giovedì 28 luglio 2011

L'orrore incluso nel prezzo - Marcello Fois - SARDEGNA 24

L'orrore incluso nel prezzo - Marcello Fois - SARDEGNA 24
Traghetti. Qui non si parla d’altro. Vai al supermercato del camping e la cassiera-commessa- gestore ti guarda con la faccia da cane bastonato[...]
http://www.sardegna24.net/dialoghi/marcello-fois/l-orrore-incluso-nel-prezzo-1.8283

mercoledì 27 luglio 2011

QUALCHE CALCOLO SULLE PROVINCE CHE COSA FANNO, QUANTO COSTANO - Lettere al Corriere della Sera

QUALCHE CALCOLO SULLE PROVINCE CHE COSA FANNO, QUANTO COSTANO - Lettere al Corriere della Sera

Nella sua risposta a un lettore «Necessaria per ragioni morali l’abolizione delle Province (Corriere, 24 giugno), lei notava che «non esiste, che io sappia, uno studio accurato sui risparmi che lo Stato ricaverebbe dalla soppressione» delle Province. Le inviamo un nostro libro uscito un paio di anni fa, che contiene una proposta di riforma e, contestualmente, uno studio crediamo accurato e ragionale sui risparmi che potrebbero derivare dall’abolizione delle Province.
Alberto Mingardi, Direttore generale Istituto Bruno Leoni Torino

QUALCHE CALCOLO SULLE PROVINCE CHE COSA FANNO, QUANTO COSTANOCaro Mingardi, Lei mi ha segnalato un libro molto utile. S’intitola «Abolire le province», è stato pubblicato nel 2008 dagli editori Rubbettino e Leonardo Facco, e contiene, a cura di Silvio Bocalatte, saggi di diversi autori. Alcuni capitoli, in particolare, confrontano il sistema amministrativo italiano con quelli della Spagna, della Germania e della Gran Bretagna. Ho appreso leggendolo che il dibattito sulle province accompagna la Repubblica sin dal momento della sua nascita. All’Assemblea costituente il partito di coloro che volevano abolirle era guidato da un grande economista, Luigi Einaudi, e da un illustre costituzionalista, Costantino Mortati. Il primo avrebbe voluto sostituirle con un consorzio tra comuni o con una circoscrizione intermedia non obbligatoria; il secondo con un consorzio obbligatorio «più ristretto della provincia e più omogeneo». La loro posizione sembrò convincere la maggioranza e il risultato fu la proposta di un articolo in cui sarebbe stato scritto: «Il territorio della Repubblica è ripartito in regioni e comuni. La provincia è una circoscrizione amministrativa di decentramento regionale». Ma quando l’articolo venne in discussione in aula gli abolizionisti furono sconfitti da coloro che preferirono lasciare le cose com’erano e, soprattutto, dal lavoro di lobby dell’Unpi (Unione province italiane). Il problema divenne nuovamente attuale quando il Parlamento, verso la fine degli anni Sessanta, cominciò ad approvare le leggi che avrebbero permesso il funzionamento delle regioni a statuto ordinario. Si sapeva che le province avrebbero perduto molte delle loro funzioni e Ugo La Malfa, in particolare, sostenne che «il riformatore deve avere il coraggio di innovare tagliando». Ma anche in questo caso il partito conservazionista finì per prevalere e le province, benché private di molte delle loro funzioni originarie, resistettero alla falce della riforma. Da allora, se possibile, le cose sono peggiorate. Come ricorda Luigi Ceffalo, l’istituzione del sistema sanitario nazionale ha tolto alle province «le residuali competenze in ambito sanitario quali l’assistenza degli alienati e la conduzione di laboratori di igiene e profilassi». Più tardi, è vero, alle province fu chiesto di collaborare all’elaborazione del piano regionale di sviluppo e di adottare un piano territoriale di coordinamento. Ma temo che questa disposizione abbia avuto l’effetto di rendere la macchina amministrativa ancora più complicata e ingombrante. Nel capitolo scritto da Andrea Giuricin vi sono infine molti dati relativi ai costi. Sulla base di cifre che risalgono al 2005 le province comportano spese per circa 16 miliardi di euro, di cui più di un miliardo e cento milioni andrebbero al loro personale politico: presidenti di Giunta, vice-presidenti, assessori, consiglieri e presidenti del Consiglio. Mancano invece, come ho scritto nella risposta precedente, i calcoli sul costo della loro soppressione. Ma questi potranno essere fatti soltanto quando il governo, se deciderà di proporne la soppressione, ci dirà come intende disporre degli immobili e del suo personale amministrativo.

domenica 24 luglio 2011

Ex della Magliana: l'abbiamo rapita noi

Ex della Magliana: l'abbiamo rapita noi
"Emanuela Orlandi e' stata rapita per ricattare il Vaticano e per ottenere la restituzione di un'ingente somma di denaro investita dalla banda della Magliana nello Ior". A dirlo, in un'intervista alla Stampa, e' uno dei componenti del primo nucleo della banda, Antonio Mancini, che alla domanda sulla sorte della ragazza risponde: "Le sembra possibile che dopo 28 anni senza dare nessuna notizia di se' sia ancora viva?".

sabato 23 luglio 2011

Le dichiarazioni fiscali - Lettere al Corriere della Sera

Le dichiarazioni fiscali - Lettere al Corriere della Sera

Frequente è la domanda del perché «certi ricchi» non compaiono nelle dichiarazioni dei redditi. Molto semplice: i faccendieri, destinatari di plusvalenze, intermediazioni, commissioni, partecipazione ad affari eccetera, di solito immettono tali proventi in «scatole» (società di capitali) che usano per evitare la tassazione personale. Come da tempo suggerisco e rilevo che è stato proposto in Francia e negli Stati Uniti, si dovrebbe introdurre la «trasparenza», cioè la tassazione in capo ai soci (più spesso al socio padrone) come avviene per le società di persone: oggi c’è un’opzione per tale sistema, ma di spettanza soltanto della società. È un’elusione sulla quale dovrebbe intervenire il legislatore ancor prima della Amministrazione sotto l’aspetto dell’abuso del diritto.

venerdì 22 luglio 2011

Questa sarà la volta buona? - Italians - Corriere della Sera

Questa sarà la volta buona? - Italians - Corriere della Sera
Caro Severgnini, la Prima Repubblica è stata il pentolone del consociativismo da cui è originato il decollo della spesa pubblica, della spartizione delle cariche statali e parastatali, l’esplosione della pressione fiscale per sostenere un debito senza controllo, il terreno su cui germogliò e si diffuse il malaffare che portò a Mani Pulite, insomma, tutto ciò che Montanelli testimoniava, poco ascoltato e molto avversato, dalle pagine del Giornale Nuovo. Poi venne la Seconda Repubblica. La spesa pubblica ha continuato imperterrita a lievitare, il malaffare ha toccato nuove vette, la spartizione di cariche, prebende e rendite non si è modificata per nulla, i giovani hanno cominciato a pagare il conto con disoccupazione e stipendi da fame senza che nessuno abbia mollato un centimetro la difesa delle sue prerogative, politica, sindacati, ordini professionali e associazioni varie. Ma tutto questo non è possibile senza un patto consociativo dietro le quinte. All’interno della maggioranza e tra maggioranza e opposizione. Ognuno ne ha tratto beneficio, chi si è portato a casa leggi sulle televisioni, chi uno pseudo federalismo con contorno di ministeri in Lombardia, chi una fiscalità di vantaggio per le Coop, chi è riuscito a imbucarsi nell’ultima infornata di stabilizzazioni dei precari, e, su tutti, Equitalia scatenata a caccia di benzina per alimentare il banchetto. Mi dica sinceramente se lei si aspetta che, dall’esercizio degli strumenti a disposizione della gente comune, possa scaturire un giorno un’inversione di marcia e perché questa volta dovrebbe essere quella buona.
Mauro Gargaglione,

giovedì 14 luglio 2011

Spinoza > All you can eat

Spinoza > All you can eat
Riassunto della legge sul biotestamento: la tua vita comincerà a interessare allo Stato solo quando cesserà di interessare a te. [trabeoscopio, da All you can eat]

mercoledì 13 luglio 2011

Tragedia del Cermis, rapporto Forze armate Usa: “E’ stata tutta colpa nostra” | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano

Tragedia del Cermis, rapporto Forze armate Usa: “E’ stata tutta colpa nostra” | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano

Un documento pubblicato dalla Stampa rivela che le prime indagini sull'incidente del 1998, quando un caccia americano tranciò i cavi di una funivia uccidendo 20 persone, addossavano tutta la responsabilità ai militari statunitensi: "Lo schianto non è frutto del caso, perché l'aereo ha volato più basso e più veloce di quanto consentito"

4mila litri d'acqua a bistecca gli sprechi che non vediamo - Repubblica.it

4mila litri d'acqua a bistecca gli sprechi che non vediamo - Repubblica.it

martedì 12 luglio 2011

Il lamento degli "inidonei" - Italians - Corriere della Sera

Il lamento degli "inidonei" - Italians - Corriere della Sera

Qualcuno ha pensato di risolvere il problema alla radice, gettando i bambini malati o deformi dalla rupe. Ma le società, antiche e moderne, purificate da individui deboli, deformi o ammalati, non hanno lasciato eredità all'evoluzione della specie umana. La "triste" realtà è che i deboli, gli svantaggiati, gli ammalati in qualunque società ESISTONO, semplicemente ci sono: nascono, vivono, muoiono come tutti. Qualcuno si ammala lungo la via, anzi, quasi tutti si ammalano prima o poi. La condizione umana è dunque quella di essere sia forte che debole, sia sana che ammalata, sia giovane che vecchia. Qualcuno si è accorto che una società "mista", cioè non purificata, è più forte, più coesa, più ricca di emozioni, suggestioni, cultura, è più progredita. E così in un crescere di civiltà, si è arrivati agli stati che si assumono l'onere e la soddisfazione di tutelare i deboli, usando la loro visione del mondo per migliorare la vita di tutti. Il governo Berlusconi civile non è, bisogna dirlo a tutti perché tutti prima o poi si può divenire soggetti deboli: ammalarsi, invecchiare... Questo governo per risparmiare non taglia le spese della casta, ma si accanisce sui più deboli: ammalati, donne, precari e giovani. Parlo dei docenti dichiarati inidonei all'insegnamento per motivi di salute. I docenti inidonei, spesso donne, hanno lavorato nella scuola e per motivi legati all'insegnamento si sono ammalati. Ora non insegnano, ma il loro lavoro è prezioso nelle biblioteche, nei laboratori informatici etc... Invece di aiutare queste persone, di usare le loro competenze acquisite negli anni, il governo costringe i docenti a divenire applicati di segreteria nelle scuole o impiegati in altro ente, e non basta, i docenti possono essere mandati se necessario in altra regione. Insomma li buttano dalla rupe. Inoltre, se i docenti inidonei occuperanno i posti del personale di segreteria, quante persone staranno a casa? Ministri è uno scherzo? Ma noi inidonei non ci arrenderemo all'inciviltà.

Maria Rosa Panté, mrpante@libero.it

LA NUOVA SARDEGNA - Politica: Presidenti e consiglieri più pagati? I sardi

LA NUOVA SARDEGNA - Politica: Presidenti e consiglieri più pagati? I sardi

http://www.regione.sardegna.it/j/v/491?s=170599&v=2&c=1489&t=1


http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_203_20110712103505.pdf



Sardegna, governo fantasma

di Maurizio Porcu
I consiglieri regionali dell'isola hanno il record d'improduttività e di assentesimo: in media, lavorano meno di un'ora al giorno. Sia in aula sia nelle commissioni manca spesso il numero legale. E per "spronarli" cosa fa la giunta? Aumenta le poltrone
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/sardegna-governo-fantasma/2145952

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: PIÙ CUBATURE SEMPRE INUTILI

LA NUOVA SARDEGNA - Economia: PIÙ CUBATURE SEMPRE INUTILI
http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_203_20110712104948.pdf

Lombardia provincia di ‘ndrangheta Dove se non paghi ti sequestrano i figli | Davide Milosa | Il Fatto Quotidiano

Lombardia provincia di ‘ndrangheta Dove se non paghi ti sequestrano i figli | Davide Milosa | Il Fatto Quotidiano