguenze della politica di tagli che nei prossimi due esercizi finanziari sfiorerà i 450 milioni. Solo di spesa corrente al ministero degli Interni ipotizzano un taglio alle province sarde per il 2011 pari a 10 milioni e 300 mila euro, per il 2012 pari a 17.171 mila euro, per un totale quasi 27 milioni e 500 mila euro a fronte di trasferimenti di spesa corrente da parte dello Stato pari a 33 milioni e 500 mila euro di spesa corrente e di oltre 15 milioni di euro di spesa in conto capitale. L'opposizione protesta. E il deputato Giulio Calvisi fa sapere che, «anche in questo caso, il trasferimento della Regione alle province sarde è di molto superiore a quello dello Stato». Dice il parlamentare del Pd: «A fronte infatti di 48 milioni di euro che lo Stato trasferisce alle province sarde 33 di spesa corrente, 15 in conto capitale (dati della Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale), la Regione nel 2008 ha trasferito 143 milioni in spesa corrente e quasi 93 milioni in conto capitale. È ipotizzabile anche per le province anche una ulteriore diminuzione della spesa in conseguenza della necessità di assolvere agli obiettivi di rispetto del Patto di stabilità». In conclusione, secondo Calvisi, «a fronte di 136 milioni di tagli netti di trasferimento ai Comuni della Sardegna, di quasi 28 milioni di tagli alle Province e di 270 milioni di euro di tagli diretti alla Regione, 90 per il 2011 e 180 per il 2012, come ha comunicato l'assessore al Bilancio Giorgio La Spisa, il costo complessivo della manovra, solo di mancati trasferimenti da parte dello Stato è vicino alla cifra di 450 milioni di euro nel corso degli esercizi finanziari 2011-2012». Nei giorni scorsi, Calvisi aveva lanciato un appello alla Regione: «La Giunta Cappellacci non si renda responsabile dell'affossamento finanziario dei Comuni sardi: esca dal mutismo e dal silenzio e non aggiunga ai tagli governativi quelli della manovra finanziaria».

Onu su ddl intercettazioni "Va abolito o modificato" - Repubblica.it

Onu su ddl intercettazioni "Va abolito o modificato" - Repubblica.it

Articolo21: "Ora tocca a Mineo sar�cacciato nelle prossime ore" - Repubblica.it

Articolo21: "Ora tocca a Mineo sar�cacciato nelle prossime ore" - Repubblica.it

L'ultima fuga del bandito scalzo - Corriere della Sera

L'ultima fuga del bandito scalzo - Corriere della Sera

Inchiesta eolico, indagato anche Dell'Utri Carboni voleva avvicinare i pm fiorentini - Corriere della Sera

Inchiesta eolico, indagato anche Dell'Utri Carboni voleva avvicinare i pm fiorentini - Corriere della Sera

P3, indagati Dell'Utri e Cosentino

Per l'accusa il gruppo avrebbe creato una organizzazione volta a "condizionare il funzionamento degli organi costituzionali".
Accusati di violazione delle Legge Anselmi

domenica 11 luglio 2010

Finisce la fuga del baby-ladro Colton arrestato alle Bahamas - Corriere della Sera

Finisce la fuga del baby-ladro Colton arrestato alle Bahamas - Corriere della Sera
Il 19enne fermato sull'isola di Eleuthera. In due anni ha rubato cinque aerei. Delusione tra i suoi fan su Facebook

Radio Padania shock: i due italiani uccisi in Germania se lo meritavano poich�terroni? [video] - InfoOggi.it

Radio Padania shock: i due italiani uccisi in Germania se lo meritavano poiché terroni? [video] - InfoOggi.it

15 anni fa il massacro di Srebrenica

Donna che piange davanti a una tomba
"Quindici anni fa, fra 11-18 luglio 1995, venne perpetrato il massacro di Srebrenica, nel corso della guerra in Bosnia Erzegovina (1992-1995). La strage, che costo' la vita a 8.300 persone secondo le cifre ufficiali, mentre secondo altre fonti locali gli scomparsi sarebbero piu' di diecimila, fu una delle pagine piu' nere della storia recente dell'Europa. In quei giorni le truppe serbo-bosniache, agli ordini del generale Mladic, entrarono a Srebrenica e massacrarono la popolazione musulmana."

sabato 10 luglio 2010

Il ritiro, di Stefano Disegni

Foto Gang in Honduras, un reportage d'autore - 1 di 14 - Milano - Repubblica.it



Promossa da Art side Istituto italiano di fotografia, la mostra personale di Nanni Fontana affronta il difficile tema della violenza giovanile in Honduras. I ritratti dei giovani componenti delle spietate gang che mostrano cicatrici e tatuaggi su tutto il corpo, le atmosfere sospese di quartieri urbani, dove la calma è apparente e sembra sempre che stia per accadere qualcosa, caratterizzano questa coraggiosa ricerca, nobilitata da un pregevole bianconero dai forti contrasti (Nanni Fontana “Violence in Honduras”, la Feltrinelli, piazza Piemonte 2 a Milano).

Eolico sardo, la difesa di Verdini "Su di me fango e menzogne" - Repubblica.it

Eolico sardo, la difesa di Verdini "Su di me fango e menzogne" - Repubblica.it
Il coordinatore del Pdl parla di 'ricostruzioni fantasiose' e 'tsunami mediatico' che lo ha investito e si dicei disposto a chiarire con i magistrati: "Mai stato a conoscenza di associazioni segrete"

“Abbiamo fatto il presidente della corte d’appello” | Italia | Il Post

No, non è violazione della privacy, questa. È un’altra cosa.

Se un problema di rispetto della privacy c’è e c’è stato, nell’uso che i giornali fanno e hanno fatto dei verbali delle intercettazioni telefoniche, è difficile evocarlo rispetto ai racconti che i giornali di oggi fanno delle telefonate registrate nell’inchiesta contro le manovre di Flavio Carboni, di Pasquale Lombardi (geometra, già esponente della DC campana) e degli altri arrestati l’altro ieri. Ed è difficile fare di ogni erba un fascio come pretende strumentalmente di fare il disegno di legge della maggioranza. Fosse stato già approvato, oggi non potremmo leggere questo. Occhio a non fare confusione tra Carboni (Flavio, il faccendiere di cui sopra) e Carbone (Vincenzo, presidente della Corte di Cassazione).

Contro questo federalismo - Italians - Corriere della Sera

Contro questo federalismo - Italians - Corriere della Sera
Cari Italians, ci sono proposte che prima ancora di essere bislacche denotano talmente una scarsa conoscenza della storia e della politica di un Paese che non meriterebbero neanche l’onore della cronaca se non fosse che a pronunciarle sono i più autorevoli esponenti dell’attuale maggioranza. Abolire i prefetti accentrando i loro poteri nelle mani degli attuali governatori di Province e Regioni contribuendo a realizzare in tal modo il sogno di sempre: il federalismo. La Lega Nord non ha mai fatto mistero del suo modo di interpretare la politica in maniera aggressiva e populista, ma la proposta di abolire le prefetture rappresenta una scelleratezza dalle potenzialità così debordanti sugli equilibri costituzionali da scomodare l’intervento dello stesso prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che non ha esitato a definire i numerosi tentativi in atto come un vero e proprio ritorno al fascismo. Secondo il prefetto infatti ciò che si determinerebbe ove passasse la proposta, contenuta in numerosi emendamenti bipartisan già presentati alle commissioni di Camera e Senato, sarebbe «lo scardinamento dell’ordinamento statale e la disarticolazione del sistema di sicurezza». Immediato il sostegno a Pecoraro dell’associazione nazionale Funzionari di Polizia che per bocca del suo segretario Enzo Letizia fa sapere: «Quando si interviene in una materia assai delicata come l’ordine e la sicurezza pubblica, l’analisi delle questioni deve essere profonda e guidata da prudenza ed equilibrio in un confronto pubblico e trasparente». Rendere l’Italia uno stato federale «Soltanto una boutade – fanno sapere fonti vicine all’ambasciata americana a Roma – il vostro Paese non riuscirà mai a diventarlo, noi lo siamo innanzitutto perché storicamente siamo nati così e poi in quanto tutto il nostro tessuto istituzionale fatto di pesi e contrappesi è idoneo a favorire l’accentramento di funzioni in capo a un solo organo governativo. Il reale intento della Lega ma anche di parte delle opposizioni che appoggiano la sua linea oltranzista, è quello di defenestrare l’attuale presidente del Consiglio». Intanto il neo governatore della regione Piemonte Roberto Cota continua a ribadire: «Le Province? Altro che abolirle. Quelle più grandi e meritevoli vanno valorizzate con nuove competenze: comprese quelle delle Prefetture». Rifondare lo Stato stravolgendone la natura, e avendo di mira come unico obiettivo il risanamento del bilancio e il consenso del ricco nordest. L’ultima tragicomica comparsata di una classe politica che stenta ancora ad apparire come degna di un Paese normale.

Cappellacci chiamato dai giudici per lo scandalo eolico - Italia - l'Unità.it

Cappellacci chiamato dai giudici per lo scandalo eolico - Italia - l'Unità.it

Il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci ha ricevuto dalla procura della repubblica di Roma l'avviso a comparire nell'ambito dell'inchiesta su un presunto comitato d'affari che avrebbe voluto condizionare gli appalti dell'energia rinnovabile in Sardegna. Secondo i legali di Cappellacci il provvedimento dei magistrati presenterebbe dei vizi di forma e sarebbe per questo nullo.

Il governatore si è comunque preoccupato di fare subito delle dichiarazioni confermando di aver ricevuto l'invito a comparire, di aver fiducia nella magistratura e di essere pronto quanto prima a chiarire la sua posizione davanti ai magistrati.Cappellacci figura nell'elenco degli indagati nell'ambito dell'indagine che ha portato all'arresto dell'imprenditore Flavio Carboni. Assieme a Cappellacci saranno ascoltati Ignazio Farris, presidente dell'Arpas Sardegna; Franco Piga, presidente dell'Autorità d'Ambito territoriale della Sardegna; e a Gabriele Asunis, assessore regionale dell'Urbanistica. Potrebbero essere interrogati dal giudice già mercoledì.

Pd, mi sa che non ne usciamo - Italians - Corriere della Sera

Pd, mi sa che non ne usciamo - Italians - Corriere della Sera
E' sempre più chiaro che la classe dirigente del mio partito, almeno qui in Romagna, è molto più interessata al controllo delle posizioni di potere, che al confronto con i tesserati.

Sciopero dei giornalisti contro la "legge bavaglio"

Scioperando i giornalisti difendono soprattutto il diritto costituzionale di ogni cittadino ad essere informato. Abbiamo il dovere di far conoscere la realtà per consentire a tutti di sapere. Un conto è il diritto alla riservatezza, un altro l'occultamento di notizie, impedendo anche per anni di conoscere i casi giudiziari.

RaiNews 24

giovedì 8 luglio 2010

Esclamazioni antiquate

Spot Berluschini per il turismo in Italia

Accordo antiterrorismo tra Usa e Ue "Accesso a e-mail e carte di credito" - esteri - Repubblica.it

Accordo antiterrorismo tra Usa e Ue "Accesso a e-mail e carte di credito" - esteri - Repubblica.it
Il Daily Telegraph svela i termini di un patto con i servizi segreti americani
Controllati i passeggeri europei diretti oltreOceano. "E' la rinuncia ai diritti delle persone"

Swift, via libera dal 1 agosto Dati bancari accessibili agli Usa - Repubblica.it

Swift, via libera dal 1 agosto Dati bancari accessibili agli Usa - Repubblica.it: "L'Europarlamento vota a favore dell'accordo siglato dalla Ue con Washington per la ripresa del programma di investigazione antiterrorismo che utilizza la banca dati belga sulle transazioni internazionali. Nonostante il no dei garanti della privacy"

Le spiagge coperte di mozziconi E’ l’Italia maltrattata dai suoi cittadini - Corriere della Sera

Le spiagge coperte di mozziconi E’ l’Italia maltrattata dai suoi cittadini - Corriere della Sera

La nicotina che resta intrappolata in una cicca vale 4,5 milligrammi. Vuol dire che vengono riversate nell’ambiente 320-350 tonnellate ogni anno. E, si sa, la nicotina è un veleno.

E poi c’è il polonio 210, un elemento radioattivo ad alto potenziale cancerogeno. Sempre e solo attraverso le cicche, si riversano nell’ambiente quasi 1.900 milioni di bq (becquerel, l’unità di misura della radioattività di una sostanza). Per completare il micidiale cocktail, i mozziconi trascinano a terra anche 1.800 tonnellate tra benzene, acetone, formaldeide, toluene che si capisce già dai nomi come non siano proprio salutari; 22 tonnellate di elementi tossici tra cui ammoniaca e acido cianidrico; 12 mila e passa tonnellate di acetato di cellulosa.

Sardegna, in giunta la figlia del Gran Maestro massone

Sardegna, in giunta la figlia del Gran Maestro massone: "Il caso Il governatore Cappellacci nomina agli Affari generali Ketty Corona: il padre Armando guidò il Grande Oriente d' Italia"

mercoledì 7 luglio 2010

Abuso di potere: i casi Cucchi, Uva, Gugliotta, Aldovrandi - Corriere della Sera

Storie di cronaca al vaglio della Magistratura. Le testimonianze di parenti e amici
[...]Poi si ferma a qualche centinaio di metri. Non ce la fa. Non si vuole avvicinare e inizia a raccontare: «Ero in motorino. Giro l'angolo e il cellerino mi ferma. Non avevo il casco. Ho pensato mi farà la multa. Eppoi un sacco di botte, non ho più ricordi lucidi. Mi sono ripreso ed ero in regime d'isolamento, ci sono rimasto sei giorni». Stefano il giorno della scarcerazione disse in conferenza stampa «voglio solo dimenticare», oggi a Current dice «non lo scorderò mai più».

Benvenuti a Giarre, la capitale delle opere pubbliche abortite - Corriere della Sera

Benvenuti a Giarre, la capitale delle opere pubbliche abortite - Corriere della Sera
"Gli edifici mai finiti si trasformano nel «parco archeologico dell'incompiuto siciliano»"


-Quando il degrado si trasforma in arte

Ocse: in Italia un giovane su quattro senza lavoro, e tra gli occupati la metà è precaria - Corriere della Sera

Il tasso di disoccupazione nell'area Ocse è cresciuto fino al punto massimo del dopoguerra, l'8,7%

Cosa c’entra l’economia con un festival letterario? | Il Fatto Quotidiano

Cosa c’entra l’economia con un festival letterario? | Il Fatto Quotidiano: "Questo è un post anomalo. Parla di un festival letterario. Il più grande della Sardegna, uno dei più importanti in Italia. Cosa c’entra con l’economia e la finanza? Più di quanto ci si possa immaginare. Come sempre. Beh, cominciamo dall’inizio. In Barbagia c’è un paesino di 3.000 anime chi si chiama Gavoi. Sta a 30 Km da Nuoro, tra Ollolai e il lago artificiale di Gusana. Il mare è a un’ora e mezza di macchina: la maschera e le pinne potete lasciarle a casa."

martedì 6 luglio 2010

Consiglio d'Europa all'Italia: chiarire la sorte degli eritrei

Consiglio d'Europa all'Italia: chiarire la sorte degli eritrei : "Il gruppo del Pd alla Camera ha presentato un'interrogazione a risposta immediata per il question time di domani. Dal deserto libico le voci dei rifugiati: 'Ci torturano a tutte le ore, ci insultano e ci picchiano. Stiamo morendo nel deserto'."

AltraVoce.net � Blog Archive � 37 milioni di euro pubblici al golf, uno schiaffo alla Sardegna : diciamo NO! E l’opposizione?

AltraVoce.net - Blog Archive - 37 milioni di euro pubblici al golf, uno schiaffo alla Sardegna : diciamo NO! E l’opposizione?

Difendere le coste in Sardegna �inutile? | Lo Spazio della Politica

Difendere le coste in Sardegna è inutile? | Lo Spazio della Politica

Vigevano e Venezia - Lettere al Corriere della Sera

Vigevano e Venezia - Lettere al Corriere della Sera: "Ciò che è successo a Vigevano ha dell'incredibile: due ragazze sono state multate perché erano sedute sui gradini in una piazza. Gli amministratori dovrebbero pensare a far diventare le nostre piazze accoglienti come dei salotti, dando la possibilità a chiunque di sedersi senza spese. Una volta, accompagnando una signora francese a Venezia, sono stato costretto a dirle: se vuole sedersi, deve pagare almeno 10 euro per un caffè! Finiremo per ritrovarci tutti nei centri commerciali dove è fresco e ci si può sedere gratuitamente!"

�Sette giorni di smog modificano il Dna� - Milano

«Sette giorni di smog modificano il Dna» - Milano:
Le polveri sottili «riprogrammano i geni». In aumento il rischio di trombosi, ictus e infarti

Verona e il mistero delle selci blu Venduto il museo, marciscono in cantina - Corriere della Sera

Verona e il mistero delle selci blu Venduto il museo, marciscono in cantina - Corriere della Sera: "Reperti preistorici coperti di muffa. I rischi del federalismo demaniale"

Usa: mistero sulla sorte del 'ladro volante' - Corriere della Sera

Usa: mistero sulla sorte del 'ladro volante' - Corriere della Sera

Berlusconi/Fini: il duello inizia da lontano - Italians - Corriere della Sera

Berlusconi/Fini: il duello inizia da lontano - Italians - Corriere della Sera

venerdì 2 luglio 2010

giovedì 1 luglio 2010

Manifesto Sardo � Blog Archive � Pomigliano �anche in Sardegna

Manifesto Sardo � Blog Archive � Pomigliano �anche in Sardegna

E' innegabile come da questa vicenda venga confermato un principio fondamentale: nessuna lotta territoriale potrà avere un esito positivo se non si riesce ad unire il bisogno di autonomia di una comunità con quello di liberazione da una condizione lavorativa di subalternità e di sfruttamento. Serve un’organizzazione sindacale combattiva e rappresentativa dei diritti dei lavoratori, senza la quale è difficile far indietreggiare un padronato ostinatamente deciso a cancellare i diritti di chi lavora
E’ vero che parlare di taylorismo oggi, in una fase dello sviluppo economico definita unanimemente post-industriale, può apparire anacronistico. Eppure nel disegno dei nuovi manager della Fiat si coglie questa ispirazione: stabilire la procedura migliore per compiere un lavoro, magari individuando la velocità ottimale che le macchine e gli uomini devono saper impiegare per garantire ai capitalisti la massima produzione. Non ha importanza che gli operai siano costretti a rinunciare al pasto o a consumarlo a conclusione del turno, oppure che debbano programmare il bisogno di fare pipì, quel che conta è la produzione, massima possibilmente, anche se le nuove Panda difficilmente riusciranno ad essere vendute nei mercati.

Spicca in questo coro la reprimenda della presidente della Confindustria, soprattutto quando suggerisce il controllo della spesa pubblica. Eppure proprio lei dovrebbe usare cautela quando affronta questi temi. Come abbiamo sottolineato in uno degli ultimi articoli del manifesto sardo, la società della Marcegaglia, la Mita Resort s.r.l., ha avuto in gestione per 40 anni l’ex Arsenale di La Maddalena diventato un hotel a 5 stelle e un centro benessere con porto turistico, grazie agli interventi programmati per la riunione G 8. Per questi lavori sono stati spesi circa 120 milioni di euro (pubblici naturalmente). Per la gestione la Mita Resort, pagherà 31 milioni di euro (cioè poco più di 64.583 euro mensili per i 480 mesi di contratto) allo Stato e un canone annuale di 60 mila euro in favore della Regione autonoma della Sardegna. Un vero affare. L’affidamento è stato effettuato dal sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso e successivamente il complesso è stato trasferito alla Regione autonoma della Sardegna che dovrà pagare quale proprietario ben 400 mila euro all’anno di sola ICI!

Manifesto Sardo > A chi serve il Partito dei Sardi?

Manifesto Sardo > A chi serve il Partito dei Sardi?

La recente tornata elettorale sarda ha evidenziato il progressivo aumento dell’astensionismo unito allo sfaldarsi dei due principali blocchi elettorali di centro destra e centro sinistra, ad opera sopratutto di personalità ambiziose ispirate da istanze Continua »

Manifesto Sardo � Blog Archive � Nativi

Manifesto Sardo � Blog Archive � Nativi

Manifesto Sardo � Blog Archive � Ectoplasmi coraggiosi e parchi naturali

Manifesto Sardo � Blog Archive � Ectoplasmi coraggiosi e parchi naturali: "In realtà si tratta di polemiche pretestuose e demagogiche. Nulla di più. Aria fritta."

Manifesto Sardo � Blog Archive � Abusivi

Manifesto Sardo � Blog Archive � Abusivi

Manifesto Sardo � Blog Archive � Gli Indesiderabili

Manifesto Sardo � Blog Archive � Gli Indesiderabili

Manifesto Sardo � Blog Archive � L’uomo del banco dei pegni

Manifesto Sardo � Blog Archive � L’uomo del banco dei pegni

Calabria, rifiuti tossici sotto al fiume "Oltre quattromila persone a rischio" - Repubblica.it

Calabria, rifiuti tossici sotto al fiume "Oltre quattromila persone a rischio" - Repubblica.it
I risultati della perizia sul letto del fiume Oliva, nei territori dei comuni di Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d'Aiello. Rilevato Cesio 137, e poi berillio, cobalto e altre sostanze che minano gravemente la salute

Come razza (umana), globalmente, facciamo un po' schifo - Italians - Corriere della Sera

Cari Italians, l’'essere umano e’ per natura egoista, razzista, sanguinario, miope, avido, senza memoria storica. La cultura, l'educazione, l'esperienza, la condivisione di un patto sociale possono frenare questi istinti bestiali, disciplinarli, incanalarli verso obiettivi degni, ma non possono eliminarli del tutto e soprattutto non possono eliminarli in tutti. Pochi, fra di noi, non sono cosi': in loro questi istinti sono ridotti al minimo o al silenzio da altre pulsioni, come quella che ci porta a desiderare la pace, l'uguaglianza, la giustizia. Potremmo definirli “uomini difettosi”, di certo sono "diversi" dal modello standard. Il grosso dell'umanità resta stupido, manipolabile da religioni e politiche insensate e feroci, facile preda di pre-giudizi idioti. Sono sempre state poche menti illuminate, nel corso della storia dell'umanita’, ad aver acceso potentissime ma isolate luci su secoli bui e insulsi. La massa non ragiona, rumina; non si muove, travolge; non decide, subisce le decisioni di pochi; non si eleva, sprofonda; non porta il progresso, ma lo sfacelo o il regresso vestito da progresso. E, oggi come sempre, chi lo ha capito cavalca i suoi istinti e li usa per i suoi fini; amplifica e alimenta le paure (quella della morte, quella del diverso), semina risentimento e odio, acuisce le differenze e sminuisce le somiglianze fra gli uomini, mette i poveri gli uni contro gli altri, crea nemici di comodo, demonizza i piu’ deboli. E’ bene ricordarsi ogni tanto che come razza (umana), globalmente, facciamo un po’ schifo: abbiamo potenzialita’ enormi nei nostri cuori e puntualmente le sprechiamo.

Mauro Ottonello,

http://www.corriere.it/italians/10_luglio_01/Come-razza-umana-globalmente-facciamo-un-po--schifo_4728c80e-8468-11df-a860-00144f02aabe.shtml